Io, agnostica, vi dico: VERGOGNA
Io, agnostica, vi dico:
VERGOGNA
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Io, agnostica, vi dico: VERGOGNA |
Quasi giunta all’età sinodale, ben consapevole di conoscere tutto di nulla, ma ancor più consapevole che quel poco di nulla che, in un certo senso, conosco lo porto inciso nell’animo come una povera bestia si porta marchiato a fuoco un numero sulla pelle, mi stupisco ormai sempre meno della cattiveria umana, specie quella gratuita e stupida. |
Tuttavia, ancora riesco a stupirmi, a pormi domande e a ricercare risposte che, probabilmente, mai troverò. Cresciuta in una famiglia di tradizione cattolica, la mia personale esperienza di vita mi ha portato a sviluppare una spiritualità vicina all’agnosticismo. Rispetto ogni credo religioso dove la sacralità della vita è al primo posto, rifuggendo così istintivamente da qualsiasi estremismo. Per questa ragione non sento alcun bisogno di entrare in una Chiesa, ma non di rado vorrei potermi rifugiare in un bosco e far pace con l’universo per qualche minuto. Alla luce di questa intima premessa, spero che i gentili Lettori di Truciolisavonesi potranno comprendere il perché questo scritto esce proprio in occasione della Santa Pasqua. In ritardo di circa due settimane in relazione all’episodio che, in misura principale, lo ha ispirato. Lo scorso tredici marzo Jorge Mario Bergoglio è diventato Papa Francesco Primo. Tutti avremo visto, chi in diretta chi in seguito, le immagini del Cardinale Jean Louis Pierre Tauran pronunciare l’atteso “Habemus Papam” e il relativo seguito. Per chi non lo avesse presente, ecco il link cui poter rivedere il tutto:
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A molti non saranno sfuggite le, purtroppo evidenti, difficoltà del Cardinale Tauran nel cosiddetto linguaggio non verbale. In termini tecnici queste “difficoltà” si chiamano discinesie, ovvero movimenti non più ben controllati in conseguenza dell’aggravarsi della malattia di Parkinson. Non serviva una Laurea per comprendere che il settantenne Cardinale era sofferente. Non serviva essere dotati di particolare sensibilità per immaginare la difficoltà di pronunciare davanti a milioni di persone quell’”Habemus Papam”.
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Jean Louis Pierre Tauran
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Anche io, come i miei cari, ho potuto osservare in diretta l’annuncio, e ciò che mi ha profondamente turbato è stata la serenità e la naturalezza di quest’uomo nel vivere la propria condizione. Confesso che il resto di quello storico momento non mi è risultato così significativo come l’apparizione al balcone del Cardinal Tauran. Qualche giorno dopo ho scoperto che in molti si sono divertiti a burlarsi di quest’uomo e della sua malattia. Su Facebook è comparsa una pagina intitolata: “Il tossico che ha annunciato il Papa”, che , al momento in cui scrivo, vanta ben 45.791 “mi piace”, poi è spuntata anche la pagina “L’uomo che si è fatto la fumata bianca” su cui i “mi piace” sono 31. Che dire? Mi dispiace solo che Facebook non contempli la possibilità di cliccare un cordiale “fate schifo”. Qualcuno potrà affermare che è ironia, qualcun altro sosterrà che è semplicemente uno scherzo. Per me, agnostica, è semplicemente una vergogna. Sarebbe del tutto ridondante ricordare a quei 45.822 “mi piace” che le malattie non guardano in faccia nessuno e che possono colpire chiunque, specialmente quelle non legate alle tossicodipendenze. Ridondante ed inutile, perché una simile riflessione richiede qualcosa con cui porla in essere, tipo qualche connessione tra i pochi neuroni che possiedono coloro che si nascondono dietro i 45.822 “mi piace”. Ma, poiché finché vi è vita vi è speranza, a Pasqua è doveroso lasciare la possibilità di vergognarsi a tutti. Credenti, non credenti, superbi e ignoranti. La vergogna è un sentimento salutare. Troppo poco provato. A proposito, auguri di Buona Pasqua a tutti, con un pensiero particolare a chi avrà scelto di non incrementare il mercato di morte cibandosi di cuccioli di capre e pecore. Agli altri auguro di sperimentare il sentimento salutare di cui sopra.
Giovanna Rezzoagli Ganci
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