L ‘arte di Caterina Zacchetti non è solo ceramica….

L ‘arte di Caterina Zacchetti
non è solo ceramica….

L ‘arte di Caterina Zacchetti
non è solo ceramica….

Nasce a Milano, nel 1979, diplomata al Liceo Artistico U.Bocconi, si laurea all’accademia di belle arti di Brera, borsa di studio in Spagna, si trasferisce a Formentera, poi a Barcellona, e ora nuovamente a Milano.
“Terra e Rame” è da poco il nuovo capitolo di Caterina Zacchetti: di come si possa dar vita nel’arte alla creazione e alla lavorazione di filo e lastre di rame.
E’un’artista che mi aveva già lasciato a bocca aperta quando per la prima volta, qualche anno fa, vidi ad una mostra le sue opere di terracotta, corpi di donne maliziose e affascinanti, che veste con un pizzico di provocazione, ma senza mai sfiorare la volgarità…..Corpi di donna che raccontano la sensualità ,la femminilità e il “savoir faire”, tutto al femminile….Corpi seminudi, pieni di vita e di forme,imponenti fondoschiena e fianchi, e curve che sottolineano seni semicoperti o nudi, gambe robuste, quasi a raffigurare la forza stessa che si trova dentro ogni donna….
 
 
Ed ecco che mi arriva un invito dell’artista stessa a partecipare all’ evento “One Off di Terra e rame”, tenutosi il 22 Gennaio a Lecco, dove l artista crea corpi femminili trasportandoli magicamente da terracotta, le sue opere in primis, a rame, su lastre di rame o lavorando gli stessi fili di rame
 come un pennello che invece di essere annegato nel colore prima di sporcare una tela, lo fa nella magia del metallo stesso….il rame: metallo che veniva utilizzato fino dall’antichità, in epoca romana, veniva estratto dall’isola di Cipro, i primi utensili in rame fino ai gioielli che ancoravano allo stesso le pietre più preziose…è un metallo rosato o rossastro che dà un senso di calore, facilmente lavorabile, duttile e malleabile quasi come se l’artista lo abbia scelto come unico materiale che potesse davvero descrivere e quindi raffigurare il corpo femminile e non solo:la sua anima!
Il rame, come metallo batteriostatico…
Un po come la definizione che l’artista vuole donare alla figura umana da lei scelta …in tutte le sue opere, la donna, accompagnata da gatti e in groppa ai suoi cavalli, se non come una principessa sulla sua carrozza prima di trasformarsi, dopo la mezzanotte in zucca, l’artista ci racconta in modo artistico le favole che ogni donna può leggere dentro ad ogni sua opera,come propria, e in momenti unici che raccontano la vita, le esperienze, gli amori, i drammi, delle donne ma anche delle belle favole!!!!!
Mai smettere di sognare, ecco, nelle sue opere, con le sue opere, si può sognare…..
 
Un augurio va all’artista, che siano conosciute le sue opere, e apprezzate per il valore che ha saputo donare nei sentimenti e nell’anima, e cito qualcuna delle sue sculture come “Ricordi “amore”, “Maternità” che raffigura una madre con il bimbo in braccio, a me cara, oppure “Capelli al vento”
come la bellissima opera di “Calze di pizzo” e infine nelle sue opere dove dà a questi fili di rame la magia delle curve, dei seni, dei fondoschiena, e del suo tema artistico “femminile” che ha come per magia plasmato dalla terracotta…..fino al rame……Buon lavoro a Caterina Zacchetti.      

 C. Barux

 

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