Inaugurata una targa sulla casa natale di A. Schivo

Villanova d’Albenga, inaugurata una targa sulla casa natale di Andrea Schivo

Villanova d’Albenga, inaugurata
una targa sulla casa natale di Andrea Schivo

Si è tenuta, alla presenza del sindaco Pietro Balestra, dei membri dell’amministrazione comunale, dei rappresentanti delle associazioni e delle forze dell’ordine, dei ragazzi delle scuole e dei familiari, l’inaugurazione di una targa sulla casa natale di Andrea Schivo, Giusto tra le Nazioni. Schivo, guardia carceraria presso San Vittore, è morto presso il campo di concentramento di Flossemburg dove era stato deportato per la sola colpa di aver portato da mangiare ad alcuni detenuti ebrei nel carcere dove lavorava.

 


 

“Oggi è il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto”, dichiara la bibliotecaria Maria Grazia Timo, “e questa cerimonia insegna che le memorie con testimonianze servono per vaccinarsi contro certi virus. Sono passati 76 anni dal sacrificio di Andrea Schivo e dopo tre generazioni la memoria diventa storia; Schivo è morto a Flossemburg il 29 gennaio 1945 e la Giornata della Memoria è stata istituita solo nel 2000 ma occorre far conoscere continuamente cosa è accaduto in quei terribili anni. Il 17 dicembre 2006 Schivo è stato proclamato Giusto tra le Nazioni e nel 2007 l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha assegnato la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria di questo nostro eroico concittadino mentre nel gennaio dello scorso anno è stata apposta, presso il carcere di San Vittore, una targa per ricordarlo. Bisogna condividere la memoria e senza memoria non vi è una coscienza collettiva”.

 


 

Stessa commozione da parte di Mosè Laurenzano, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Albenga 2 :”Porto la partecipazione dell’istituto che dirigo e ringrazio l’amministrazione comunale che ha permesso questa inaugurazione. Occorre non dimenticare e ricordare persone che esprimono umanità; tutti noi abbiamo il potere di scegliere tra il bene e il male e dobbiamo fare la cosa giusta. Si può fare il bene tutti i giorni mostrando rispetto e gentilezza verso gli altri e Schivo dev’essere un esempio per tutti noi”.

“Sono molto emozionata anche perchè mio zio era una persona semplice che aiutava i detenuti”, afferma la signora Andreina, pronipote di Schivo, “e non si immaginava di essere considerato un eroe. Per lui era importante alleviare la sofferenza delle persone e sono convinta che sentimenti come la compassione e l’amore non possono essere influenzati dalla razza e dalla religione; dobbiamo mostrare compassione verso il prossimo senza pensare alle conseguenze e così facendo si ritrova l’umanità”.

 


 

“Saluto tutti e ringrazio il sindaco Balestra”, evidenzia Giuseppe Zito, direttore della Scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte intitolata ad Andrea Schivo, “e mi sento di dire che Schivo, nostro collega, è un esempio da seguire ogni giorno per la sua capacità di concepire  la differenza fra il carcerato e il prigioniero. Una persona di questo spessore morale non dev’essere mai dimenticata ed i nostri allievi lo ricordano sempre”.

 


 

“Un pensiero va oltre confine, fino al Memoriale di Flossemburg dove ho personalmente consegnato una targa a ricordo di Andrea Schivo che è stata sistemata nella chiesa, in sua memoria, a 75 anni dalla morte”, sottolinea l’assessore Franco Scrigna, “e sono grato a quanti mi hanno aiutato a dare valore alla figura di Schivo anche laggiù, in particolare il giornalista Friedrich Paterhans che, oltre ad aver scritto un bell’articolo su una rivista tedesca, mi ha fatto da interprete in modo che potessi presentare al meglio il nostro compaesano. Il ringraziamento dell’Amministrazione va anche agli studenti delle scuole di Villanova, agli insegnati, a Marina e Federica Massanello, attuali proprietari della casa nativa di Andrea Schivo e alla famiglia Caria per la collaborazione”.

 


 

“Ringrazio tutti i presenti, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il dirigente scolastico e gli alunni delle nostre scuole; la Senatrice a vita Liliana Segre è solita dire che coloro che sono indifferenti all’Olocausto ne sono complici e Schivo non ha girato lo sguardo dall’altra parte. Il nostro concittadino oggi ricordato ha dato orgoglio al nostro territorio ed è un vero figlio di Villanova; in questi vicoli è nato e cresciuto ed ha appresodalla famiglia i sani principi che lo hanno guidato, fortificati dalla solidarietà umana propria del nostro borgo, di una tradizione contadina a cui è legata la storia del comune.

 


 

Per lui la dignità era importante e gli stessi suoi valori erano condivisi dalla moglie, un esempio di virtù delle nostre donne, rappresentate dalla donna delle violette; con lei Schivo ha condiviso la decisione di aiutare i detenuti dando loro del cibo che, in quel periodo, scarseggiava. Questo importante messaggio, che ha in sè l’amore verso il prossimo, dev’essere trasmesso a tutti, soprattutto ai più giovani, per un mondo più giusto”, conclude il primo cittadino Pietro Balestra.

 

SELENA BORGNA 


 

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