La ‘nostra Noli’ non cambia
La ‘nostra Noli’ non cambia
Rinuncia alla riqualificazione turistico-sportiva-balneare
Tra degrado paesaggistico, tempo perso, penosa agonia
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La ‘nostra Noli’ non cambia
Rinuncia alla riqualificazione turistico-sportiva-balneare
Tra degrado paesaggistico, tempo perso, penosa agonia
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Noli – Come annunciato, eccomi a documentare ai tanti e diligenti lettori che seguono le vicende nolesi, le proposte scritte e votate (con l’astensione della Minoranza) dalla Maggioranza nel Consiglio comunale del 21-12-2011 concernenti le Osservazioni alla Variante di Aggiormento al Piano della Costa. |
Osservazioni che, per motivi tecnici non imputabili al Palazzo, ancora oggi non sono disponibili sul sito del Comune leggendo la delibera del Consiglio. Lo stesso dicasi per le Osservazioni del WWF (No.1) e de la “Marina srl” (No.3). – Leggi …il verbale integrale della seduta – Viene da chiedersi se tutta la documentazione sino ad oggi posta in essere e che certifica, da parte della Regione Liguria, l’ impossibilità a realizzare una pur prevista struttura portuale a mare nel nostro golfo ( a condizione che…condizioni che non ci sono mai state) e quindi giustamente, a distanza di dieci anni va modificata, continui ad essere considerata carta straccia. Insistere, significa non saper leggere e di conseguenza interpretare le conclusioni tecnico/ambientali formulate dai tecnici della VIA (Valutazione impatto ambientale) e fatte proprie dalla Giunta Regionale in due distinte occasioni. Insistere con ottuso accanimento senza essere portati ad immaginare, prospettare, progettare alternative se non quelle del ricatto, la dice lunga sulle capacità,tutte, dei nostri amministratori locali. Ecco cosa firma il Sindaco :” Deve essere chiaro che senza il porto è più difficile recuperare il sito; ad oggi non sono praticabili altre soluzioni che consentano di riqualificare un’area interessata dalle due ex discariche.” Prendiamo per buona questa affermazione di incapacità a saper pensare, gestire altre soluzioni per valutare ancor più seriamente la capacità di questo Consiglio Comunale!!! . Si parla di ” A) – recupero di un tratto di costa che oggi appare in forte degrado e in continua erosione ed il cui riassetto comporterebbe costi proibitivi… B) – smantellamento delle due discariche (Nereo e Serra)… C) – riqualificare il tratto di costa tra i due Comuni…. D) – aree in degrado e sottoutilizzo, indecoroso …. senza alternative concrete alla costruzione del porto turistico in quanto i costi della rimozione dei cumuli delle discariche non consentono di pensare a diverse soluzioni di utilizzo, in particolare di iniziativa pubblica, come ad esempio l’uso balneare in quanto anche storicamente il mare ha sempre lambito la via Aurelia… E)- si tratta di eliminare le due ex discariche e di rimodellare il profilo con una soluzione che migliori anche il godimento delle visuali paesaggistiche da terra verso il mare lungo l’Aurelia-. |
Immaginare di eliminare l’area attualmente adibita a parcheggio in zona Nereo, significa far ritornare il mare a ridosso dell’Aurelia per un bel tratto verso levante e perdere quindi un consistente tratto di arenile balneabile (ex Bagni Nereo) e di quello attualmente occupato dalla Lega Navale per fare cosa? |
E’ la proposta più insensata che possa essere ideata, scritta, votata, semplicemente perché la zona della discarica del Nereo è intoccabile se non si vuole, appunto, che il mare ritorni a lambire l’Aurelia. La zona Nereo deve essere solo ritoccata per un effettivo consolidamento a mare sul perimetro attuale, in quanto pochi metri avanti sul mare e verso levante insiste la più interessante zona di prateria di Posidonia. Nessunissima opera a mare può essere prevista quindi dalla discarica Nereo sino al Rio Torbora, confine a ponente della prevista diga di un improponibile porto. Ed allora? Diciamo che deve essere migliorata per essere utilizzata a qualche scopo turistico/sportivo, così come tutto il magnifico arenile tra questi due confini. L’arenile ormai consolidato e che deve essere salvaguardato è un bene che aspetta di essere programmato