Immagina di essere nato nel 1900

Immagina quindi di essere nato al tempo di tuo nonno o bis-tris-nonno per molti, un tempo non così troppo lontano, un tempo che secondo futuri tragici eventi o errori di calcolo e impostazioni, potrebbe anche tornare, magari ancora più tragicamente.
Si parla oramai di più di un secolo fa, un periodo florido di innovazione ma ancora legato ad un passato coloniale ed a un cambiamento epocale, fervido e creativo, fecondo, (al cospetto dell’attuale, fermo ed attendista, pauroso e timoroso) in ogni ambito, internazionale, sociale, politico, economico, religioso, territoriale.
Un secolo di grandi scoperte come il volo, l’automobile moderna, il razzo, le energie derivate dalle fonti minerarie, ma anche un secolo di guerre e rivoluzioni, di eventi tragici naturali, di epidemie.
Un secolo che inizia coi rimasugli del precedente, ma da lì si espande a dismisura fino al 2000, per poi rallentare come sta accadendo oggi, per diverse questioni, ecologiche, ma soprattutto sempre politiche ed economiche.
Ma veniamo al racconto…

Il 28 dicembre del 1908 non è la data di nascita della squadra dell’Inter del quale non mi interessa assolutamente niente, ma quella del terremoto di Messina che anche attraverso un’onda di maremoto miete circa 120.000 vittime e rade al suolo quasi tutta la città, tu hai solo 8 anni.
Il 14 aprile 1912, il transatlantico britannico RMS Titanic dichiarato inaffondabile, durante il suo viaggio inaugurale, urta contro un iceberg davanti agli Stati Uniti e affonda in poche ore, muoiono 1.518 persone, tu hai 12 anni.
Quando hai 14 anni inizia la prima guerra mondiale e finisce quando ne hai 18, con 22 milioni di morti, per l’Italia oltre 650000.
Nello stesso periodo scoppia la Rivoluzione Russa e diverse nazioni nella sfera di influenza dell’ex impero russo, dichiarano l’indipendenza, ci saranno circa 2 milioni e mezzo di morti.

Poco dopo, nel 1918 ecco la prima pandemia mondiale, una influenza chiamata “spagnola”, dichiarata conclusa nel 1920, uccide 50 milioni di persone, hai 20 anni.
1921: Albert Einstein riceve il Premio Nobel per la fisica per la Teoria della relatività, tu hai 21 anni ed hai raggiunto la tua maturità di uomo.
La marcia su Roma nel 1922 decreta la nascita della dittatura fascista col benestare della monarchia italiana, nello stesso anno in Germania inizia la grande crisi economica e la caduta della Repubblica di Weimar, avviene il putsch di Monaco e Hitler viene arrestato, nasce l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche tra vari paesi confinanti con la Russia, la Turchia diventa una Repubblica riconquistando territori persi durante la prima guerra mondiale generando circa 130000 morti, tu hai 22 anni.

Nel 1924, alla morte di Lenin, si assiste all’ascesa al potere di Stalin in Unione Sovietica e alla nascita della dittatura comunista denominata stalinismo, lo Stalinismo ha generato circa oltre 30milioni di morti, tu hai 24 anni.
In questi cinque anni vi è una sorta di benessere nel mondo occidentale che però è sintomo di malessere in altre parti del mondo, dove l’equilibrio coloniale inizia a vacillare, nonostante alcune nazioni come l’Italia abbiano ancora voglia di mostrarsi in gioco, è solo l’antitesi di un crollo.
Molte nazioni in Asia raggiungono l’indipendenza dalle potenze europee, in un bagno di sangue, circa 130000 morti.

