INTRANSIGENZA

Dialoghetto tra una vestale e un coro di agnostici

 Vestale: Non transigo, lo volete capire?

Coro: Che cosa dovremmo capire?

Vestale: Che io mi spezzo ma non mi piego.

Coro: Va bene, ma perché?

Vestale: Perché quando si ha ragione non si può scendere a compromessi.

Coro: Dunque è una questione di principio?

Vestale: Certo, ma non solo. E’ anche una questione  vitale.

Coro: In che senso?

Vestale: Nel senso che una vita senza principi è una vita priva di senso.

Coro: Dunque non transigi perché vuoi dare un senso alla tua vita?

Vestale: Ah, ma proprio non volete o non potete capire!

Coro: Che cosa non vogliamo o non possiamo capire?

Vestale: Ma come? Non avete ancora capito che quando si è incontrata la Verità tutte le menzogne vengono a galla?

Coro: Quali menzogne?

Vestale: Anzitutto le vostre e poi quelle degli altri.

Coro: Gli altri? Quali altri?

Vestale: Uffa! Quante domande! Quando dico gli altri intendo tutti quelli che non hanno incontrato la Verità.

Coro: Quindi anche noi?

Vestale: Ve l’ho detto, voi per primi.

Coro: Potresti specificare quali menzogne abbiamo detto?

Vestale: Uffa! Fatevi un rigoroso esame di coscienza e rispondetevi da soli.

Coro: Sì, ma per risponderci da soli dovremmo avere un criterio sicuro per distinguere il vero dal falso.

Vestale: Lo vedete che siete o dei grandi bugiardi o dei morti che camminano? Come si fa a vivere senza un criterio per distinguere il vero dal falso?

Coro: Già, ora che ci pensiamo ci chiediamo anche noi come abbiamo potuto vivere fin qui senza quel criterio.

Vestale: Per questo mi fate pena.

Coro: Ora che ci pensiamo ci facciamo pena anche noi. Ti preghiamo, sacerdotessa custode del Tempio della dea Vesta, insegnaci a distinguere il vero dal falso, salvaci dal nostro mortifero agnosticismo.

Vestale: Perché dovrei salvarvi?  A che cosa vi servirebbero le vostre vite vuote?

Coro: Eh già, a che cosa ci servirebbero, se non a porre domande oziose ?

Vestale: Ecco a che cosa conduce la mancanza di un principio (o di una fede) per cui vivere. Ecco perché sono così intransigente. Avete capito adesso?

 Fulvio Sguerso