Il colpevole del disastro. Chi sarà mai?
Il colpevole del disastro.
Chi sarà mai?
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Il colpevole del disastro. Chi sarà mai?
Vista la difficoltà di tracciare il percorso del virus che cambia la vita a molte persone e costringe a chiudere scuole e università, bisogna per forza trovare un capro espiatorio contro il quale scaricare paure e rabbie represse. Ecco fatto. Gli sciacalli maestri nel diffondere panico e fakenews sono partiti lancia in resta per individuare il colpevole del disastro.
E in men che non si dica lo hanno scoperto. Chi sarà mai? Ebbene, se oggi siamo preoccupati, la responsabilità risiede nell’inseguire e mettere in pratica alla lettera le utopie giovanilistiche e ambientaliste che, a sentire i cattivi profeti, ci metteranno tutti in ginocchio.
E ora arriva la domanda delle cento pistole: le utopie di chi? Ovvio, suvvia! Di Greta Thunberg, colei che i suoi detrattori, tutto l’opposto dei gentiluomini, chiamano la “g(c)retina” del nord e che col suo modo di agire manda in rovina l’economia, il sistema sanitario e il potere consolidato delle banche e della finanza. Insomma il mondo alla rovescia.
Per chiarire meglio il concetto, sotto la foto della giovane svedese compare una didascalia che la dice lunga e mette in guardia su ciò che ci aspetta “se dilaga il virus Greta”, non meno pericoloso del corona.
Capita l’antifona? Adesso il virus ha un nome e un volto chiaramente identificabile contro il quale puntare il dito accusatore secondo l’antica abitudine della caccia all’untore, dannosa per l’intera comunità, ma ingannevole, inquietante e tanto facile da diffondere.
Renzo Balmelli da L’avvenire dei lavoratori
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