Intervista di fine mandato al sindaco di Pietra Ligure
Elezioni amministrative 2019 Intervista di fine mandato al sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani
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Elezioni amministrative 2019 Intervista di fine mandato al sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani
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Il prossimo 26 maggio si terranno le elezioni amministrative per il rinnovo di alcuni consigli comunali e nella nostra provincia sono ben 44 i comuni al voto. Tra questi troviamo Pietra Ligure, comune di circa 8800 abitanti, avente come sindaco uscente Dario Valeriani, candidato nella lista civica “Per Pietra” ed eletto nel 2014.
Sintesi del programma elettorale del 2014 Il programma del 2014 era molto ricco e le novità erano molte : la difesa del Santa Corona, il progetto delle aree del cantiere navale, il ponte sul Maremola, il Palazzetto dello Sport, un nuovo cimitero, la creazione del progetto “Città parla bambino”dedicando risorse ad aree giochi e spettacoli, un turismo 4 stagioni, il potenziamento dello sport e dell’outdoor e la difesa dell’arenile. Per quanto riguarda la sanità era presente una collaborazione per lo sviluppo della medicina territoriale collaborando con “Pietra medica” ed il posizionamento di nuovi defibrillatori; la trasparenza del bilancio pubblico, il servizio idrico integrato con la captazione, la gestione comunale ora gestione associata con l’ATO e la depurazione. Nel sociale, invece, vi era una particolare attenzione ai giovani, alla raccolta differenziata con la volontà di arrivare a rifiuti zero e ad un risparmio energetico, la valorizzazione dell’organico dei vigili urbani, la sinergia con i carabinieri e polizia dei comuni vicini senza dimenticare la Protezione Civile ed un particolare capitolo per la frazione Ranzi. Le quattro aree più importanti presenti nel programma erano la continuità degli accordi per la tutela dell’ospedale, la riconversione dei cantieri navali, il ponte sul Maremola, la tutela dell’acqua come bene pubblico e voglio anche ricordare il centro diurno per gli anziani e la tutela degli arenili.
Cose che voleva fare e che ha fatto in questi cinque anni Il miglioramento delle infrastrutture, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’attenzione alle piazze con la ristrutturazione della Piazzetta Canonico Morelli, il rifacimento di Piazza Vittorio Emanuele e la sua chiusura al traffico, la piazza della Zona del Soccorso con il rifacimento con autobloccanti di Piazza Padre Cristoforo, il rifacimento di Piazza Angelo Spotorno, il completamento, in sinergia con i privati, della zona verso Loano con giochi per bambini, il completamento della passeggiata di ponente fino al Santa Corona, il rifacimento degli spogliatoi del Palazzetto e la ristrutturazione della parte esterna dello stesso con spazi verdi, la ristrutturazione delle elementari di Via della Cornice, l’intervento sulle palme a causa del punteruolo rosso con nuove piantumazioni, la messa in sicurezza della zona esterna delle elementari e la ricostruzione del muro ripiantando nuovi alberi, un fronte comune per l’alluvione del 2014 e la mareggiata di fine 2018.
Cose che voleva fare e che non ha potuto realizzare in questi cinque anni Il ponte sul Maremola non è stata completato, il centro diurno per anziani ed il Palazzetto dello Sport non sono stati realizzati a causa della minore entrata di oneri di urbanizzazione (da 1,5 milioni a circa 200.000 euro) e la regione ci aveva promesso 3 milioni per il ponte ma sono stati dirottati su Genova a causa dell’alluvione. Per il centro diurno ed il Palazzetto dello Sport ci avrebbero dovuto aiutare i privati ma la crisi non lo ha permesso però lascio un bilancio sano e chi mi succederà potrà realizzare il centro diurno ed il Palazzetto riconvertendo la bocciofila in struttura polivalente. Abbiamo fatto accordi con privati per il completamento della strada e la pedonalizzazione della zona di Nostra Signora del Soccorso sistemando alcune opere con la lotizzazione dei “Ponti Moilestrini” che darà la possibilità di introitare 250.000 euro mentre a breve ci sarà l’insediamento del Lidl con 30 posti di lavoro in più. Il 17 marzo abbiamo inaugurato il Grand Hotel portando altri posti di lavoro, abbiamo firmato un protocollo per mantenere a Santa Corona il dea di secondo livello con un’importante attenzione rivolta all’ospedale ma riguardo alla riconversione dei cantieri voglio dire che la proprietà non è andata avanti.
Cose che non pensava di realizzare e che ha realizzato in questi cinque anni Piazza Vittorio Emanuele che ha cambiato il volto della città e la parte storica anche perchè non pensavo di trovarmi in condizioni di spendere oltre 200.000 euro per la sicurezza del territorio e per affrontare il punteruolo rosso.
La Sua più grande “vittoria” Per me questo incarico è un servizio alla comunità e sono riuscito a fare qualcosa di positivo.
La Sua più grande “sconfitta” Non essere riuscito ad instaurare con il gruppo un senso di collaborazione ed affiatamento che avevo sognato di instaurare.
Bilancio della Sua amministrazione Positivo quando ricevo affetto e richieste di continuare ed essere considerato una persona che ce la mette tutta e fa del proprio meglio in un momento così difficile dal punto di vista economico e per me non è importante quante opere si siano svolte ma come e per chi vengono svolte.
E’ soddisfatto del Suo lavoro di Sindaco svolto in questi cinque anni? Molto contento perchè ho affrontato i problemi, ho ascoltato la gente in difficoltà e sono stato un primo cittadino al servizio della comunità.
Si ricandida alle elezioni del 26 maggio? Molti mi hanno chiesto di ricandidarmi perchè vedono in me una persona rivolta verso gli altri ma ho scoperto una cattiveria che credo di non meritare e dopo una lunga valutazione sono giunto alla conclusione che le condizioni per poter proseguire siano venute meno quindi ho deciso di non ricandidarmi.
Una frase che la rappresenta Sono molte le frasi che mi rappresentano : lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare; il desiderio stesso, la ricerca stessa del bene ci fanno schierare gli uni contro gli altri. In fondo in ogni nostra attività non c’è che una sola finalità : il bene! Ma quanta diversità nella realizzazione concreta di questo desiderio universale; sparirà con me tutto ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà nelle mani di tutti di Tagore.
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