Il covid-19 è il trasformista dei virus?

Premesso che io di medicina so meno di niente, in 2 anni di dibattiti televisivi su pandemia e terapie, credo di aver capito che il nuovo vaccino (mRNA) contro il covid-19, è una specie di postino di fiducia delle industrie farmaceutiche, incaricato a recapitare, via inoculazione, l’identikit del virus da combattere e la licenza di ucciderlo.

Corre a consegnare al sistema immunitario, che del corpo umano è il poliziotto armato che lo difende, la foto segnaletica del “malvivente” virale da rendere inoffensivo se trovato in circolazione sul “territorio umano” di sua competenza.
Ma il “malvivente”, sapendo di essere ricercato da tutte le “polizie” del mondo; manco fosse Arturo Bracchetti, corre a travestirsi, inizia a mutare, cambia forma e forse pure sostanza; e il sistema immunitario, come un poliziotto rispettoso degli ordini, impegnato a combattere soprattutto il virus della foto segnaletica, gira a vuoto, perché “la bestia” con quei specifici connotati, mutando si è resa irriconoscibile e quasi imprendibile.
Finché l’industria farmaceutica, preso atto della mutazione, cambia e inocula la nuova foto segnaletica con i nuovi connotati del virus da sterminare.
Alcuni virologi hanno fatto capire ai non addetti ai lavori come me, (sempre che io abbia capito davvero!) che vaccinando mentre è in corso una pandemia si salvano molte vite umane, ma si rischia di fare del virus un infernale “trasformista”, con capacità mutanti tali, che si arriva a debellare la pandemia quando il virus, avendo liberamente deciso di suicidarsi, smette di mutare o si indebolisce e diventa capace di infettare ma incapace di uccidere.
E ci sono buone speranze che per quel farabutto sia arrivata l’ora: la 32esima mutazione denominata Omicron in arrivo dal Sud Africa sembrerebbe molto più infettiva ma molto molto meno letale.
In ogni caso, visto che il vaccino non è blindato come il caveau di una banca, e non impedisce al virus di circolare in entrata e in uscita nel corpo umano, è buona norma continuare a fare delle misure preventive: mascherina, lavaggio mani, distanziamento ecc. un uso quasi maniacale per evitare di diventare unti o untori.
Questo è quanto ho capito io fin qui. Ma essendo quasi smisurato il livello della mia ignoranza in materia, Vi suggerirei sommessamente di fidarvi solo delle vostre conoscenze scientifiche.

Franco Luceri da il rebus della cultura

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