In Italia gli ideali di sinistra resistono ancora?
IN ITALIA GLI IDEALI DI SINISTRA
RESISTONO ANCORA?
HANNO ANCORA SENSO?
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IN ITALIA GLI IDEALI DI SINISTRA RESISTONO ANCORA? IN ITALIA GLI IDEALI DI SINISTRA HANNO ANCORA SENSO?
Con l’ascesa di Renzi al Governo, in brevissimo tempo anche in Italia il “capitalismo“ ha incominciato a cantare vittoria, il risultato fino ad oggi raggiunto agli occhi di quelli che osservano i cambiamenti avvenuti, è un disastro economico e sociale che ha preso una china inarrestabile, è uno shock che significa la fine di tutto quello che più amo e molti amano di questo paese. Può anche darsi che viviamo di nostalgia e che parliamo di idee che sono vecchie e passate di moda, ma credo, come tanti, nello Stato, nel suo dovere di adoperarsi per migliorare la vita dei suoi cittadini, in una scuola pubblica e libera per dare istruzione gratuita, credo in una sanità pubblica, addirittura in una radiotelevisione di stato libera e indipendente e non asservita al regime di turno, sento dire da illustri studiosi che c’è il bisogno di più Stato, che dobbiamo riappropriarsi della nostra “Sovranità“ scippata dalla Comunità Europea o dalla BCE.
Non può essere solo il fattore economico a costruire un’unita dei popoli europei calpestando valori, cultura e tradizioni dei vari Stati aderenti; non si può stravolgere la nostra Carta Costituzione facendola passare per inadeguata ai nostri tempi, sarebbe il caso che tutti quei valori ancora attuali in essa sanciti venissero sempre di più attuati e valorizzati, in quanto, a mio avviso, non intralciano per niente il cambiamento. In Renzi e nel suo Governo prevale fortemente lo spirito di un capitalismo che limita e spesso mira a restringere lo Stato, (richiesta che la troika ci sollecita) anziché allargarlo, un capitalismo che di fatto continuerà a privatizzare il pubblico, darà sempre più potere alle corporazioni, inchinandosi a editori forti, tipo Debenedetti ed altri, per condizionare e veicolare l’informazione in unica direzione, compiacendo i poteri forti del mondo industriale e della grande finanza. Tutto questo comporterà la crescita in Italia, ma non solo, della divisione tra ricchi e poveri. Quello che rammarica e che crea imbarazzo è il fatto che anche la gente povera vuole Renzi e il suo partito visto il risultato delle Elezioni Europee con l’ormai trito e ritrito 40 per cento e la strafottenza di voler umiliare tutti i suoi oppositori, che siano politici, sindacati, giovani, lavoratori ha poca importanza. Lui è portatore di un disegno politico da attuare a qualsiasi costo, altrimenti se fallisce, sarà la sua fine e quella suoi accoliti potentati economici-finanziari. Sono ormai del tutto evidenti i poteri forti che manovrano Renzi, lui li rappresenta in tutto e per tutto, altrimenti da cattolici credenti dobbiamo per forza credere che in Italia è arrivato, per nostra sfortuna, un nuovo ”Messia“. Vi eravate accorti di questo miracolo?? Che le elezioni in Italia si vincano conquistando il centro moderato dell’elettorato ormai è evidente a tutti gli osservatori politici e Renzi non fa altro che spostarsi sempre più a destra, mentre molti suoi oppositori interni al Partito Democratico, ancora per poco “compagni“, vogliono spostarsi un pochino più a sinistra e vengono bacchettati da emergenti berluschini e finanche etichettati come nostalgici del 25 %, perdenti conclamati e superati dai tempi. Non riescono proprio a capire che il centro si è spostato più a destra, ed e lì che bisogna posizionarsi per vincere, e non importa se bisogna rinunciare a quegli ideali della sinistra che Renzi proprio non rappresenta, la prova è che ci sono domande sociali e domande di rappresentanza politica che non trovano risposte in questo PD di marca Renziana, per lui conta solo vincere e accrescere il potere. Una svolta autoritaria con un solo uomo al comando. Gli italiani visto che se la ricordano bene per esserci già passati, sapranno arginare questo triste e mesto declino politico culturale? Quello che ci domandiamo se ci sono ancora possibilità in questa bistrattata Italia di avere margini di discussione per riuscire ad esprimere quegli ideali e programmi di sinistra che oggi vengono, con spocchia, mascherati da un rampante renzismo che ha la soluzione per tutti i problemi. D’altronde in Italia è illuminante quanto è avvenuto in tutto il meridione che non ha mai goduto dei frutti del capitalismo, il Sud da sempre è stato tenuto storicamente ai margini e da sempre sfruttato e snobbato anche dagli stessi leader politici che esprimeva, finendo per radicalizzare e plasmare in modo differente le aspirazione delle popolazioni del Sud, per cui sono rimasti attaccati all’idea di uno Stato del welfare sociale e solidale. E che dire della nostra classe operaia, che rispetto a trent’anni fa è rimasta proletariato, sempre meno orgogliosa di sentirsi classe operaia, anzi vive questa etichettatura come fosse un’onta e incomincia a nutrire aspirazioni da classe media e, nel corso degli anni, molti Governi hanno assecondato questa aspirazione privatizzando lo Stato, esortandoli a fare più soldi, premiando l’individualismo sfrenato, che per tanti sono diventate ruberie sociali. Renzi cerca di far credere che questa è la via maestra da percorrere, salvo scoprire che la classe operaia è rimasta tale ed ancora più povera, altro che elevarsi a classe media. Sono convinto che saranno molteplici ed enormi i problemi che dovremmo affrontare in futuro; deve far riflettere molto quale dovrà essere la scelta migliore per attuare quelle riforme atte a migliorare la nostra vita quotidiana, con l’obiettivo di dare ai nostri giovani e alle future generazioni la speranza di un futuro migliore per poter condurre una vita almeno dignitosa senza dover emigrare all’estero. Per finire questa breve analisi, c’è un’altra riflessione che merita di essere posta all’attenzione di tutti: capire dove e se veramente c’è qualcuno in grado di fermare le ambizioni di Renzi e dei potentati finanziari che lo sostengono e lo spingono ad adoperarsi in tutti i modi possibili (anche illegittimi?), da arrivare ad avere la maggioranza assoluta nel Parlamento senza alcun bisogno di formare coalizioni, aggirando la nostra Carta Costituzionale a suo uso e consumo. Possibile che l’Italia e noi Italiani non nutriamo altre aspirazioni? E’ possibile essere arrivati al punto di non meritare nemmeno di vivere in questa Italia? Se non vogliamo questo, allora bisogna darsi una bella svegliata.
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