Il libro della settimana: “Figure della crisi. Vol. 2: La PM e il Professore” di Vittorio Coletti

Nel secondo volume di Figure della crisi, Vittorio Coletti prosegue il suo viaggio nel complesso paesaggio delle crisi contemporanee, soffermandosi in particolare su due figure emblematiche: la PM (pubblico ministero) e il professore. Attraverso l’analisi di queste due figure, Coletti esplora i temi della giustizia, dell’etica, e del sapere in un contesto sociale segnato da profonde trasformazioni.
La PM e il professore rappresentano due ruoli istituzionali e simbolici con una forte carica sociale, che incarnano sfide e contraddizioni della nostra epoca. Da un lato, il pubblico ministero incarna il potere della giustizia e la responsabilità di tutelare la società; dall’altro, il professore rappresenta il sapere e la formazione delle nuove generazioni. Entrambi si trovano a operare in una società che sembra aver perso fiducia nelle istituzioni, dove il loro ruolo è sempre più messo in discussione e spesso frainteso o contestato.
Coletti descrive la PM come una figura ambivalente, in bilico tra il ruolo di garante della legge e quello di esecutrice di un sistema spesso percepito come distaccato dai bisogni della società. La PM diventa simbolo della tensione tra il desiderio di giustizia e la freddezza del sistema giudiziario, dove le norme e le procedure possono a volte sembrare prive di umanità. È una figura che deve fare i conti con l’opinione pubblica e con le pressioni mediatiche, cercando di bilanciare rigore e sensibilità.
Il professore, invece, rappresenta il mondo del sapere e dell’educazione, un settore in crisi non solo per mancanza di risorse, ma anche per l’incertezza del suo ruolo nella società contemporanea. Coletti analizza la crisi del sistema educativo, sottolineando come il professore debba affrontare la perdita di autorevolezza e l’affievolirsi del suo ruolo di guida per le nuove generazioni. In un mondo dominato dall’informazione rapida e superficiale, il professore lotta per difendere un sapere approfondito e critico, cercando di rimanere rilevante in un contesto che sembra privilegiare l’efficienza e la rapidità rispetto alla riflessione e all’analisi.
Con uno stile lucido e ricco di spunti di riflessione, Coletti offre un’analisi critica di queste figure e delle sfide che esse rappresentano. La sua narrazione è impregnata di una certa nostalgia per un tempo in cui la fiducia nelle istituzioni era più salda, ma allo stesso tempo Coletti è consapevole della necessità di un rinnovamento. Non si limita a denunciare le difficoltà, ma invita a riflettere sulle possibilità di trasformazione e di adattamento a un contesto sociale in continua evoluzione.
In conclusione, Figure della crisi. Vol. 2: La PM e il Professore è un libro profondo e stimolante che affronta questioni centrali per la nostra società. Coletti ci invita a guardare con occhi critici ma aperti alla crisi, non solo come un momento di difficoltà, ma come un’opportunità per ridefinire e rinnovare il ruolo di figure fondamentali per la nostra vita civile. Un’opera consigliata a chi vuole comprendere meglio le dinamiche attuali e riflettere sul futuro delle nostre istituzioni.

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