Il libro della settimana: Chi ha rapito Cesare Pavese? di Francesco Bova

Chi ha rapito Cesare Pavese? di Francesco Bova, appena pubblicato il 30 maggio 2025 da Meligrana Giuseppe Editore (collana Priamo), 296 pagine

Il romanzo intreccia mistero, riflessione letteraria e gioco metanarrativo: il protagonista (“Lui”) e una voce narrante femminile (“Io, la sua Voce dalle belle gambe”) si ritrovano in una stazioncina ferroviaria abbandonata dei primi anni ’80, con l’obiettivo di “ritrovare a qualunque costo Cesare Pavese”  Ma il titolo stesso rovescia la domanda: chi ha rapito chi?
L’autore si interroga se possa essere Pavese stesso – o piuttosto i suoi lettori, le sue amanti, gli editori – a “rapirlo”, ovvero a restare intrappolati nella sua opera e nel suo mito
Così il romanzo diventa una riflessione sulla natura dell’ossessione letteraria e sul potere della scrittura di “rapire” la mente.

Il romanzo si specchia nel suo oggetto – Pavese – e riflette sul rapporto tra autore scomparso e i vivi che lo studiano. Mette in scena vari “rapitori”: lettori, amanti, critici, ed esplora in che modo sono prigionieri dell’immagine di Pavese.

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Bova innesta passato (anni ’40 e ’50) e presente (’80) in un flusso narrativo che sfuma le epoche, quasi a suggerire che Pavese “vive” ancora nei suoi testi e nelle ricerche su di lui.

La stazioncina deserta è simbolo perfetto di attesa, solitudine e incubatrice creativa. l’alternanza tra “Lui” e “Io” crea un dialogo interiore intrigante, che alterna riflessioni intellettuali e pulsioni emotive.

L’approccio da “saggio narrativo” può risultare leggermente didascalico, sebbene stimoli la curiosità sul mito Pavese.

La chiave metaforica del “rapimento” aggiunge freschezza alla biografia romanzata di Pavese, stimola il lettore a pensare al ruolo del mito letterario nella vita moderna. Molto originale l’opera parla soprattutto agli appassionati di Pavese e della letteratura italiana novecentesca.

Chi ha rapito Cesare Pavese? è un romanzo intellettuale, meta-letterario e idealmente pensato per chi ama riflettere sul potere della letteratura. Francesco Bova riesce a creare un’ambientazione suggestiva e un dilemma esistenziale intrigante, portando il lettore a interrogarsi: siamo noi, in fondo, i veri rapitori dei grandi autori che non ci sono più?

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One thought on “Il libro della settimana: Chi ha rapito Cesare Pavese? di Francesco Bova”

  1. Grazie, per la recensione. Il 10 luglio lo presenterò a Tovo S. Giacomo.
    Nel romanzo IO, LUI E CESARE sostano e visitano Varigotti, Pietra Ligure e Giustenice. Sulla collina di Canun si anticipa la strage del 1991, di cui ne parlo nel romanzo LA LEGGENDA DEI PESCI BAMBINI, così simile alla strage di Valino citata ne La luna e i falò.
    La strage a cui faccio riferimento è quella compiuta da un contadino di Giustenice che uccise tre persone.
    Ancora grazie e sempre disponibile per un’intervista

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