Il nuovo Business dei “Mi Piace”: lavoro facile o truffa mascherata?

Negli ultimi tempi si sta diffondendo un fenomeno curioso nel mondo digitale: l’offerta di un lavoro apparentemente semplice e remunerativo, che consiste nel mettere “Mi Piace” ai video su TikTok in cambio di pagamenti immediati. Secondo le promesse di questi sedicenti datori di lavoro, si tratta di un’opportunità flessibile, compatibile con altre occupazioni e capace di garantire guadagni che oscillano tra i 40 e i 300 euro al giorno.
Un’offerta che sembra troppo bella per essere vera, e forse lo è davvero.
L’idea di base è semplice: gli influencer e i commercianti che vogliono aumentare la loro visibilità su TikTok sono disposti a pagare per ottenere più iscritti e interazioni sui loro contenuti. Per farlo, si rivolgono a intermediari che reclutano utenti disposti a mettere “Mi Piace” ai video e a inviare screenshot come prova dell’interazione.
I partecipanti, quindi, lavorano nel loro tempo libero, accumulando compensi per ogni interazione eseguita, con pagamenti promessi in tempo reale via bonifico. Non è richiesta alcuna esperienza, non è necessario firmare un contratto, e non ci sono obblighi a lungo termine.
A un’analisi più attenta, emergono molte ombre su questo sistema. Alcuni elementi fanno pensare a una possibile truffa o, quantomeno, a un meccanismo discutibile:

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  • Assenza di un vero contratto: Non viene fornita alcuna garanzia legale, il che significa che chi partecipa non ha alcuna tutela né certezza di ricevere il denaro promesso.
  • Nessuna previdenza sociale: Lavorare senza alcuna copertura previdenziale espone i partecipanti a una totale precarietà.
  • Guadagni troppo alti per un lavoro così semplice: Se davvero bastasse mettere “Mi Piace” per guadagnare centinaia di euro al giorno, chiunque potrebbe vivere di questa attività. Ma il mondo del business funziona in modo diverso.
  • Richiesta di dati personali e bancari: Molti di questi sistemi chiedono l’invio di informazioni sensibili, come il numero di conto bancario, che potrebbero essere utilizzate per scopi illeciti.
  • Possibile richiesta di investimenti iniziali: Alcuni utenti hanno segnalato che, dopo una fase iniziale di pagamenti regolari, viene chiesto di versare del denaro per accedere a un livello superiore di guadagni. A quel punto, il sistema si rivela per quello che è: uno schema piramidale o una truffa.

Anche ammettendo che il sistema funzioni come promesso, si entra in un campo eticamente discutibile. Il fatto che esistano aziende disposte a pagare per generare interazioni artificiali solleva interrogativi sull’autenticità dei contenuti su TikTok e sugli algoritmi che regolano il successo dei creator.
Questa pratica falsa il concetto di popolarità organica e potrebbe essere considerata una violazione delle regole delle piattaforme social. Inoltre, gli stessi utenti rischiano di essere bannati se scoperti a partecipare a questi sistemi.
Se ricevete un’offerta simile, è bene riflettere prima di accettare. La possibilità di guadagni facili è spesso una trappola e, nel migliore dei casi, si tratta di una forma di sfruttamento del lavoro precario. Nel peggiore, si potrebbe cadere vittima di una truffa.
Meglio diffidare dalle promesse di soldi facili e puntare su attività più trasparenti e sicure. Come sempre, quando qualcosa sembra troppo bello per essere vero… probabilmente non lo è.

Italo Armenti

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