Il signor Si e la scoperta del NO

Una favoletta di Giovanna Rezzoagli Ganci
IL SIGNOR SI E LA SCOPERTA DEL NO.

Il signor Si e la scoperta del NO.

C’era una volta il signor Si, anzi, miei piccoli e grandi lettori, ve ne erano tanti. A noi però ne interessa uno solo. Era abbastanza giovane, per qualcuno piacevole di aspetto, sorridente: il classico bravo ragazzo di cui tante Capuccetto Rosso si sarebbero fidate. Certamente non il Principe Azzurro, questo no davvero, tuttavia poteva far cadere ai suoi piedi molte fanciulle, bionde o more, coi capelli ricci o coi capelli lisci, belle o bruttine. Questo nostro signor Si apparentemente era felice, non gli mancava nulla per non esserlo. Ma, come voi ben sapete o miei piccoli e grandi lettori, nelle favole le apparenze ingannano. Il signor Si era in realtà un perfido giullare che doveva sempre dire Si ad un potente e scaltro stregone, non per nulla lo stregone era uno stregone e il signor Si un semplice giullare. Il signor Si non faceva altro che dire sempre si al suo stregone, cullando il sogno di diventare anche più potente di lui. A suon di dire si, il malvagio signor Si non sapeva più cosa volesse dire No. Questo era diventato un problema perché il signor Si ormai si prestava a compiere le gesta più abiette, senza discutere.


Fu così che un giorno il potente stregone chiese al signor Si di trovare il modo di eliminare una bella principessa dai candidi capelli color della neve. Questa principessa, che il re suo Padre aveva chiamato Anna per il dolce suono di questo nome, era stata maledetta da una strega cattiva: chi la incontrasse non avrebbe visto mai il suo cuore tranne gli animali, destinato a sanguinare per tutta la sua vita, ma un volto duro, cattivo come quello della una strega cattiva, incorniciato da capelli candidi come la neve. Il nostro signor Si fu ben contento dell’incarico ricevuto, perché sapeva che la principessa era molto diversa da come sembrava, esattamente come lui sembrava buono mentre era molto cattivo. Si mise al lavoro per soddisfare il suo stregone nonché signore e padrone, ma non riusciva a trovare un buon sistema per nuocere ad Anna. Il signor Si sapeva che aveva poco tempo per esaudire il suo stregone, allora chiese aiuto alle tenebre. Improvvisamente cadde addormentato e in sogno gli apparvero tantissimi gatti, di ogni colore e di ogni età. Uno di loro, di un bellissimo colore biondo miele, che aveva amato Anna con tutto il suo cuore, gli chiese: “Tu vuoi che la principessa Anna sparisca per sempre vero?” Il signor Si naturalmente rispose di Si, non essendo capace di rispondere altro. Il bel gatto biondo chiese ancora: “Sei disposto a fare qualunque cosa per ottenere ciò?”. Il signor Si rispose naturalmente di Si. Il bellissimo micio rispose:”Va bene, ti aiuterò.


 Appena io tornerò nel buio tu ti alzerai e senza aprire gli occhi continuerai a camminare senza fermarti, la principessa sparirà per sempre, addio giullare”. Il signor Si, abituato a dire sempre si, fece come gli aveva detto il gatto, si alzò e iniziò a camminare ad occhi chiusi e continuò a camminare a lungo. Tenendo gli occhi chiusi non si accorse di essere arrivato davanti ad una scalinata molto ripida ed improvvisamente precipitò. Solo in quel momento aprì gli occhi e capi’. La principessa sarebbe sparita proprio come aveva promesso il gatto: nel momento della sua morte, vittima lui stesso della propria stoltezza nell’aver imparato a dire solo e sempre Si. Ecco miei piccoli e grandi lettori perché è importante andare oltre le apparenze e imparare a dire si e no e ragionare con la propria testa. Ah, naturalmente con la morte del giullare la nostra principessa venne liberata dal maleficio e tutti videro finalmente il suo cuore, candido come i suoi capelli e stillante sangue vivo per i dolori del mondo.


Giovanna Rezzoagli Ganci

 

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