Il terrorismo psicologico dei sondaggi
Il terrorismo psicologico
dei sondaggi
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Il terrorismo psicologico dei sondaggi I sondaggi sono una delle armi con cui il vecchio regime sta cercando di arginare il cambiamento gialloverde. Terrorismo psicologico a fini politici. Con la volatilità elettorale di oggi ormai i sondaggi ci azzeccano davvero poco. Per tutta la campagna elettorale il Movimento 5 Stelle era dato fermo al 27, il 4 marzo è arrivato oltre al 32, cinque punti sopra. Un errore enorme e commesso sotto elezioni, figurarsi come sono accurati oggi che tra l’altro continuano a contraddirsi tra di loro. Nelle stesse settimane ci sono sondaggisti che danno la Lega al 30 ed altri che la danno al 36. Disparità grottesche – di milioni di voti – col Pd che a loro dire rimarrebbe miracolosamente intorno al 17 quando il partito non esiste nemmeno più.
Insospettisce poi che i giornali sbattano questi sondaggi farlocchi sempre in prima pagina dandogli enorme risalto e dedicandogli vasti approfondimenti. Come se i sondaggi riportassero fatti acquisiti che significassero politicamente chissà cosa. Puro terrorismo psicologico a fini squisitamente politici. L’obiettivo è sempre il solito: colpire il Movimento 5 Stelle, vero nemico del vecchio regime perché vera anima del cambiamento in corso. Il vecchio regime tifa Salvini perché sa che con la sola Lega al potere troverebbe il modo di riciclarsi e galleggiare.
Col Movimento invece sanno di essere spacciati. I sondaggi sbandierati dai giornali pompano la Lega e sgonfiano il Movimento 5 Stelle. Lo fanno allo scopo di creare attriti tra i gialloverdi. Vorrebbero che il Movimento si mettesse a litigare con la Lega per strappare più visibilità e quindi qualche punto percentuale. O ancora meglio, vorrebbero spingere Salvini a far saltare il governo visto che avrebbe i numeri per puntare a governare col centrodestra. Ormai siamo al ridicolo. Secondo alcuni sondaggisti la Lega sfiorerebbe addirittura il 37 e cioè sarebbe aumentata di 20 punti percentuali in pochi mesi. Una roba mai vista. Mentre il Movimento 5 Stelle avrebbe perso quasi 10 punti nello stesso periodo. Scossoni abnormi e che cozzano con la cruda realtà dei fatti. Il governo sta procedendo spedito e tutto sommato serenamente. Sta macinando risultati e gode di altissimo consenso. Certo, è possibile che un movimento “rivoluzionario” come i 5 stelle paghi una flessione diventando governativo e dovendo scendere a patti.
È poi possibile che la fobia dell’immigrazione premi Salvini oltremisura, ma le percentuali riportate dai sondaggi sono davvero terroristiche. Vogliono dipingere il Movimento 5 Stelle come in crisi, vogliono scoraggiare il suo elettorato e possibilmente scatenare attriti interni. Vogliono mettere in difficoltà Di Maio come capo politico e tutti i ministri, vogliono far passare l’idea che ci sarebbe scontento nel Movimento perché avrebbe tradito gli elettori o peggio ancora si sarebbe dimostrato uguale a tutti gli altri partiti.
Ma quando? Ma dove? Il Movimento sta mantenendo una promessa dopo l’altra, i suoi portavoce sono dei marziani rispetto alle vecchie caste e a ben vedere stanno portando a casa molte più bandiere della Lega con tanto di ciliegina del reddito di cittadinanza. Perché mai si sarebbe dovuto verificare il terremoto descritto dai sondaggi non si capisce proprio. O almeno, si capisce solo in termini di terrorismo psicologico, di vili tentativi del vecchio regime di arginare il cambiamento e smorzare la forza rivoluzionaria del nemico pubblico numero uno, il Movimento 5 Stelle. Tommaso Merlo da Infosannio |