LA GIORNATA PIU’ VERGOGNOSA DELLA STORIA DELL’ANTIMAFIA

Oggi 05/06/2025 è stato liberato Giovanni Brusca, soprannominato in lingua siciliana u verru (il porco), oppure lo scannacristiani per la sua ferocia (San Giuseppe Jato, 20 febbraio 1957), membro di rilievo di Cosa Nostra.

«Ho ucciso Giovanni Falcone. Ma non era la prima volta: avevo già adoperato l’autobomba per uccidere il giudice Rocco Chinnici e gli uomini della sua scorta.

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Sono responsabile del sequestro e della morte del piccolo Giuseppe Di Matteo.
Ho commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti.
Ancora oggi non riesco a ricordare tutti, uno per uno, i nomi di quelli che ho ucciso. Molti più di cento, di sicuro meno di duecento.»
(Giovanni Brusca, dichiarazione tratta dal libro Ho ucciso Giovanni Falcone, di Saverio Lodato, Mondadori)
Il capomafia, azionò personalmente il telecomando che innescò l’esplosione il 23 maggio del 1992 in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, quello che sciolse nell’acido dopo averlo ucciso il figlio di un’altro pentito, il piccolo Giuseppe Di Matteo, dodici anni, dopo che il padre, il mafioso Santino Di Matteo, aveva cominciato a collaborare con la giustizia, fu tenuto in ostaggio per 779 giorni e, pochi giorni prima del quindicesimo compleanno, assassinato per strangolamento e sciolto nell’acido, un bambino.
Oggi lui è libero dopo 25 anni di reclusione, grazie alla legge italiana, perché è stato un “collaboratore di giustizia”.
Insomma un personaggio per due volte di , infame due volte, sarà un uomo libero e sotto copertura, con la protezione dello Stato e quindi a spese nostre, con un nuovo nome come fosse stato una personalità da proteggere, dopo gli efferati omicidi che ha fatto…
E pensare che questa legge che oggi lo protegge, e gli permette questa copertura dello Stato, è stata ideata e voluta proprio dal Giudice Falcone, sua vittima…

Il memoriale dell’attentato di Capaci,Santino Mario Di Matteo e Il dodicenne Di Matteo a cavallo.

Questa è la legge
Questa è l’Italia
Questo è lo schifo
La giornata più vergognosa della storia dell’antimafia.


Paolo Bongiovanni
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