Il nostro dissesto idrogeologico

IL MOSTRUOSO DISSESTO IDROGEOLOGICO?
PURTROPPO SCIENTEMENTE PROGRAMMATO
IN TUTTI I “NOSTRI PIANI REGOLATORI

IL MOSTRUOSO DISSESTO IDROGEOLOGICO?
PURTROPPO SCIENTEMENTE PROGRAMMATO
IN TUTTI I “NOSTRI PIANI REGOLATORI”
Su Trucioli Savonesi n. 192 del 15/03/09  (vedi….) spiegavo come, secondo me, si deve riprogrammare in una città come Savona la ricostruzione in modo “stabile” l’esistente riconosciuto tecnicamente, e senza possibilità di dubbio, “strutturalmente inefficiente”.

 

Su Trucioli, successivamente, scrivevo dell’“L’aggressione programmata al territorio” in seguito a quello che continua a succedere al di sotto delle nostre “cime collinari”. Spiegavo come, secondo me, si deve agire in questi contesti. 

 Oggi , finalmente tutti i geologi e tecnici interpellati da giornalisti in TV e negli editoriali, hanno riconosciuto all’unisono che abbiamo sbagliato clamorosamente, sia nella ricostruzione dell’esistente nelle parti pianeggianti dei nostri agglomerati urbani, che nell’estesa, assurda urbanizzazione dei nostri scoscesi episodi collinari.

Il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gianvito Graziano, e il divulgatore scientifico Geologo Mario Tozzi ci ricordano che quando costruiamo dobbiamo pensare, ma l’acqua dove la faccio andare?…. e lasciare uno spazio libero adeguato!!…. Bisogna pulire gli alvei dei fiumi, ma ripensare alla pianificazione territoriale, convincendosi del fatto che paesi interi vanno spostati, e ricostruiti altrove. Purtroppo è così!!… non basta rimuovere rifiuti e rami secchi; vanno eliminate le costruzioni che ostruiscono il deflusso!….( parole tremende … le mie …. da sempre…. )

 Questi tecnici tuttavia non osano ancora concludere le loro disquisizioni senza esporsi mai fino a dire chiaramente “come e dove dovevamo, o dovremmo, ricostruire sull’esistente in pianura”, “come e dove dovevamo, o dovremmo edificare i nuovi volumi in oggi incastonati, o pronti per esserlo, sulle superfici scoscese che ci stanno franando addosso”. 

E questo è un fatto gravissimo, anche se finalmente qualcun altro di peso specifico ben più elevato del mio, riconosce che la nostra “Pianificazione Territoriale” è da rivedere in quanto completamente estranea a qualsiasi normativa di prevenzione!.

 E qualsiasi tecnico che si è laureato o diplomato a spese della società, quando viene interpellato per esprimere un giudizio sui terrificanti episodi, quasi sempre mortali, che funestano questa Sua società, non può dire semplicemente e dopo quaranta anni di errori, “abbiamo sbagliato” .

 “Deve” concludere dicendo …. che cosa è necessario fare d’ora innanzi ….. e dove farlo! 

Sono decenni che scrivo, tra sorrisi ironici di tecnici politicizzati e poco compiacenti, che: 

se non prevediamo nei Piani Regolatori, la demolizione delle case di civile abitazione “non antisismiche” , e la loro ricostruzione con un premio di cubatura che permetta tale operazione, qualcuno è in malafede! 

Se non spianiamo parzialmente le colline, che sovrastano le nostre zone già urbanizzate, ricostruendo sui loro terreni “saldi”, qualcun altro ci prende per i fondelli! 

E ci ritroveremo così come ora e all’infinito con la moltiplicazione dei problemi che purtroppo oggi tutti conosciamo, e credetemi, sono angosciato per essere stato da sempre deriso per questi, a detta loro, miei “chiodi fissi”!! 

Oggi tutti mi danno ragione, ma è tardi …. sia per quelli che hanno ormai subito le tragedie, …….. che per quelli in attesa!!

Guido Luccini 

lucciniguido@libero.it

04/12/2011

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.