in modo intelligente da persone capaci di “vedere” distante e pragmaticamente sul terreno della riqualificazione turistico/sportivo/balneare. Compresa l’ex area ferroviaria alle spalle, oggi adibita a parcheggio extra Noli. Lo stesso dicasi per la zona Serra. Sito che può essere rinforzato e messo in sicurezza a mare con una idonea scogliera, eventualmente rimodellato, alleggerito all’interno del perimetro per unire i due arenili di Noli e Spotorno sino al Rio Crovetto; quest’ultimo pure lui consolidato. Un’area che aspetta l’inventiva, la capacità creativa, proposte serie di amministratori lungimiranti per riqualificare l’intera zona intercomunale. Gente che sappia scommettere al di là del cemento in mare. Gente che sappia usare la barra del timone , il cosidetto ’volano’ in maniera propria per indirizzare, concretizzare l’offerta naturale esistente sul nostro golfo in un semplicissimo slogan “lavorare nell’ambiente per l’ambiente“. Ampio spazio, quindi, a proposte, studi e quindi realizzazioni di progetti qualificanti a terra come in mare. Lo stato di degrado paesaggistico conclamato nelle Osservazioni è semplicemente dovuto all’ottusità dimostrata dalle Amministrazioni Niccoli & Repetto, alternatisi in maggioranza come in minoranza, nell’insistere a non voler “ottemperare” alle leggi sottoscritte a livello comunitario. Tutto il tempo perso, anni, minimo dieci, sono di loro responsabilità. Si rasenta poi il ridicolo quando si scrive che “la scelta per il porto turistico ha già condizionato lo sviluppo urbanistico all’intorno dell’area ove era previsto il porto: le scelte infrastrutturali in via di realizzazione, della grande rotonda posta alle spalle dell’area destinata all’insediamento portuale nel Comune di Spotorno e parte di Noli, verrà realizzata nella forma e con caratteristiche tali da renderla direttamente funzionale alla prevista presenza della struttura portuale.” Compresa la struttura precocemente denominata “Residenza al porto“?. Comprese le scelte di insediamento urbanistiche squalificanti alla vista di tutti della collina spotornese della “Pineta“? Di certo qualificanti per coloro che si sono attivati a realizzarle usando occhiali a due lenti: una cemento, l’altra €. Compresi gli 82.000 mc. di cemento proposti nel primo progetto, bocciato nel 2004? Ma che pelle d’orso è? E’ orso bruno o bianco? Quale che sia il colore della pelle, alla comunità potrebbe costare cara in termini di possibili improprie o non funzionali utilizzi delle suddette infrastrutture di collegamento, qualora queste risibili perché improponibili Osservazioni (che consiglio di leggere per capire bene le capacità dei proponenti) non fossero accettate.
Quello che avete letto è un intervento della gente che non conta, compresi tutti i pescatori professionisti, quella che incautamente ha votato personaggi seduti e ben ancorati alle tredici sedie delle decisioni consiliari. Per la precisione, ad una dimissione si è provveduto con obbedienza cieca, pronta, assoluta, alla sostituzione. La prima di queste decisioni è produrre “silenzio”, “nulla di nuovo sul fronte occidentale” come tempo addietro, sempre descritto con puntualità su Trucioli. Silenzio rotto solo in due occasioni dal Gruppo 2011, ormai da tempo assente, uccel di bosco? Due volte dalla Minoranza e dal Sindaco, ma senza risposta alle domande formulate attraverso questo blog di volontari. Permettetemi di chiudere ritornando al punto A: … recupero di un tratto di costa che oggi appare in forte degrado ed in continua erosione…. Già, continua erosione!!! Quella falsamente documentata dal Piano di Bacino della Provincia di Savona, nel fatidico 2007, tanto da dare la possibilità al sottoscritto di smentire chi, sempre in libertà, si è permesso di legiferare in maniera impropria, ma che il Comune di Noli fa propria comunque. Come si giustifica allora l’esistenza dell’erosione constatando, al contrario, il pericoloso intasamento degli scarichi a mare delle acque piovane che attraversano l’Aurelia di Noli e Spotorno? Tutti, nel passato liberi e funzionali. Ma per favore!!!!!!!!!! E già, è “Noli che cambia“, da intasamento ad erosione. Carlo Gambetta 5 febbraio 2012
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