La parabola discendente [Il Flessibile]

La parabola discendente [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Ricordo con piacere il sabato pomeriggio da bambino, prima ancora che lo cantasse Claudio Baglioni.
Mattino a scuola, pranzo in famiglia e poi si andava in parrocchia per giocare al campetto.
Ma alle ore 17 suonava la campana del catechismo.
Ci ricomponevamo, sudati come stracci bagnati, e ci sedevamo intorno ad un grande tavolo ad ascoltare il vice parroco.
Era un uomo gentile, con una voce sottile ma decisa, occhi azzurri e capelli bianchi. Probabilmente non aveva più di cinquant’anni ma a tutti sembrava giungere dai tempi della bibbia e quindi lo ascoltavamo in silenzio, con ammirazione.
Ci affascinava con parole semplici e dirette, non più di un’ora di tempo ma di quel tempo che segna l’orologio personale.

Ricordo le parabole di Gesù.
La mia preferita era quella del buon samaritano.
Avere la forza di aiutare uno sconosciuto allora mi appariva normale ma ad un tempo eccezionale: era un comportamento simile a quello di un supereroe, il potere umano utilizzato per il bene di tutti.
Non era anche ciò che mi dicevano i genitori per educarmi?
Ogni cosa collimava in una direzione, non ero confuso anzi mi sentivo davvero dotato di superpoteri, tutti ci sentivamo con un’energia potente.

Locandina tratta da amazon.it che vende il film

In questi giorni a messa ho riascoltato la parabola del buon samaritano, tratta dal vangelo di Luca.
Un uomo scendendo da Gerusalemme a Gerico viene malmenato e derubato dai briganti.
Rimasto in mezzo alla strada, svenuto e insanguinato, viene ignorato da un sacerdote che passa e va, quindi da un levita* che passa oltre.
Arriva un samaritano** il quale si ferma e gli presta soccorso, lo carica sul mulo e lo porta in una locanda affinché possa ricevere le cure adeguate.

Eravamo in un mondo buono, allora.
O forse semplicemente gli adulti così ce lo rappresentavano.
Per me, per noi bambini, una parabola era la vita quotidiana.
Oggi i bambini di dieci anni hanno una prospettiva differente, vivono una parabola discendente.

*I leviti sono i membri della tribù israelitica di Levi. Ad essi, nell’antico Israele, era affidato il compito di sorvegliare il tabernacolo e il Tempio (da Wikipedia)

** I samaritani (in ebraico שומרונים‎?, in arabo السامريون‎?) costituiscono un gruppo etnoreligioso originario della Palestina d’identità israelita (da Wikipedia)

Dario B. Caruso da Corriere AL

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