Il Prete non vuole i centesimi

Il Prete non vuole i centesimi
“Li butto via, nessuno li usa”

Il Prete non vuole i centesimi
“Li butto via, nessuno li usa”
Ad Atella, comune di 3.800 abitanti in provincia di Potenza, domenica 21 agosto il parroco della cattedrale locale avrebbe insistito durante l’omelia sull’inutilità di ritrovare, nelle cassette per le offerte, manciate di monete da 1 e 2 centesimi: li butto via, avrebbe detto, nessuno li usa
La Gazzetta del Mezzogiorno pubblica la notizia aggiungendo che il fruttivendolo  avrebbe subito deciso di seguire l’indicazione, arrotondando i prezzi ai centesimi superiori. Il parroco ora è furioso, parla di travisamento dello sfogo, annuncia lettere di chiarimento. La tragedia è che il vile metallo ramato dei centesimi costa alla zecca molto di più del valore della moneta, la tragedia è che quella che doveva essere una unità monetaria “pesante” è diventata un insignificante spicciolo. La tragedia è che gli squali che hanno arrotondato agli Euro superiori tutti i prezzi ora piangono miseria perché i negozi sono vuoti. Magari l’Euro avesse mantenuto il suo valore primitivo abituandoci ad apprezzarne anche i centesimi. Suvvia, don, pensi che anche con i centesimi sommati si può fare del bene, ma lei è abituato alle cifre dell’otto per mille e non li apprezza. E’ un vero peccato non avere ascoltato la sua istruttiva predica, sempre che, beninteso, le sue parole non siano state travisate.

 

Salvatore Ganci                                                             24 agosto 2011

 

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