Invasione, sottomissione, jus soli

Invasione, sottomissione, jus soli

La convivenza civile deve basarsi innanzi tutto sui valori su cui è fondata la nostra storia: le leggi, le regole, le istituzioni e la stessa Costituzione non possono prescindere dalla nostra storia e dalla nostra identità.

Invasione, sottomissione, jus soli

 La convivenza civile deve basarsi innanzi tutto sui valori su cui è fondata la nostra storia: le leggi, le regole, le istituzioni e la stessa Costituzione non possono prescindere dalla nostra storia e dalla nostra identità.

E proprio tali regole sono la condizione affinché la nostra convivenza possa continuare a sopravvivere di fronte a questa vera e propria invasione di popoli di culture differenti dalla nostra, se non addirittura di popoli senza cultura.

La presenza sempre più massiccia di tanti stranieri portatori di culture diverse e spesso in pieno contrasto con la nostra, ci impone sempre di più di rafforzare le nostre regole, basate sui diritti ma soprattutto sui doveri, che si sono perfezionate durante due millenni di storia e progresso civile.

Questo vale in particolare per le conquiste ottenute dalle donne con tante battaglie, contribuendo anch’esse al progresso delle economie e delle civiltà occidentali.


Progressi e conquiste che adesso sono realmente in pericolo con l’arrivo di popoli che, nelle loro culture, arrivano persino a condannare alcune nostre concezioni di vita, poiché proibite secondo i precetti dei loro testi sacri.

I confini dei Paesi esistono e sono sempre esistiti perché delimitano uno spazio nel quale vive un determinato gruppo di individui aventi la stesso sentire comune, costruito in secoli di convivenza.

E’ vero che le migrazioni sono sempre avvenute, ma è anche vero che dai tempi dell’impero romano gli immigrati si sono sempre adeguati alle regole vigenti nei Paesi ospitanti.


Oggi assistiamo al fatto che popoli completamente differenti da noi vengono in casa nostra e si permettono di disprezzare molti di quei princìpi e valori che si sono consolidati durante secoli di storia, come la sacralità della proprietà privata o addirittura i simboli della nostra religione, mentre i partiti di sinistra ci impongono di assecondare tali pretese in nome della convivenza pacifica.


Soros

 Questa è la via sicura del caos e della futura sottomissione a queste nuove pseudo civiltà da parte della nostra. C’è addirittura chi nutre il sospetto che la disgregazione della nostra civiltà a favore di questi invasori facciano parte di un disegno politico perpetrato da poteri forti internazionali che hanno trovato nel PD e nei partiti di sinistra i servi sciocchi per raggiungere tale fine, onde governare il mondo in nome di un capitalismo senza regole e senza barriere.

Il disegno criminale di minare il ventre molle dell’Europa, l’Italia, attraverso questa invasione, peraltro assecondata dai nostri ultimi Governi, ha allarmato gli altri Paesi Europei, al punto che tutti, a parole, sono solidali con i nostri irresponsabili governanti, mentre dal lato pratico sigillano i loro confini, non fanno passare nessun baldo clandestino e quelli che riescono a varcare la frontiera li rispediscono prontamente nel nostro Paese.


 Il suicidio economico e sociale italiano è nato con la caduta dell’ultimo Governo democraticamente eletto da una maggioranza consistente, titolato a governare il nostro Paese nella piena legalità, cioè il Governo Berlusconi, fatto cadere dall’intrigo intessuto da Napolitano, Fini e Merkel, ha spianto la strada a una serie di Governi non democratici, sorretti da drappelli di parlamentari eletti nei partiti di centrodestra che hanno tradito il loro elettorato per fare da stampella a Governi non corrispondenti alla volontà del Popolo Italiano; Governi che, dichiarati illegittimi dalla stessa Corte Costituzionale, stanno portando il Paese verso un declino irreversibile.

Lo spalancare le porte all’invasione, il volere imporre lo jus soli attraverso un voto di fiducia, ottenendolo in cambio del classico piatto di lenticchie del vitalizio ai parlamentari traditori, è un attentato alla nostra civiltà che il PD sta spudoratamente portando avanti, incurante del fatto che la maggioranza degli italiani sono contrari a questa norma velleitaria e suicida, come hanno chiaramente dimostrato sia i sondaggi che le stesse elezioni amministrative di qualche mese fa.

