Il Fantasque, un luogo di ritrovo, un punto d’incontro, tra la metà degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 a Cairo Montenotte
Il Fantasque era un luogo di ritrovo, un punto d’incontro, tra la metà degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 era il locale forse più in voga di Cairo Montenotte, quello multiculturale, con selezione all’ingresso ed anche all’uscita se facevi delle cazzate.
Attraeva frotte di giovani Valbormidesi nel periodo d’oro del lavoro, tanto e ben remunerato, ma anche a tratti dell’intero popolo della ricca Provincia savonese.
Il “creatore” del fenomeno Fantasque: è stato Valter Conti, che ha saputo amalgamare diverse generazioni e differenti stili di vita, all’interno del suo baraccone, dalla moda di quell’epoca fino alla vivacità che caratterizzava la cittadina valbomidese e alla spensieratezza di quelle generazioni senza smartphone e pc.
Con i suoi modi “rudi” ma simpatici, alla chiusura sapeva farti sentire un intruso, ma era pronto sempre a riaccoglierti con simpatia e gentilezza, quando ritornavi a trovarlo.
Tanti Dj si sono avvicendati su quella consolle, ed io ragazzino ero lì a volte ad osservarli incuriosito, per “rubare” con gli occhi, visto che ancora la tecnologia e Shazam non esistevano.
Al suo ricordo, dobbiamo ringraziare Marco Francia che con la sua canzone omonima “Fantasque” tratta dall’album “Biciclette sulla luna” ci ha fatto andare indietro letteralmente proprio a quei tempi ed ha descritto benissimo sia il locale, che la gente che lo frequentava ed il personaggio del proprietario Valter Conti.
Ora il Fantasque da tempo non c’è più, non ci sono nemmeno più il piazzale ed i suoi detriti nel parcheggio, al loro posto c’è un palazzone ed una rotatoria grande e senza semafori.
Non c’è più nemmeno il Valter, che ci ha lasciati, come il suo locale, ci restano solo i ricordi, fai buon viaggio caro Conti, e che sia tutto così “Fantasque
Paolo Bongiovanni
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