Il peccato originale (parte I – Prefazione)

In alcuni interventi in Consiglio Comunale ho colto l’occasione per censurare l’opera dell’ex Governatore Burlando, beccandomi critiche e sorrisetti ironici  per il mio accanimento critico nei confronti  di un politico che, a mio parere,  si è sempre dimostrato  come un grande nemico della nostra città .

Claudio Burlando e Cristina Battaglia

In special modo ho irritato la suscettibilità della collega Cristina Battaglia , la quale, in quanto nominata  candidata a Sindaco di Savona nella scorsa campagna elettorale dallo stesso Burlando,  dal suo punto di vista mal accettava le critiche al suo Pigmalione e spesso ha abbandonato  l’aula per non ascoltare quelle che lei definiva  le mie “ sciocchezze” ( arma tipica  degli esponenti del PD , sistematicamente usata quando non sono in grado di controbattere ad argomenti con altri argomenti ).

In verità il mio “ accanimento “ verso l’ex Governatore  lo considero fondato e doveroso , poiché io sono pienamente convinto che le disgrazie di Savona sono  per lo più dovute alla politica di stampo  coloniale attuata verso la nostra città da parte dell’ex Governatore genovese , politica che i suoi compagni di partito savonesi hanno accettato supinamente.

Se si fa un breve riferimento a questi primi giorni di  campagna elettorale , si nota che il refrain   della sinistra è sostanzialmente il seguente: “ la giunta attuale non ha  fatto gran che o meglio  non ha  concluso niente”.

Devo ammettere che, in verità, la Giunta attuale  non ha fatto molto, se non quello che non poteva “non fare” e cioè evitare il fallimento del Comune , intervenendo sul lato finanziario per pagare i debiti ereditati dalla giunta di sinistra precedente  e portare un equilibrio nei conti,  riuscendo quasi  a dimezzare  il debito ereditato….. peraltro tanta roba;   tuttavia io sono convinto che qualcosa in più si poteva anche fare, anche senza soldi e  su questo mi riservo di esprimere le mie opinioni prossimamente, allo scopo di rendere consapevoli gli elettori savonesi , che prossimamente si troveranno in cabina elettorale e dovranno scegliere chi votare.

La Giunta Caprioglio

Certamente  fare poco o niente in verità non è una bella cosa,  ma fare dei danni è ancora peggio , oltretutto quando i danni sono irreparabili;  purtroppo le Amministrazioni degli ultimi vent’anni Ruggeri & Berruti con Burlando Governatore hanno,  a mio avviso, drasticamente distrutto la città sia dal punto di vista ambientale, ma soprattutto economico e di questo un savonese doc  come il sottoscritto  , che ama la città natale sua e dei suoi avi, non può tacere.

Possiamo dire che le disgrazie della nostra città nascono negli anni 90, ma erano le dirette  conseguenze di avvenimenti internazionale verificatisi nei primi anni 70 , quando avveniva la grande rivoluzione dei trasporti, con l’avvento del trasporto delle merci a mezzo dei container e  contemporaneamente  la globalizzazione dei mercati, con la caduta dei dazi doganali; altro fattore è stato  il conseguente  trasferimento  della vecchia industria tradizionale e della siderurgia  in quei Paesi dove la mano d’opera era molto più a buon mercato e la difesa dell’ambiente era meno importante rispetto alla fame della popolazione  (un po’ come era accaduto nel nostro Paese 100 anni prima).

Burlando, Ruggeri e Berruti

Di fronte a questi cambiamenti epocali , nella nostra città, anziché adeguarsi ai venti del cambiamento, come avvenuto in tutte le città ben amministrate,   si erigevano muri  e con lo slogan “ noi non siamo camerieri “  si innalzavano  le bandiere rosse sui bastioni dell’ex Italsider e si inondava la città di nugoli di portuali con muletti e rampini minacciosi.

Erano gli anni delle giunte rosse, dei Sindaci PCI duri e puri , poi passati a Rifondazione Comunista, i quali, pur non facendo niente per la città, in verità  non  avevano fatto neanche danni , un po’ come è successo con  la nostra ultima amministrazione.

Dopo di che, si è avuta  una breve parentesi di amministrazione di centrodestra, guidata dal miglior Sindaco che si è avuto a Savona  negli ultimi 50 anni, e cioè il compianto  ing. Gervasio.  Egli dava il via ad un  percorso di  trasformazione della città a partire dalla vecchia darsena , riqualificando un’area dalla quale i savonesi stavano alla larga;  risistemava la zona antistante il Priamar, rimodellava la  passeggiata delle Fornaci oltre a tante altre piccole opere, di cui prima nessuno si era interessato; insomma iniziava a dare alla città un nuovo indirizzo più turistico, senza peraltro intaccare le aree produttive esistenti.

Dopo questa breve e  proficua parentesi, la sinistra riprendeva il governo della città.

Francesco Gervasio

Il  lavoro iniziato dal compianto Sindaco Gervasio, che  avrebbe dovuto essere completato  con l’estensione del porticciolo dalla vecchia darsena fino alla vecchia stazione  funiviaria,  per ospitare i grandi panfili, che si  stavano costruendo in tutti i cantieri europei, e oltretutto restituire ai cittadini quella parte di porto storico non più adatto ad ospitare  il gigantismo navale (gigantismo   che toccava anche le navi da crociera) , veniva interrotto.

Il ritorno delle sinistre, stavolta con Sindaci non più “grigi”  e “abulici”, bensì  rampanti  e “immobiliaristi ” e il contemporaneo arrivo in Regione di  Claudio Burlando,  come tratteremo nel prossimo articolo, cambierà completamente gli scenari e sarà il preludio del declino economico e di conseguenza ambientale della nostra cara città.

Fine della I° Parte

Silvio Rossi  (Consigliere uscente del Gruppo  Savona Capoluogo)

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