La litania dei partiti di sinistra secondo cui l’allora Ministro Maroni aveva sanato 700.000 clandestini e che il Trattato di Dublino fu firmato dallo stesso Maroni è ipocrita e fuorviante.

La sanatoria, o meglio la regolarizzazione, avvenne infatti per tutti quei clandestini, peraltro sempre entrati in Italia per lo più durante i Governi di Centrosinistra, in maggioranza donne, che avevano un lavoro e che non avevano commesso alcun reato, in un momento in cui l’economia stava marciando ancora bene, mentre per ciò che riguarda gli accordi di Dublino, al tempo della firma non vi era alcuna invasione da sud ma vi erano profughi veri provenienti da Est.


 La situazione oggi è ben diversa. La stragrande maggioranza di clandestini, o se preferite chiamarli “migranti”, sono nulla facenti, giacché non vi è lavoro neanche per gli italiani, spesso delinquono mettendo seriamente a repentaglio la convivenza civile, se non addirittura l’incolumità dei nostri cittadini, quasi sempre i più deboli, e sono in numero sempre più incontrollabile, tanto da aver allarmato gli stessi responsabili del Partito Democratico.

La frase del Ministro Minniti sul rischio di tenuta democratica del Paese è emblematica e dimostra come il Governo  sia ormai in difficoltà nell’affrontare la situazione in cui ha cacciato l’intero Paese, non curante degli avvertimenti interni da parte della Lega Nord, dei partiti di Centrodestra e dei Paesi Comunitari, ed ora tentano disperatamente di tamponare la falla creata prima di tutti dal Governo Letta. Quest’ultimo, anziché pretendere il cambio delle regole del Trattato di Dublino, ormai non più confacenti alla nuova situazione dovuta alle Primavere Arabe, che spostavano le rotte dei migranti da Est Europa a Sud Europa,  ha spavaldamente avviato l’operazione Mare Nostrum, inviando le nostre navi sui confini del mare territoriale libico a traghettare i migranti economici nel nostro Paese.

Non contento del numero già enorme di migranti che venivano traghettati in Italia dalle nostre navi, il successivo Governo Renzi ha chiesto un invio di ulteriori unità navali ai Paesi Europei e, attraverso la nuova operazione Triton, ha fornito ai migranti mezzi più nuovi ed efficaci per approdare in Italia.


Il risultato è che circa 700.000  giovani baldi e forti, attratti da spot pubblicitari che promettono migliore vita e che non morivano di fame nei loro Paesi di origine, sono approdati in Italia, dove addirittura si va sui campi da sci o in piscina e si vive in hotel 5 stelle a spese del contribuente italiano, ma dove di futuro ve n’è ben poco. E mentre tutti gli altri Paesi Europei, nessuno escluso, hanno sigillato i loro confini, queste migliaia di giovani si trovano adesso nel classico cul de sac e se vogliono pensare a un futuro di vita normale, anche dal punto di vista dalle loro esigenze ‘ormonali’, devono dedicarsi a ciò che in Italia è più facile fare, cioè delinquere, fenomeno di cui i giornali ci rendono spesso, ma non troppo, edotti.


Le occupazioni illegali di case, gli stupri e i furti che si moltiplicano di giorno in giorno, per non parlare del terrorismo, come delle malattie che covano, sono l’effetto diretto di una politica scellerata, mirante esclusivamente a compensare i voti persi dai partiti di sinistra tra l’elettorato operaio con quelli legati al mondo della accoglienza. 


 L’esercito di sociologi, psicologi, insegnanti, avvocati, mediatori culturali e tutto quell’apparato che vive a spese dello Stato e dei futuri contribuenti (flessibilità sulla spesa pubblica = pagheranno quelli che verranno dopo!) che orbitano intorno a questo temporaneo business cosa faranno una volta che salterà questo meccanismo infernale?


Questo è il panorama di problematiche che erediterà il prossimo Governo che, come già successo in passato e come è avvenuto nelle stesso Comune di Savona, troverà tonnellate di polvere sotto i tappeti. Intanto, l’Europa, lascia fare alle sinistre tutto quello che porta al disastro la nostra economia e avvantaggia gli altri Paesi, salvo diventare intransigente nel momento in cui al Governo vi sono quei partiti che non vogliono più svendere il nostro Paese per un piatto di lenticchie.

 

  SILVIO ROSSI  Consigliere LEGA NORD

 

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