Poi nel 1929 inizia la crisi economica mondiale con il crollo della borsa di New York, provocando inflazione, disoccupazione e carestia,
vengono firmati i Patti Lateranensi tra la Santa Sede (rappresentata dal cardinale Pietro Gasparri) e il Regno d’Italia (rappresentato da Benito Mussolini): accordi di mutuo riconoscimento: viene istituito lo Stato della Città del Vaticano, hai 29 anni.
30 gennaio 1933, Adolf Hitler diventa primo cancelliere della Germania, i nazisti attraverso brogli elettorali arrivano al potere, hai 33 anni.
Nel 1936 inizia la guerra civile Spagnola che decreta la vittoria del regime fascista di Francisco Franco, contrapposto fortemente al Fruente Popolar che aveva vinto regolarmente le elezioni democratiche, finirà nel 1939, con ben 600000 morti anche tra i civili e questo grazie all’intervento politico, militare ed economico di Germania ed Italia, fu l’anticamera della seconda guerra mondiale, tu dai 36 passi ai 39 anni.

Ed hai ancora 39 anni quando inizia la Seconda guerra mondiale che finisce quando ne hai 45 di anni, con la resa della Germania nazista, il suicidio di Hitler, le bombe su Hiroshima e Nagasaki, la guerra genererà circa 70 milioni di morti.
Si scopre grazie alla liberazione della Germania, l’Olocausto (Shoáh) in cui nei campi di sterminio nazisti muoiono più di 6 milioni di ebrei.
Il 2 giugno 1946 nasce la Repubblica Italiana: finisce la monarchia Sabauda, nello stesso anno l’Indocina è avvolta nel sangue dalla rivolta indipendentista dal colonialismo francese, tu hai 46 anni.

Nel 1947 anche il Pakistan dopo le rivolte e tanto sangue, è indipendente dall’Impero Britannico, nello stesso mentre anche l’India grazie al movimento non violento di Ghandi diventerà indipendente, anche qui molte rivolte finiscono nel sangue, tu hai 47 anni.
Quando hai 48 anni, viene deciso il 15 maggio 1948 il ritiro delle truppe britanniche dalla Palestina e la contestuale proclamazione dello Stato di Israele, prendono avvio nel Vicino Oriente i conflitti in Palestina con la Guerra arabo-israeliana del 1948, quando truppe provenienti da Egitto, Transgiordania, Siria, Libano e Iraq, unitamente a corpi di spedizione minori provenienti da altri Paesi arabi, penetrarono nella Palestina cisgiordana, la guerra finì poco dopo con la vittoria di Israele, ma gli scontri, le baruffe, la guerriglia, gli attentati, il terrorismo, non sono mai finiti, nemmeno oggi.

Quando hai 50 anni inizia la guerra di Corea, intervengono gli Americani, oggi abbiamo due Coree ancora in crisi e ancora molto problematiche, sotto al controllo di due formazioni ben distinte, comunismo e capitalismo.

Nel 1954 fu promulgata la costituzione Cinese dopo la rivoluzione comunista iniziata nel 1946 tra il governo Nazionalista e quello Comunista di Mao Tze Dong, che scaccerà i nazionalisti fino a Taiwan una piccola isola davanti alla Cina, ancora oggi la Cina è comunista ed è diventata la prima potenza economica mondiale, tutto oggi passa dalla Cina e per la Cina, tu al tempo avevi 54 anni.
Nel mentre nascono un sacco di enti (alcuni inutili per governare e controllare le nazioni in democrazia), e controllare la pace, il mondo si divide in due parti, chi sta con l’Occidente guidato dagli USA e chi sta con l’Oriente (prima URSS e oggi Cina), tra i vari enti la NATO, il patto di Varsavia, l’UNESCO, l’OMS, l’UNICEF, l’ONU.
Quando hai 64 anni dopo quella indocinese e la nascita di diverse nazioni, nelle ex colonie Francesi, inizia la guerra del Vietnam e finisce quando hai 75 anni.
Nel 1975 hai raggiunto la vita media europea ed occidentale e probabilmente presto morirai, per vecchiaia o per qualche tumore, dovuto a ciò che hai mangiato o bevuto e respirato finora…
Tra il 1975 e il 1985 è successo di tutto in Medio Oriente, ed ancora oggi è il fulcro delle crisi politiche, militari ed economiche mondiali.

