Il Po asciutto è la metafora del PIL evaporato

Noi umani pensiamo ancora da cavernicoli che solo la guerra possa salvare il salvabile. Non abbiamo ancora capito che il sistema economico ed ecologico è talmente complesso, interdipendente e dedicato, che le stesse devastazioni della guerra e persino “migliori”, si possono ottenere senza rumore.
Basta frenare, disarticolare o bloccare a colpi di scelte politiche dissennate o criminali, anche soltanto uno dei sottosistemi umani o ambientali e il diluvio di catastrofi ingovernabili è assicurato per decenni o secoli.
Nel complesso sistema agricolo, il contadino dissoda, concima, semina, annaffia, raccoglie, consuma, risparmia. Ma se a questo sistema, per cause naturali o imputabili all’uomo, (come spedire i contadini al fronte per uccidere o morire anziché zappare, o distruggere le sementi, o far mancare l’acqua) viene a guastarsi anche un solo passaggio; il sistema è distrutto e la popolazione umana e/o animale finisce affamata e condannata a migrare o a morire.
Per carenza di pioggia, a nord si è abbassato il livello del Po, e quest’anno miliardi di prodotti agricoli potrebbero andare perduti. Ma guai a considerare questo un caso limite. È la tragica metafora del disumano sistema economico ed ecologico mondiale.
I sistemi complessi sono come una ruota di bicicletta. Se mentre gira ci infili un bastone addio sistema.
La filosofia contadina del dissoda, concima, semina, annaffia, raccogli, consuma e risparmia è la sola filosofia capace di tenere in vita umanità e pianeta da milioni di anni.

PUBBLICITA’

La cultura, la politica, il mercato e la finanza non hanno niente di intelligente e umano da aggiungere. Se fanno saltare anche un solo raggio alla ruota del buon funzionamento della natura e del sistema socio economico, inceppano o devastano tutto.
A quel punto non basta il Padre Eterno per evitare danni all’umanità e al pianeta se è stato pericolosamente sbilanciato, inceppato o disarticolato anche solo un passaggio, ai quattro sottosistemi economici fondamentali: investimento, produzione, consumo, risparmio.
La politica e la Finanza che si arrovellano il cervello per salvare a cannonate ciò che la “pace bestiale” ha rovinato o distrutto, di sistemi complessi non hanno la più pallida idea.
Se un territorio, perde per evaporazione 100 litri di acqua, ma poi non incassa altrettanta pioggia, è condannato alla desertificazione e alla lunga, allo spopolamento.
In economia il problema è identico. Se un imprenditore investe 100 per produrre beni o servizi; quando li vende, deve incassare almeno 100 per finire in pareggio. Ma per essere indotto a tenere in vita l’impresa, deve poter guadagnare un margine accettabile di profitto, altrimenti, se lo condanni a collezionare pareggi o perdite licenzia e chiude.
In economia nessuno si preoccupa di far piovere il denaro che a causa di tassi e tasse inique, ha fatto evaporare dalle tasche degli Imprenditori.
Banchieri ed esattori sono semplici pompe di “vapore” finanziario, fanno evaporare il denaro liquido dalle tasche di clienti, utenti, pazienti, commercianti, risparmiatori e contribuenti, ma non lo convertono mai in pioggia di profitti per le imprese, salari e pensioni per famiglie dissanguate, per restituire almeno una parte del maltolto.
Il Po finito a secco e i ghiacciai della Marmolada in costante scioglimento suggeriscono anzi urlano alla classe culturale, politica e finanziaria (insomma ai potenti impotenti del mondo) che usano da soluzione il fracasso della guerra e delle sanzioni, un modo silenzioso e vincente per mettere riparo ai guasti socio economici ed ecologici.
Dove il denaro degli Imprenditori evapora e non piove mai, per rapacità finanziaria e tributaria, salari e pensioni da fare, scarsi consumi, burocrazia inefficiente, servizi da terzo mondo, corruzione politica e Giustizia desaparecidos, è desertificazione economica ed ecologica a 360 gradi.
E da lì al default e alla guerra civilPILe è solo questione di tempo.
Franco Luceri da il rebus della cultura

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.