IL TRIBUNALE DI SAVONA

 IL TRIBUNALE DI SAVONA

IL TRIBUNALE DI SAVONA

Dopo aver costruito un edificio di Giustizia unico al mondo, improbabile, dispersivo, non funzionale, e costoso (dal preventivo appalto di 9 miliardi di lire sono stati raggiunti i 25 miliardi finali), con crepe di assestamento coperte da sacchetti per la spazzatura, impianti di aerazione impossibili, infiltrazioni piovane, il tutto coperto da un silenzio assordante, oggi…… vista la sua totale inefficienza, lo si vorrebbe traslocare nel centro storico della città, nel Palazzo Santa Chiara o nel Palazzo Pozzobonello!!!

Parcheggi a parte nel nostro bel centro intasato, sarebbe interessante sapere se anche  queste strutture verranno trattate come il resto del centro cittadino e se i magistrati accetteranno di riprendere la loro attività in questi contesti di locali rimessi a nuovo,……..”conformi alle SOLE normative elettriche ed idrauliche”!!!

EHH…… si, perchè in oggi nessun professionista si sognerebbe mai di rilasciare anche solo un semplice “certificato di collaudo”, nè tanto meno di rilasciarlo dopo l’esecuzione degli impianti elettrici ed idraulici, dei pavimenti, degli intonaci, delle coperture, degli ascensori, delle porte, delle finestre, e di quant’altro si rendesse necessario per una manutenzione anche straordinaria di questi ” FUTURI Palazzi di Giustizia”. 

Vedi  Trucioli  n°192 del 15/03/2009  

Tanto per non parlare di antisismicità, che, recarsi al lavoro in ambienti così traballanti, “spandendo” nuovamente il nostro danaro in modo così improbabile ed ingiustificato, non può e non dovrebbe mai più, essere considerato possibile. 

Ma in Italia tutto può essere, pensiamo a Berlusconi che dopo aver visto per decenni risanare (per così dire), in questo modo assurdo, tutti nostri centri urbani senza mai imporre il collaudo delle loro strutture portanti, propose di appiccicare un 30% di cubatura in più a questi manieri incollaudabili che spesso ci piovono in testa senza nessun preavviso!!!

Palazzo Santa Chiara

 E riandiamo ai nostri PIANI REGOLATORI ed ai loro regolamenti edilizi che consentono queste nefandezze urbanistiche di cui l’Italia detiene sicuramente il primato mondiale.

E nessuno ne parla,….qualcuno pensa che gli aventi causa non abbiano mai avuto notizie di quanto io vada dicendo?……

Impossibile poichè  gli aventi causa non possono non aver notizia dei miei articoli su “la riforma dei centri urbani” ove da parecchi mesi i miei articoli primeggiano su centinaia di migliaia di risultati senza alcuna contestazione.  

Ma questo governo di tecnici…. che ora vuol aumentare del 240 % le imposte degli alloggi sfitti, è veramente convinto che gli alloggi definiti “ristrutturati” a seguito di due conformità elettro-idrauliche siano veramente idonei ad essere affittati o compravenduti?  

Ma hanno mai dato un’occhiata al Regolamento Edilizio  della loro Città?…. Hanno mai chiesto un parere tecnico (vista la loro specializzazione governativa) ad un amico che lavora in Comune, prima di scatenare un’ impari lotta contro strutture cittadine ormai chiaramente obsolete, che da anni si vedono attorniate da una marea di costruzioni nuove, dotate di quelle infrastrutture a loro per sempre negate da PIANI REGOLATORI che le condannano all’inevitabile deperimento strutturale!!!  

Ma  non si rendono conto che i giovani hanno bisogno di punti di riferimento, di certezze, di tradizioni,…… che in Austria, in Svizzera, in Germania le ritrovano nei loro centri storici completamente ricostruiti e riattati secondo le moderne esigenze abitative, essenziali per la base di un rilancio delle attività produttive che non potranno mai ripartire da una gestione del patrimonio comune così insensata. 

L’Aquila ci mostra quanto velocemente un terremoto ha posto i giovani dinanzi ai loro problemi esistenziali,….. i nostri giovani Savonesi ci stanno arrivando per gradi, anche (per ora) senza movimenti sismici,…… la città a certe ore, è ormai un deserto terrificante, l’aggregazione non è più possibile ed è perfettamente inutile descrivere di chi è preda……. ma credetemi l’abbandono da parte nostra è in diretta dipendenza da come si è da cinquant’anni regolamentato un centro città che è diventato preda : di ratti con cui certamente non abbiamo mai voluto convivere, di persone e dei loro locali pubblici che nulla hanno a che vedere con la nostra storia e le nostre origini, e degli unici inquilini ormai disposti ad affittare le nostre abitazioni a cui ci dovremo ora rivolgere con deferenza!!!! (viste le intenzioni del nostro governo di TECNICI).  

 

 

Guido Luccini 

Savona 25/11/2012 

 

lucciniguido@libero.it

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