Un bambino nato nel 1985 pensa che i suoi nonni non abbiano idea di quanto sia stata difficile la vita, e invece i suoi nonni sono sopravvissuti a diverse guerre e catastrofi, sono degli highlander, una generazione di acciaio, che oggi sta svanendo con gli ultimi 75/85enni.

Tra il 1985 e il 1995 le cose sono ulteriormente peggiorate sia a livello mondiale, crolla la “cortina di ferro”, nel 1989 viene abbattuto il muro di Berlino costruito pochi decenni prima, un simbolo di divisione e controllo, viene riunificata la Germania ed oggi è nuovamente il fulcro, la nazione leader in Europa come voleva Hitler.

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Ma le cose anche a livello nazionale sono andate abbastanza male e abbiamo fatto schifo, prima e seconda repubblica, antimafia, fine dei partiti tradizionali, mancanza di ideali, tanta droga e finto benessere.
Ne sono successe di cose in oltre un secolo, quindi nessuno oggi dopo appena 24 anni dall’inizio del nuovo secolo ha diritto alcuno di lamentarsi o di dichiarare che ha fatto già cose, da dover essere considerato tanto quanto le generazioni passate.
Oggi un ragazzo nato dal 1995 e gli anni successivi (i millenials) oggi tra i 25 e i 35 anni pensa che sia la fine del mondo quando il suo pacco Amazon richiede più di tre giorni per arrivare o quando non ottiene più di 15 ′′likes′′ per la sua foto pubblicata su Facebook o Instagram e TikTok…
Nel 2024 appena terminato, molti di noi vivono nel comfort, abbiamo accesso a diverse fonti di intrattenimento a casa e spesso abbiamo più del necessario, mentre dall’altra parte del mondo non hanno nemmeno la luce elettrica e il riscaldamento.
Le guerre nonostante il pavoneggiarsi dei leader, o il frignare di altri per avere nuove armi, sono tuttavia, tranne nel caso dell’uso di droni e missili a breve gittata, ferme ancora come fossero quelle precedenti.
E si arriva a chiudere i rubinetti del gas per puro masochismo e prova di forza inutile, mettendo in difficoltà tutto il resto dell’Europa.
Ma le persone oggi si lamentano perché per ogni cosa, per ogni piccolo problema diventa un ossessione e una cosa gigantesca e fanno i capricci, come dei bimbi viziati.
Eppure hanno elettricità, telefono, internet, cibo, acqua calda e un tetto sulla testa, e solo in questi casi come la mancanza di qualcosa, si innesta la paura, del futuro e del non poter più mantenere quella finta espressione di benessere che ci hanno fatto percepire finora.

Nulla di tutto questo esisteva in passato, e nemmeno era sicuro, ma solo immaginato dai nostri avi, nulla di quello che potremmo avere anche con un eventuale svolta ecologica, come ho già trattato in passato.
Ma l’umanità è sopravvissuta a circostanze molto più gravi e non ha mai perso la gioia di vivere.
Forse è giunta l’ora che i giovani ascoltino i “boomer” che gli ricordano certe cose, perché sono i nipoti di quelle generazioni di acciaio.
Loro si spartiscono il mondo, ci danno le briciole facendoci credere di possedere chissà cosa, ma non il potere.
Forse è ora di essere meno egoisti, smettere di lamentarsi e piangere, ma tirare su le maniche e fare qualcosa per cambiare veramente il mondo, senza farsi guidare delle imposizioni della globalizzazione e dei governi, o da questi “enti” politici ed economici, è giunta l’ora di fare vedere che le nuove generazioni non sono le generazioni di cristallo!!!

Paolo Bongiovanni
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