Inaugurata nei locali dell’ex stazione FS di Prà la Casa delle Tecnologie Emergenti

Un centro di trasferimento tecnologico per coniugare le competenze scientifiche di Università e Centri di ricerca con le esigenze del tessuto imprenditoriale, per l’applicazione e la diffusione delle tecnologie emergenti e la realizzazione di progetti finalizzati ad ampliare l’offerta di servizi e migliorare quelli esistenti nel territorio, l’accelerazione di start-up e il sostegno al trasferimento tecnologico verso le imprese, con particolare riferimento al settore dell’industria culturale e creativa; tutto questo è la Casa delle Tecnologie Emergenti – Opificio Digitale della Cultura inaugurata nei locali dell’ex stazione ferroviaria di Genova Prà.

Il progetto, di cui il Comune di Genova è capofila, è finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con il coinvolgimento di un partenariato di soggetti pubblici e privati; tra di loro Università di Genova, Fondazione IIT, Consiglio Nazionale delle ricerche – Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche “E. Magenes” e Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni (CNR-IMATI-ITC), Centro di Competenza Start 4.0, Consorzio Ge-DIX Genova Data Internet eXchange, Digimat spa, ETT spa, Camelot Biomedical Systems srl, AizoOn Technology Consulting e Tim spa.

Il valore totale del progetto ammonta a 12,6 milioni di euro, di cui 8,6 milioni finanziati dal MIMIT a valere sul Fondo di Coesione e 4 milioni di co-finanziamento da parte dei partner di progetto.

“Il progetto è importante per la cultura”, dichiara un rappresentante del progetto, “e permette, nello stesso tempo, di rendere fruibile il nostro patrimonio artistico e culturale. Ringrazio gli sponsor senza dimenticare il presidente del Municipio Guido Barbazza”.

Stessa soddisfazione da parte del presidente del Municipio VII Ponente Guido Barbazza :”Ringrazio chi collabora ricordando quanto fatto dal vicesindaco che ha avuto un ruolo importante; il luogo aspettava da anni un’idea per un progetto innovativo e qui si guarda avanti grazie a contenuti digitali destinati ai musei cittadini.

Tante persone passano in zona, l’edificio è fondamentale per il quartiere e proprio qui verranno sviluppate molte idee avendo la possibilità di interagire con le associazioni e le scuole; in questo luogo si potrebbe inoltre creare un centro di avviamento alla digitalizzazione per insegnare la tecnologia agli anziani ed usare alcune sale per ospitare convegni.

Mi piace molto vedere i bambini che cantano l’inno nazionale ma voglio dire che far vivere questa ex stazione, ormai ristrutturata è fondamentale perchè si darà linfa ai negozi della zona; qui verranno disegnati i contenuti innovativi per i musei genovesi senza dimenticare una forte interazione con il municipio. Stiamo lavorando per realizzare collaborazioni con scuole per creare corsi di alfabetizzazione informatica”.

“Questo è un giorno importante per tutti e ringrazio il comune che ha un ruolo di capofila senza dimenticare gli istituti tecnologici nostri partner”, afferma Roberta De Donati, responsabile esecutiva del Centro di Competenza Start 4.0, “e questo progetto, ben radicato sul territorio, lega la tecnologia ai bisogni delle comunità locali rendendola una novità efficace.

La filiera della cultura ha una grande incidenza a livello economico e la Liguria, in questo settore è cresciuta del 10% tra il 2019 e il 2022; gli occupati crescono così come il valore della moltiplicazione dell’attività creativa tanto che 1 euro investito nella cultura ne genera quasi 2 di guadagno per altri settori. Vi è un partenariato forte con grandi competenze senza dimenticare i progetti di robotica, sviluppo sensoriale, intelligenza artificiale per la sicurezza degli spazi culturali senza dimenticare la cybersecurity; noi saremo facilitatori del networking diffondendo la cultura digitale.

Questo progetto, ormai radicato, permette lo sviluppo della piattaforma di e-learning coinvolgendo la Camera di Commercio per cercare nuovi fruitori; il risultato permette di andare oltre, si lavora bene ed è necessario allargare l’ecosistema coinvolgendo la città e le persone.

Ci saranno due call aperte fino a marzo e chi vincerà potrà insediarsi qui avendo fondi e servizi; questo posto avvicina le aziende che usano la tecnologia in fase di sperimentazione portando avanti nuove tecnologie.

Il nostro obiettivo è portare progresso ed innovazione valorizzando il patrimonio cittadino con nuove tecnologie abilitanti; qui ci sarà lo sviluppo dei visori tattili per le esperienze immersive senza dimenticare la realtà aumentata. Verranno inoltre tradotti i dati fisici in digitali per avere la rappresentanzione di spazi ed ottimizzando l’uso degli stessi aggiornando i dati ed i documenti; questa è una fase di avvio ma è necessario andare oltre”.

“Sono contento di essere qui ricordando che durante il primo mandato del sindaco Bucci ci siamo chiesti cosa farne di quest’area restaurata solamente all’esterno; cosa si è realizzato mi piace ma voglio ricordare che la nostra è una città policentrica che deve avere arte e cultura in ogni zona. Occore adeguare i contenuti alla digitalizzazione diffondendo i nostri contenuti; l’indotto rende la cultura inclusiva ricordando che tante persone passano in quest’area che ha il dinamismo tipico della stazione.

Ringrazio chi collabora ricordando che il comune è capofila del progetto e sarebbe bello replicare una cosa simile altrove; gli spazi per i giovani sono importanti poichè i ragazzi sono il nostro futuro e qui potranno realizzarsi. Qui ci saranno attività di ricerca, start-up, innovazione ed aziende che lavorano con la cultura; un ragazzo che entra qui vive grandi esperienze vedendo progetti interattivi ed un grande fermento culturale ricordando che in tutto ciò sono stati investiti 8,5 milioni”, conclude il vicesindaco Pietro Piciocchi.


SELENA BORGNA

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