IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE

 
LA RUBRICA DI CHRISTINE DELPORT
IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE
RENATA SCOTTO SOPRANO.  
  UNA VITA PER LA LIRICA   

LA RUBRICA DI CHRISTINE DELPORT
IL PERSONAGGIO LIGURE DEL MESE
RENATA SCOTTO SOPRANO.  
  UNA VITA PER LA LIRICA    

 Christine Delport 

 E’ nata a Savona, il 24 febbraio del 1934 e, quindi, questo mese compie gli anni. 

Buon compleanno al soprano, Renata Scotto, che vive a New York dove probabilmente la chiamano “The Voice” (la Voce) ispirandosi a Frank Sinatra. Ma con la Scotto possono farlo davvero. Pensate : ha esordito a diciotto anni. Dove ? Manco a chiederlo: al Teatro Gabriello Chiabrera della sua città, tempio dell’arte lirica.  Era la vigilia di Natale e lei ottenne uno strepitoso successo nella parte di Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi.

 
 

 Come la definì Umberto Bonafini era una giovanissima cantante lirica “con il viso paffutello di ragazza di buona famiglia allevata a burro e formaggio”.Così è rimasta col trascorrere degli anni, un viso dolce e paffutello da brava ragazza di  buona famiglia. Rassicurante in quest’epoca di volti vagamente aggressivi, pur se femminili. 

Il giornalista, Vittorio Emiliani, ex direttore de “Il Messaggero” di Roma che la conosce ed è un suo amico, grande appassionato di Opera lirica, specialista di Rossini, ne ha ripercorso la carriera mettendo in risalto le sue grandissime doti….leggi

 

Pare che la giovanissima Scotto fosse stata incoraggiata a studiare bel canto da uno zio marinaro che portava la nipotina in gita in barca e si rallegrava con le canzoni che lei cantava. Aveva una bellissima voce. Così andò a studiare a Milano. Del suo esordio al Chiabrera si è detto.

Poi, nel ’53 sempre al Teatro Chiabrera si cimentò con la Madame Butterfly di Puccini. Nuovo lusinghiero successo. Alla fine degli anni Cinquanta, Renata Scotto era già diventata una celebrità in Italia ed all’estero.

Alla Scala di Milano cantò assieme a Maria Callas. Poi, grandi successi al Metropolitan di New York.

Fantastiche interpretazioni in tutte le protagoniste delle grandi opere: dalla donizzettiana “Lucia di Lammermoor”  ( una delle preferite di chi scrive queste note) ad una grandissima Norma di Bellini, una Casta Diva davvero in competizione con quella di Maria Callas.

Nel 1960, Renata Scotto si sposò con il violinista Lorenzo Anselmi.

Intanto, c’era chi alimentava una certa rivalità con la Callas. All’inizio degli anni Settanta, a Palermo, durante i Vespri Siciliani mentre cantava la Scotto, alcuni fans della cantante greca gridarono “Callas, Callas” per dare la preferenza alla loro beniamina che era, però, presente in prima fila in sala. E quando, Renata Scotto terminò la sua opera, la Callas si alzò in piedi applaudendo e così tutto il pubblico la seguì decretando alla “rivale” un meritato successo in una corale “standing ovation”.

La carriera fu punteggiata da ripetuti successi nei principali teatri lirici mondiali.

Milano, Parigi, New York. Memorabile una serata al Metropolitan di New York con una grandissima Scotto, ormai al vertice della carriera, nella Bohéme di Puccini, in una grandissima interpretazione di Mimì e della scena con Rodolfo nella “gelida manina, se la lasci riscaldare…” .

Renata Scotto vive negli Stati Uniti, a New York ma non ha dimenticato la sua Liguria.

Ha una casa a Noli, la Quinta Repubblica Marinara. Il borgo di Noli è bellissimo, c’è un’aria medioevale che bene si accorda con l’opera lirica. Pensate ad un Rigoletto di Verdi nel quadro di Noli oppure ad una Carmen di Bizet o anche alla Lucia di Donizzetti.

Insomma, tutti conosciamo Noli e le sue meraviglie evocatrici di quadri nostalgici e di scorci incantevoli. Adatti al teatro tragico shakeaspeariano come alle grandi rappresentazioni operistiche.

E’ insomma in perfetta sintonia con l’opera lirica come, in definitiva, lo sono altri borghi liguri sia con la musica classica e sinfonica, eseguita da grandi e da piccole orchestre. Con flauti o con violini.

Per non parlare della musica leggera che, con il famosissimo Festival, ha il suo tempio ormai internazionale, al teatro Ariston di Sanremo.

Le radici, comunque, non si dimenticano e Renata Scotti resta legata al Savonese, che sia la sua città o la sua Provincia. E per ovvie ragioni, a tutta la Regione Liguria, la sua terra natale.

Ha anche fondato l’Accademia operistica che porta il suo nome col contributo del comune di Albissola, dello Stato e della Regione.

E’ chiaro che la nostalgia del “ma se ghe  pensu alua mi vegghu u’ma…”

prima o poi assale tutti i liguri. Siano essi a Parigi, Londra, Tokyo o New York.

Ed è un eternel retour verso la loro terra e verso il mare.

Renata Scotto non fa eccezione alla regola.

 

 

 Christine Delport per Trucioli Savonesi

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