La paura fa 90
La paura fa 90″ e il suo significato letterale è che la paura ci spinge a fare cose altrimenti impensabili.
L’iscrizione alla Lega e al Patto per il Nord sono incompatibili, almeno per la Lega. Lo ha deciso il consiglio federale del partito di Matteo Salvini, riunitosi mercoledì 12 febbraio. L’unico contrario all’incompatibilità è stato Massimiliano Romeo, presidente dei senatori leghisti e da poco segretario del partito in Lombardia.
È questa la notizia apparsa in questi giorni nei quotidiani.
Vado a spiegare di cosa si tratta.
Nella giornata in cui la destra europea trova casa a Pontida, ospite della Lega domenica 6 ottobre, arriva l’ annuncio che molti aspettavano da tempo.
Domenica prossima, 13 ottobre 2024 alle 10, a Vimercate, in via Lodovica, un gruppo promotore, capitanato da Paolo Grimoldi parlamentare di lungo corso della Lega Nord, con a fianco anche Roberto Bernardelli, Giuseppe Leoni, Roberto Castelli, e molti altri, i cui nomi verranno svelati domenica 13, darà vita a Patto per il Nord.
Precisiamo non è un partito né un movimento politico, per cui avere un tessera di partito non rende incompatibile l’iscrizione, pertanto viene difficile capire a quale cavillo legale si sia attaccato il consiglio federale della Salvini Premier, per produrre tale delibera abnormemente illiberale se si pensa che in Forza Italia esiste una corrente denominata Forza Nord, senza problemi ne veti.

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Sorge spontaneo il dubbio che la strizza gli abbia fatto compiere un atto precipitoso e inconsulto.
Le finalità di tale associazione sono chiare, riportare al centro della discussione una fetta di territorio abbandonato dalla Salvini Premier.
Non si parla di partecipare a competizioni elettorali ma solo esclusivamente per dire il Nord esiste!
Forse le amicizie di estrema destra di Salvini gli hanno fatto perdere per strada alcuni principi cardine,che dovrebbero albergare in chi si dichiara federalista; sono libertà e democrazia.
Si vuole mettere a tacere chi ama la propria terra.
A fare chiarezza sulla vicenda sono le dichiarazioni del segretario Federale Paolo Grimoldi:
La nostra è un’associazione, non un partito che ha fatto liste. Sostengono che chi ha la nostra tessera è incompatibile con loro? Benissimo! E l’associazione di Vannacci? È un lapalissiano segno di debolezza. L’incompatibilità della “Salvini Premier” è verso partite IVA, pensionati, aumenti alle accise, buste paga, legge Fornero non ancora cancellata, etc.
Aggiungo io Strade abbandonate al loro destino, autostrade quasi un unico cantiere (e pure costretti a pagare il pedaggio)Sanità (lunghe liste di attesa) e quantità industriali di roboanti promesse elettorali mai mantenute.
Militanti, da tale delibera obbligati a tacere o dire tutto bene madama la marchesa.
Io non so cosa succederà in futuro se il Patto confermerà l’attuale successo, so che chi pensa di mettere a tacere un popolo si sbaglia di grosso, chi pensa che costruire il ponte sullo stretto di Messina (15 miliardi il costo)sia una cosa urgente, lasciando interi territori al sud Senza acqua e una viabilità su tutto il territorio insopportabile,non ha rispetto per i territori.
Per dire con chiarezza cosa penso delle loro scomuniche usufruisco di una famosa frase di Miglio che si rivolge ai centralisti,gruppo arricchito dalla Salvini Premier.
I centralisti s’illudono se pensano che anche il federalismo diventerà come la “dittatura del proletariato”, perché il federalismo s’imporrà. Anche se la Lega dovesse scomparire. Anche se non ci fosse più chi vi sta parlando. Per forza delle cose.