Il programma

MoVimento 5 Stelle di Savona

 Il programma, croce e delizia

La Stampa censura l’Unione Cittadini e Comitati di Savona!

MoVimento 5 Stelle di Savona

 Il programma, croce e delizia

Da quando siamo partiti, come MoVimento 5 Stelle di Savona, con l’idea di presentarci alle Comunali, la prima preoccupazione è stata dibattere sul programma, convinti che idee e proposte siano la cosa più importante, mentre le persone, se sono in buona fede e dotate di buona volontà, inserite in un gruppo che le supporta, aderenti ai principi e al modo di intendere l’attività politica, siano intercambiabili. 

Siamo partiti appunto dai principi generali del MoVimento, quelle cinque stelle simboliche sulle quali si dovrebbe far leva per cambiare la società: Ambiente, Acqua, Sviluppo, Connettività, Trasporti.

(Anche se qualche volta si nomina l’Energia o i Rifiuti Zero, che comunque fanno parte del quadro tratteggiato, è un nominare la parte per il tutto).

 

Ambiente, perché siamo al punto cruciale, in cui ne va della nostra sopravvivenza come specie umana. Eventi recenti drammatici come la crisi nucleare giapponese, ancora spaventosamente in corso, culmine di un periodo in cui terremoti, inondazioni, incendi e altre calamità l’hanno fatta da padroni, in un cocktail esplosivo di natura ribelle e infauste attività umane, ci dicono che non è più folclore, come lo vede qualche denigratore superficiale, riducendo tutto alla questione di salvare o no qualche panda. La questione è che faremmo bene a cominciare a sentirci noi stessi, il panda in pericolo. E agire di conseguenza, invece di correre irresponsabilmente verso il nostro stesso sterminio, per una avidità che supera l’istinto stesso di conservazione.

 

 Acqua, perché la battaglia per mantenere pubblico, e non oggetto di profitto e speculazione privata, il bene fondamentale per la vita, è diventata una battaglia di principio, simbolica, la trincea del Piave da cui resistere all’assalto di una economia che riduce tutto a merce, compresi gli esseri umani, per poi magari partire per un contrattacco che permetta di recuperare qualità della vita e un nuovo modello di rapporti economici e sociali.

 

 Sviluppo, perché si può autenticamente progredire, migliorare il mondo, mentre quello che adesso ci propinano come tale non è altro che aderire a modelli economici superati, pur di salvaguardare e incrementare il lucro di pochi, a ogni costo. Si può pensare al risparmio energetico, al risparmio di suolo, alle nuove fonti di energia e ai nuovi modelli di distribuzione, passare dall’economia dei beni e delle merci a tutti i costi a una economia maggiormente virtuale, diffusa, innovativa, che guardi alla qualità della vita e dei rapporti umani.

 

 Connettività, perché la rete internet e il computer sono la vera ossatura portante di questo nuovo modello, dall’informazione agli scambi commerciali al telelavoro, e potenziarli e renderli accessibili a tutti permette di superare quel “digital divide” che trascina il Paese nell’arretratezza, superato anche da molte economie emergenti. Solo dei politici e degli imprenditori anziani, di mente e di età, quali sono quelli che ci toccano in sorte, possono permettersi di sottovalutare o fraintendere questo aspetto vitale. Anche qui, per salvaguardare interessi sorpassati ed egoistici.

 

 Trasporti, perché il modello economico basato sull’automobile e la mobilità a tutti i costi e fine a se stessa è evidentemente al tramonto, per una serie di fattori, dalla saturazione di mercato alla diminuzione delle fonti petrolifere, oltre a essere caotico e inquinante. Occorre sostituirlo con una mobilità sostenibile e intelligente.

Insomma, guardare a questi punti significa guardare al futuro, provare ad anticiparlo, anziché seguire la corrente, a essere “visionari” e lungimiranti. Una scommessa importante, su vasta come su piccola scala. Piccole azioni per grandi rivoluzioni.

 Ecco, partendo da tutto questo abbiamo provato a elaborare, integrare, guardare a esperienze simili e programmi paralleli di altre liste del MoVimento, riportare le idee alla nostra realtà savonese.

Quel programma in elaborazione è stato a lungo, allo stadio di bozza, su un blog collegato al nostro sito, e poi sul forum del sito, dove ci si poteva iscrivere per discutere. Abbiamo cercato di raccogliere idee e proposte anche ai nostri banchetti, interagendo con le persone.

 

Ora lo schema è pronto, anche se è pur sempre un documento “in MoVimento”. Ne elaboreremo anche una versione abbreviata con i punti salienti. Inizieremo a distribuirlo e a discuterlo con gli interessati presso la nostra sede, in via Quarda Superiore 2 (quella sede che da noi stessi ci siamo messi a posto e imbiancato, come da filmato    )

Presto comunicheremo, sul sito e sulla pagina Facebook, gli orari di apertura.

 

Molti dei punti che abbiamo trattato li abbiamo ritrovati, molto simili, nei programmi di altre Liste.

Non crediamo ci abbiano “copiato”, piuttosto che, per fortuna, siano in molti a sentire un’esigenza di cambiamento in una città soffocata dal cemento, con una politica statica e asfittica.

 

Un cambiamento che però non ci aspettiamo dalla continuità gestionale dell’attuale amministrazione (anche se qualche alleato si augura di poter operare correzioni dall’interno) né tanto meno dal finto avversario, che pur se usa il termine, appunto, cambiamento, e si confeziona una lista di giovani ad hoc, può convincere solo coloro che si basano su slogan e apparenza, non su logica e fatti.

 

Proprio perché molti programmi si assomigliano, proprio perché altri ripetono, slogan o idee autentiche che siano, le parole cemento zero, rifiuti zero, no al carbone eccetera, noi preferiamo partire da ciò che comunque ci distingue da tutti, la base:

 

– siamo tutti cittadini prestati alla politica, che intendiamo come servizio alla cittadinanza, nuovi alla vita pubblica, intenzionati a non svolgere in ogni caso più di due mandati

– rigorosamente ci autofinanziamo, non intendendo e non potendo svolgere campagne elettorali faraoniche come quelle di alcuni candidati le cui facce incombenti ci hanno assillato finora, e non accettando rimborsi ove previsti

– se eletti, anche nella più rosea delle ipotesi in cui ci toccasse amministrare la città, ci autoridurremmo immediatamente gli stipendi fino a un tetto massimo di 2500 euro netti per il Sindaco, e non accetteremmo privilegi o benefit

– ci proponiamo di stabilire un filo diretto con i cittadini anche dopo le elezioni, con resoconti semestrali del nostro operato e persino una lettera di dimissioni in bianco, mettendo in discussione, ogni anno, la possibilità di essere sfiduciati se gravemente inadempienti

– siamo per la più assoluta trasparenza e riduzione costi nella gestione dei soldi pubblici, negli appalti, nelle municipalizzate o partecipate che siano, nelle consulenze esterne, riproponendoci di esercitare una assidua vigilanza contro le ombre di infiltrazioni sospette che ormai aleggiano in molte regioni e in molti settori economici e amministrativi.

Ecco, crediamo che per lo meno tutto questo, rappresenti una novità di fondo, nella politica nazionale.

  

Milena Debenedetti  candidata a Sindaco di Savona per il… movimento 5 stelle

 
 

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