Il terrorismo ottiene il suo risultato: mi terrorizza

Il terrorismo ottiene il suo risultato:
mi terrorizza.

 
Il terrorismo ottiene il suo risultato:
mi terrorizza.

 Mi terrorizza sapere che siamo nelle mani di una elite finanziaria che ci tratta come numeri, specula su qualsiasi cosa, vuole trasformarci in schiavi-consumatori usa e getta, limitare la libertà e la democrazia e i diritti individuali e collettivi in modo più subdolo che in passato, non con le dittature vere e proprie ma con propaganda e lavaggio del cervello e convinzione che questo sia l’unico se non il migliore dei mondi possibili.

Mi terrorizza sapere che prima si scatenano guerre orrende nel mondo per le materie prime, per il controllo dei territori, in futuro per l’acqua, senza badare alle conseguenze, e poi non si è minimamente in grado di controllare queste conseguenze.

Mi terrorizza che le conseguenze siano altro odio, altra ignoranza, altri fondamentalismi, guerre di tutti contro tutti, nemici reali e pericolosi o immaginari.

Mi terrorizza che ci sia chi prima crea dei mostri, li alimenta, e poi ne perde il controllo.

Mi terrorizza questo continuo andare indietro nelle idee, nelle libertà, nei costumi, questo voler contrapporre un integralismo a un altro, un odio a un altro, così come i buonismi ipocriti a tutti i costi e velleitari, che alimentano opposti ottusi razzismi.

Mi terrorizza la mollezza e l’inconsistenza delle reazioni dei governi, e altrettanto la velleità assurda e pericolosa da sceriffi, con una escalation dalle torri gemelle in poi.

Mi terrorizza essere governati (e vale per tutto il mondo o quasi) da personaggi assolutamente inadeguati, politicamente inconsistenti, in grado a malapena di prendere ordini dai potentati.

Mi terrorizzano le spirali senza senso che si autoalimentano, e l’impossibilità, per le tante persone di buoni principi e buona volontà, di trovare un’altra via, tutti insieme, in pace e razionalità.

Mi terrorizza ricordare che l’ultima protesta organizzata a livello mondiale, quella no global, sia stata spietatamente repressa, calunniata, distrutta sul nascere.


 Mi terrorizza la mancanza di ideologie “buone” “positive” “forti” a cui appoggiarsi, di punti di riferimento e di unione fra le persone, di civiltà, tecnologia volta al progresso, scienza, bene comune, amore.

Mi terrorizza la massima espressione del liberismo e del capitalismo vincente, la giungla dell’arroganza, l’economia elevata a legge di natura irreversibile.

E’ un mondo regredito e inadeguato, in possesso di mezzi altamente progrediti e perfettamente funzionali a distruggerci, dove la tecnologia è volta innanzitutto alla distrazione di massa anziché al vero progresso, dove parole come guerra, schiavitù, dittatura, disuguaglianza stanno via via assumendo nuove sfumature e nuovi significati, dove l’autodistruzione delle persone, dell’ambiente in cui viviamo e del suolo su cui camminiamo procede a grandi passi in nome del solo dio denaro, fino a un irreversibile abisso.

E noi ci agitiamo in tutto questo, cercando bersagli o scusanti o punti di riferimento a tutti i costi, sentenziamo, senza poter capire l’interezza, formichine in un torrente che scorre, che si aggrappano a fuscelli.

Solo un salto evolutivo di qualche tipo potrebbe salvarci, a questo punto.

Ecco. Per non avere o trovare parole, ho detto anche troppo

 Milena Debenedetti

Consigliera del Movimento 5 stelle

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