Il Sindaco non risponde
Sono il signor nessuno, ma un po’ di rispetto non guasta |
Sono il signor nessuno, ma un po’ di rispetto non guasta |
Savona – Sono tristemente soddisfatto di aver tentato invano di impedire un altro impossibile mostro denominato “Ponte a Raso”, previsto nella nostra Darsena. Ovvero il sottopasso pedonale in sostituzione dell’attuale soprapasso apribile. |
Senza voler mancare di rispetto ad alcuno, avevo provocatoriamente scritto che avremmo potuto anche definirla la “passatoia della follia”. Non sono critiche ideologiche-politiche, ma espresse da chi nella vita si è sempre occupato di problematiche imprenditoriali pubbliche e private. Conosce la realtà savonese e la confronta con l’esperienza vissuta in molte altre parti del mondo. Ho scritto anche su Trucioli (vedi numero 227) alcune riflessioni tecniche, dettate dal buon senso e da quella che, con la mia età, vorrei chiamare “esperienza”. Ho scritto, ai fini di una maggiore sensibilizzazione, una lettera a La Stampa – Savona, pubblicata il 23 dicembre 2009. Meno fortunata (non pubblicata) una seconda lettera in cui davo conto che il primo cittadino non si era degnato – diciamo almeno tramite la sua efficiente segreteria – di un cenno di risposta alla petizione sottoscritta da oltre un centinaio di residenti. Ho già letto che è una prassi assai consolidata di questa amministrazione: ignorare le istanze dei suoi cittadini che non hanno sponsor alle spalle. La lettera-raccomandata conteneva il progetto-proposta alternativo a quello del Comune. Si tratta di una semplice e sperimentata soluzione che rimarrà agli atti di Palazzo Sisto IV e, direi, a futura memoria. Anche a riconoscimento del parere favorevole di oltre 300 persone che in questo lasso di tempo hanno continuato a scrivere e a condividere il mio progetto che, meglio ribadirlo, è gratuito e senza fine di lucro. E mi richiamo pure a quanto scrissi sul n. 199, sempre di Trucioli. Confidavo che il dott. Berruti, esponente della sinistra “illuminata” (nulla di ironico!), avesse la sensibilità di rispondere anche a chi, come il sottoscritto, appartiene al pensiero liberale della destra pragmatica e non ideologica. Spiegare il motivo per cui il Comune persiste in un progetto assurdo, dando avvio ai lavori entro l’estate 2010, stando a quanto riportato da La Stampa del 23 marzo scorso. Il costo del “mio progetto” è previsto in 800 mila euro, molto inferiore alla cifra preventivata per la passerella a raso proposta dal Comune. Le imbarcazione, tra l’altro, non subirebbero alcuna sosta forzata ed i pedoni non dovranno mai attendere. Si tenga infine presente che accedere ad una profondità di sette metri sotto il livello del mare rappresenta un’attrazione che può diventare un richiamo unico e molto importante per la nostra città. Guido Luccini lucciniguido@libero.it |
Il ponte mobile della darsena che presto verrà sostituito |