La centrifuga che ha rivoluzionato l’olio d’oliva
Da A’ CIVETTA Periodico di Celle Ligure
LA CENTRIFUGA CHE HA RIVOLUZIONATO
L’OLIO D’OLIVA
Brevetto mondiale dell’ing. Mario De Martini, cellese di lunga adozione
|
LA CENTRIFUGA CHE HA RIVOLUZIONATO L’OLIO D’OLIVA
Il primo prototipo di separatore-estrattore, centrifuga orizzontale, con a sinistra l’ing. Mario De Martini e al suo fianco il Capo Officina Vincenzo De Simoni, collaboratore all’impresa con Enzo Cavalli’)
Brevetto mondiale dell’ing. Mario De Martini, cellese di lunga adozione, spentosi nella sua dimora nella Torre Saracena della frazione di Cassisi, il 24 agosto all’età di 94 anni, vedovo da qualche anno di Carla Avogadro (di- scendente anch’essa da famiglia di ingegneri), compianto dai quattro figli (due dei quali ingegneri), dai cugini De Martini, dai numerosi nipoti, e parenti tutti. Molto ci sarebbe da scrivere su questo personaggio transnazionale, originario di Santa Margerita Ligure, sin dal padre, Augusto, ingegnere navale, con a seguire tre dinastie di ingegneria dello stesso genere. Ma oltre quello, Mario aveva studiato e concepito una macchina per l’estrazione dell’olio di oliva, il ”Decanter a 3 fasi”, separatore-estrattore centrifugo, risparmiando mano d’opera e tempo, e con l’ulteriore vantaggio dell’aumento della produttività e la migliore qualità dell’olio. In sintesi e in breve: il procedimento si avvale di una macchina in acciaio inox (per preservare le qualità organolettiche dell’olio), vera e propria centrifuga orizzontale, dotata di una vite di scarico della materia solida che riunisce in sé, a ciclo continuo: le operazioni di lavaggio delle olive, macinatura, gramolatura (disemulsionamento) e separazione nella centrifuga a tre fasi. La prima scarica l’olio separato, la seconda scarica acqua di vegetazione e impurità fini e la terza scarica sansa (noccioli e residui della polpa). La macchina è stata realizzata a Celle nell’officina di Via Sanda, ed è stata sperimentata per tre stagioni nell’oleificio Tortello di Chiusanico in parallelo con il loro impianto tradizionale. Sino al giorno che il proprietario ebbe pratica constatazione delle notevoli differenze di risultato e gli disse ‘Inzegnè gh’è semmu!’ (Ingegnere ci siamo!). Di lì passo breve, con verifiche di tecnici venuti dalla Svezia, svolgimento di pratiche burocratiche, e utilizzazione dei vari brevetti concessa in esclusiva alla Società ALFA Laval, azienda svedese specializzata nella realizzazione di centrifughe, della quale i De Martini erano Agenti da anni. Successivamente, allo scadere dei brevetti, l’impianto è stato universalmente adottato dai principali costruttori di macchine olearie, e pure per macchine di altre produzioni.
A Civetta – Periodico di critica, cultura e informazione E’ in uscita il NUMERO 36
|