Intervista all’assessore regionale Simona Ferro
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Le interviste di Selena Borgna
Intervista all’assessore regionale
Giovanni Berrino
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Le interviste di Selena Borgna
Intervista all’assessore regionale Simona Ferro
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Il 20 e 21 settembre 2020 in Liguria ed in altre regioni si è votato per il rinnovo del consiglio regionale; nella nostra regione il presidente uscente, Giovanni Toti, è stato riconfermato per un secondo mandato. Tra i candidati in appoggio al governatore uscente vi era anche Simona Ferro, eletta nella lista di Fratelli d’Italia nella provincia di Genova e attualmente assessore regionale allo sport e alla tutela dei consumatori.
Un Suo breve curriculum
Perchè ha deciso di candidarsi consigliera regionale? Perchè mi ritrovo in Fratelli d’Italia, ne ho sposato gli ideali ed il leader è una donna, cosa che si vede per la prima volta. La mia categoria è stata molto indebolita dalla pandemia anche se verso le partite iva ci sono molti pregiudizi nonostante la pressione fiscale sia alta; la mia professione è prestigiosa però è schiacciata ed ho voglia di rivalsa nell’interesse della mia categoria e quindi ci metto la faccia.
Cosa significa per Lei essere assessore regionale? Per me significa essere al servizio della cittadinanza mettendo a disposizione dei liguri le mie conoscenze legali senza dimenticare che la regione è sede dell’assemblea legislativa, luogo in cui si fanno le leggi, ed un avvocato può tornare utile grazie al suo mestiere. La politica dà modo di fare tante cose se si vuole crederci ed io ho in tutto ben sette deleghe, sport, organizzazione ed amministrazione regionale, tutela dei consumatori e pari opportunità, di cui tre nuove come tutela dell’infanzia, tutela degli animali d’affezione e stili di vita consapevoli; ho molti impegni e per svolgere il mio lavoro al meglio occorrono giorni interi
Cosa si sente di dire in merito alle decisioni Governo per arginare la pandemia?
Si è perso il lume della ragione; i diritti costituzionalmente garantiti, che investono la libertà individuale ed il rispetto delle persone, sono stati persi ed il Governo non ha rispettato la democrazia parlamentare visto che i provvedimenti devono essere assunti sentendo la Camera dei Deputati ed il Senato, ovvero il Parlamento. I provvedimenti presi, gli ormai famosi DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri), sono un metodo di legiferare in emergenza per un periodo limtato nel tempo; il susseguirsi di questi decreti, ormai più di 20, rivelano la debolezza dei loro contenuti perchè si sconfessano uno dopo l’altro. Questi DPCM, assunti solitamente per le urgenze, sono ormai diventati un mezzo per dare modo al Governo di agire senza democrazia con un sistema dittatoriale in spregio ad ogni forma democratica
Una frase che la rappresenta
Voglio una Liguria forte
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