IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE DI MAGGIO

IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE
Fabio Fazio, cosa l’ha “condotto”
a che Tempo che fa ? 

IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE
Fabio Fazio, cosa l’ha “condotto”
a che Tempo che fa ?
 di CHRISTINE DELPORT

Un critico, forse un pò troppo severo scrisse del programma televisivo sulla 3  “Che Tempo che fa” , condotto da Fabio Fazio con Luciana Littizzetto, che la trasmissione televisiva “lasciava esattamente il tempo che trovava”. Si può condividere o meno questo giudizio, ma resta il fatto che come conduttore il savonese Fabio Fazio (classe 1964) conosce il fatto suo ed è giunto al successo in modo meritato.

E’ un conduttore garbato, porge gli argomenti con tatto, segue l’interlocutore nel suo percorso mentale e non prevarica. Non cerca di cogliere in castagna o tendere trabocchetti. La conversazione fila piacevole e si segue sempre con interesse anche perché i “nomi” che accettano di comparire davanti al conduttore savonese sono sempre importanti. Personaggi della politica, della cultura, dell’arte dello spettacolo. E’ un repertorio vastissimo che, da solo, basterebbe a rendere valido il programma.

Poi col solito “aplomb”, Fabio Fazio si offre il lusso di contenere l’umorismo grezzo della Littizzetto e lo fa con signorilità. Ce n’è bisogno, date le scivolate volgari della comica, la quale ha spesso cadute di dubbio gusto. Oppure veri e propri incidenti di percorso come quando se ne uscì con la battuta che non si costruiscono presepi sulla tazza del water. Perché se poi esonda, inutile lamentarsi. Alludeva alle  alluvioni in Liguria. Pensate un po’.

Fazio riuscì a salvarla in corner, ma la battuta ovviamente non piacque ai liguri, soprattutto a quelli dei paesini inondati che, minimo, la trovarono di pessimo gusto.

Fazio riesce a contenere in qualche modo la verve (chiamiamola così) della Littizzetto. L’effetto è indubbiamente comico. E’ come se un professore richiamasse all’ordine l’allieva indisciplinata e discola. A volte, la monella esagera come quando si rivolge ad Eminent ed allora il buon Fabio abbassa la testa e se la tiene con le mani in segno di disperazione.

Insomma, la trasmissione non cambierà molto sullo scacchiere politico italiano, ma ha la sua efficacia.

Meglio se gli interlocutori sono del mondo dello spettacolo (Renato Zero, Claudio Verdone) perchè da essi Fabio trae il meglio. I politici sono noiosi, ma quelli sono sempre noiosi e non per colpa di Fazio.

L’unico che riesce ancora a far ridere è Bersani, quando cerca di conciliare le tesi  della Fiom-Cgil con i piani della Confindustria ed i programmi governativi di Mario Monti con la “linea” del Partito Democratico.

Resta da ricordare la carriera di Fabio Fazio. Debuttò con Magalli e la Carrà. Poi partecipò a “Mi manda Lubrano”.

La svolta la ebbe a “Quelli che il calcio…” nelle vesti del simpatizzante sampdoriano, assieme al suo amico pediatra, Renato Panconi. Due sampdoriani di ferro, molto divertenti nelle dirette dallo stadio. Con Fazio in studio a fare da coordinatore.

Il conduttore savonese (sposato, due figli) presentò il Festival di Sanremo per due anni consecutivi (1999-2000).

Era molto amico del giornalista Enzo Biagi.

Ha girato un film, “Un giorno fortunato” con Claudio Bisio e Jannacci. Recitava la parte di un medico della Asl nevrotico.

L’esatto contrario del suo temperamento.

Lo si indovina piuttosto calmo, per non dire flemmatico, il tipo del gentleman britannico.

Un’idea : se interpreta Sherlock Holmes, la colpevole fatela fare alla Littizzetto.

E il dottor Watson ? Al sampdoriano. Il dottor Renato Panconi.

Naturalmente!

 

 

CHRISTINE DELPORT

MAGGIO 2012


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