Il corvo dice al merlo “come sei nero”

Come avrete notato la campagna elettorale per le regionali è iniziata, le nostre città piene di manifesti con volti sorridenti motti e promesse.
Uno degli argomenti più gettonati è la sanità, vediamo i due blocchi principali accusarsi della situazione drammatica che stiamo vivendo.
Tranquilli i fatti comunicano che il disastro in sanità è “merito”di entrambi in quanto il centrosinistra ha iniziato lo sfascio continuato e quasi terminato dai loro competitor.
Visto che vi racconteranno le loro verità penso sia opportuno fare un rendiconto delle loro attività nella sanità.
Nove ospedali chiusi solo nel Genovesato: Martinez di Pegli, Celesia di Rivarolo, San Michele Arcangelo di Campo Ligure, Marina Rati di Cogoleto, Frugoni di Busalla, Pastorino di Bolzaneto, Sant’Antonio di Recco, il Civile di Nervi e quello di Santa Margherita Ligure(Maggioranza PD)

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Per non parlare della provincia di Savona ecco la cronaca di allora:
Prevista un’altra rasoiata ai posti letto nei 4 ospedali della provincia: la cifra è di 125 letti in meno. Altri 130 erano stati fatti sparire tramite accorpamenti vari entro la fine del 2011.
Altre indiscrezioni parlano di nuovi accorpamenti: il S. Corona perderà la degenza di Pediatria che sarà unificata a Savona (resteranno pronto soccorso pediatrico e nursery punto nascite chiuso da Toti). Identica sorte, ma in senso opposto, per la Gastroenterologia che lascerà definitivamente il San Paolo per essere assorbita dal S. Corona. Tagli drastici alle Chirurgie, soprattutto Albenga e Chirurgia vertebrale del S. Corona.
Insomma soprattutto gli ultimi 5 anni della Maggioranza Burlando fu una vera ecatombe per la sanità savonese e Ligure.
Poi nuove elezioni.
Ad un anno dalla vittoria alle elezioni regionali, Giovanni Toti guarda avanti: «Il futuro della Liguria adesso si gioca sulla sanità e sulla sua riforma. Non scardineremo il sistema delle Asl, ma renderemo più efficiente il capitolo delle spese, accorpando le centrali acquisto e centralizzando ogni decisione in una sola entità. Avremo un’agenzia sanitaria regionale molto più forte, come in Veneto».
Si riferiva ad Alisa che tutti ma proprio tutti oggi lo definiscono un carrozzone inutile e costoso:
Senza tanti giri parole membri autorevoli si sono espressi così.
Alle parole di Rosso di FdI che definiva Alisa vulnus della sanità ligure si sono aggiunte anche quelle dell’assessore regionale alla Sanità uscente, Angelo Gratarola, che conferma le perplessità che nutre parte del centrodestra sull’Azienda ligure sanitaria, nata nel 2016: “Dobbiamo adattare Alisa ai cambiamenti che avvengono nel tempo. Credo che resti necessaria, come in altre regioni, la presenza di una struttura, anche sottoforma di agenzia, che non sia l’alter ego dell’assessorato ma al servizio dell’assessorato e del Dipartimento Salute”.
Insomma 20 anni di bugie, cambi di idea e di gestione fantasiosa della sanità.
Per cui non ci sorprende sentir dire dal candidato Presidente del centro destra:«Riapriremo il pronto soccorso di Albenga» per fortuna sua non ha aggiunto caschi il mondo, perché avrebbe ricordato le tante bugie di Toti (punto nascite) confermando cosa già capita dai più che rappresenta la continuità con la dannosa amministrazione uscente e che se rivincono tutto resterà come prima.
Votare la sinistra allora?
Dio c’è ne scampi, in quanto la sinistra settaria ben rappresentata da Sansa non può rappresentare gli interessi dei liguri, perché le mosse di questi giorni stanno dimostrando che la sinistra estrema punta ad egemonizzare quella che sarà probabilmente l’opposizione.
Per cui che fare? Bisogna individuare un alternativa a questi due blocchi perché stare a casa serve solo a contribuire a far vincere uno dei due.
Io ho un idea in merito.
Preferisco parlarne al prossimo pensiero quando sapremo con certezze quali saranno le forze in campo.
Ci sono due modi di fare il politico: si può vivere “per” la politica oppure si può vivere “della” politica.
(Max Weber)

Roberto Paolino

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