Il cittadino italiano, imprenditore della ripresa

 
LA CRISI ECONOMICA ITALIANA VISTA
DA UN SAVONESE EMIGRATO IN GERMANIA  

Il cittadino italiano, imprenditore della ripresa

Il rilancio dell’economia italiana
05 “Il cittadino italiano imprenditore”
06 “Il modello tedesco che non c’è”
LA CRISI ECONOMICA ITALIANA VISTA 
DA UN SAVONESE
EMIGRATO IN GERMANIA

Il cittadino italiano, imprenditore della ripresa

Attualmente, a partire dai comuni cittadini, dai rappresentanti sindacali, dagli industriali e per finire ai rappresentanti politici della sinistra, del centro e della destra, vige un coro unisono:

bisogna rilanciare l’economia…

…bisogna creare nuovi posti di lavoro specie per i giovani…

…e i comuni virtuosi devono investire (anche se io direi “spendere”!!!)…

Ma purtroppo solo con questo non risolveremo proprio un bel niente! Il nostro vero problema è sempre lo stesso dei lontani anni ’70!!!

Esso è un problema “strutturale di carattere mentale“!

Appena un italiano ha un po’ di soldi in tasca li “spende male” e non rilancia l’economia italiana, bensì quella degli altri paesi…

Per esempio, un cittadino savonese, a seguito di nuovi investimenti del nostro comune, ha finalmente un posto di lavoro e percepisce la tanto agognata retribuzione.

Grazie alle sue nuove disponibilità finanziarie, va al concessionario di una casa automobilistica straniera ed ordina una nuova autovettura lasciando le Fiat, le Alfa e le Lancia (una volta avevamo anche la Innocenti e l’Autobianchi…) in bella esposizione negli autosaloni.

La stessa settimana poi lo stesso cittadino, guardando la televisione, plaude ai dimostranti che sono scesi in piazza, poiché la Fiat, non solo non assume, ma manda in cassa integrazione altri dipendenti…

E purtroppo lui non è il solo a non recepire, che il “malfatto televisivo” è la conseguenza delle “malefatte” del singolo cittadino…

E perfino i comuni rinnovano il parco macchine della polizia municipale e del pronto intervento sanitario comprando modelli stranieri…

E perfino per il nostro ultimo tragitto al cimitero si preferiscono autovetture di marca non italiana…

La ricchezza, resasi così disponibile nel portafoglio del cittadino italiano, viene pertanto “esportata all’estero“…

Nel giro di pochi mesi la tanto agognata ripresa economica viene soffocata e strozzata e si spegne nel corso dell’anno con un nulla di fatto… anzi no, per essere più precisi, con nuovi passivi e debiti internazionali!!!

Poiché noi (anche se spero di no!) continueremo a non comprare tutto ciò che:

potrebbe creare nuovi posti di lavoro in Italia,

accrescerebbe il potere di acquisto del lavoratore italiano,

rafforzerebbe le disponibilità finanziare delle nostre industrie,

incrementerebbe le nostre risorse sociali e del welfare.

È assolutamente vero, che per porre fine all’attuale crisi economica e rilanciare l’economia italiana,

il governo e gli imprenditori dovranno avviare la ripresa con investimenti.

Ma è anche assolutamente vero, che

i cittadini dovranno sostenerla ogni giorno con una loro scelta oculata negli acquisti!

Ma come fare per convincere i savonesi e gli italiani a cooperare uniti per questa seconda fase assolutamente necessaria, imprescindibile e fondamentale???

Italiani, per rilanciare l’economia italiana, comprate prodotti italiani

Il maschio medio italiano non è una scimmia, anzi è molto intelligente!!! E la femmina media altrettanto, se non molto più di lui…

Ci sono innumerevoli trasmissioni televisive che potrebbero illustrare, chiarire, spiegare e rendere coscienti a tutti le interazioni esistenti tra il “benessere nazionale” e le scelte del singolo cittadino nello “spendere“…

E si porrebbe così fine a quell’ebrezza e quella “sbornia di Unione Europea” (questo per usare una bellissima espressione di Giuliano Ferrara a Porta a Porta!), che ci farà perdere la nostra indipendenza nazionale, la quale noi conquistammo solo un secolo fa, dopo tante fatiche e dolori, sofferenze… e vite umane!

