il Comune di Vado laboratorio di democrazia
Nota a margine sul dibattito relativo
alla piattaforma Maersk di Vado Ligure
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Nota a margine sul dibattito relativo
alla piattaforma Maersk di Vado Ligure
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Intervengo con ritardo sul tema in epigrafe poiché, sia da quanto è stato puntualizzato dalle opinioni espresse in rete, sia dagli articoli apparsi su diversi organi di stampa, mi pare non sia emerso un fattore di grande rilevanza che ha caratterizzato tutto l’iter del progetto e le prese di posizione che ne sono conseguite. |
Occorre, a mio avviso, mettere in rilievo che il Comune di Vado è in questo momento un importante laboratorio di democrazia e partecipazione per la nostra Provincia; infatti si sono svolti in questo Comune eventi di grande rilievo sotto il profilo sia della democrazia diretta sia di quella rappresentativa. Intendo riferirmi al referendum popolare che ha espresso in modo inequivocabile la scelta della cittadinanza, ribadita con il grande appoggio alla lista del sindaco Caviglia il cui programma era incentrato sul reciso diniego all’attuazione della piattaforma.
In conseguenza di queste espressioni di autentica democrazia il Comune di Vado è diventato campo di battaglia fra la volontà popolare e gli interessi dei poteri forti che questa volontà tentano di coartare con ogni mezzo. Esiste, a mio parere, nella nostra Provincia una cupola massonico- imprenditoriale-politica che decide chi deve vincere le elezioni e dove, in base ad una sorta di Yalta basata sull’equivalenza degli affari fra Destra e Sinistra. Si vedano a questo proposito i casi dei Comuni del levante della Provincia (Albisola Superiore, Celle, Varazze) dove, con abili mosse poste in atto (senza per altro commettere né reati penalmente perseguibili né illeciti amministrativi) dai leaders degli opposti schieramenti, si sono determinati i risultati delle elezioni del 2009 impedendo l’espressione della libera volontà popolare e promuovendo amministrazioni in cui sono inseriti i referenti del partito del cemento. Vado Ligure è senza dubbio l’unico Comune del Savonese (escludendo forse Albissola Marina già abbondantemente cementificata dalle precedenti giunte di centro-sinistra e centro-destra) sfuggito al super potere della cupola poiché i reali interessi della cittadinanza, portati avanti dall’attuale compagine amministrativa, sono risultati, finora, prevalenti sul tentativo di realizzare operazioni fortemente remunerative per soggetti ben determinati ma devastanti per il territorio. In conclusione ritengo che il sindaco Caviglia, l’assessore Illarcio e tutta la giunta debbano essere sostenuti non solo dai cittadini vadesi, ma da chiunque nella nostra Provincia si batte affinché l’interesse pubblico prevalga sui tentativi di adoperare la politica per fini diversi da quelli che dovrebbero caratterizzarla in quanto strumento di reale partecipazione alla costruzione di una società basata su principi di legalità e di sana amministrazione. Pietro Corona ex amministratore comunale di Albisola Superiore, cofondatore ed iscritto al locale Circolo del Partito Democratico |
Il sindaco Caviglia e il vice sindaco Guelfi
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L’assessore Illarcio
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