Se gli italiani, invece di interpretare tutto con i “paraocchi di appartenenza politica“, che si tramandano tra l’altro “di padre in figlio” come se fossero “un titolo nobiliare“, recepissero finalmente i concetti di salvaguardia della propria economia, come per esempio che comprando autovetture di produzione nazionale:

 la Fiat dovrà pagare più tasse allo Stato Italiano.

 la Fiat dovrà incrementare la produzione e creare nuovi posti di lavoro in Italia.

 la Fiat disporrà di maggiori proprie risorse economiche per nuovi investimenti.

 si incrementerà il potere di acquisto del cittadino italiano.

 si incrementerà il prodotto italiano lordo.

 si incrementeranno i contributi per l’assistenza medica.

 si incrementeranno i contributi per il fondo pensionistico nazionale.

 si decrementeranno i costi della cassa integrazione.

 si decrementeranno i costi per l’assistenza sociale.

si decrementerà l’indice percentuale dell’indebitamento nazionale.

Invece purtroppo in Italia si fanno acquisti per ben altre ragioni:

L’italiano deve distinguersi nella scelta dei suoi acquisti comprando prodotti estroversi! E naturalmente più questi sono stranieri, più essi sono estroversi….

E con i nostri acquisti continuiamo ad “ingrassare” l’estero, in particolar modo la Germania ed a “disossare” l’Italia…

Percepisco già gli increduli che mi tacciano di nazionalista e di fascista!

– Ma come?! Siamo in Europa del XXI secolo, con l’Unione Europea, la libertà di mercato, se tutti i paesi facessero così dove si arriverebbe? –

E questa è la mia risposta:

Così come è un sacrosanto diritto di ogni cittadino di evitare di avere debiti con le banche, altrettanto è un sacrosanto diritto per una nazione di non essere indebita con l’estero!

Quando un cittadino ha speso tutto il suo salario, non va in banca a chiedere un credito, ma consuma quello che ha in casa per arrivare alla fine del mese.

Così una nazione ha il diritto di controllare le proprie importazioni, quando esse abbiano superato di troppo e ripetitivamente il controvalore delle esportazioni!

Questo perlomeno fino a quando non ci sarà una vera banca centrale europea che regoli e stabilisca dei tassi di interesse uguali per tutte le nazioni dell’Eurozona

Vi potete immaginare un paese Italia, dove per accedere al credito i comuni italiani fossero sottoposti a queste condizioni???

 1,63% per i comuni della Lombardia.

 4,75% per i comuni dell’Umbria.

 7,21% per la Campania.

 11,13% per la Sicilia.

Sarebbe questa una nazione integra??? Un paese unito e giusto???

E se Ve lo potete immaginare… vuol dire che anche Voi… siete dei tedeschi!

Eh sì, poiché fino ad oggi la Germania s’immagina veramente di procedere all’Unione Europea con queste condizioni…dove i tassi di interesse sul debito in Germania più decrescono… quando più salgono quelli per gli altri paesi!!!

Se ben ricordo, non fu proprio la Germania il secolo scorso a perseguire gli ebrei perché erano degli “strozzini e degli usurai“??? Che abbiano imparato da loro???

E Silvio Berlusconi e la Lega Nord hanno sacrosanta ragione quando parlano dell’Euro… come una grande truffa legalizzata!!! Perfino Beppe Grillo l’ha capito…

Ma torniamo al rilancio dei consumi ed alla bilancia dei pagamenti.

Giunti a questo punto della lettura qualche italiano “di cultura cavillina” penserà:

Ma questo Marchetti proprio non mi convince e sta scrivendo delle cose insulse! La bilancia dei pagamenti italiana nel 2012 e nel 2013 è stata in attivo! –

Ed egli ha perfettamente ragione! Infatti nel 2012 e probabilmente anche nel 2013 essa sarà di nuovo in attivo:


 Ma essa, oggi come nel passato, è in attivo… proprio perché dal 2011 il paese Italia si trova in una pesante recessione ed i suoi consumi sono in caduta libera!!!

Vi ricordate quanto ho menzionato nel mio articolo “Ogni acquisto è un trasferimento di ricchezza”? Ve lo ricordo:

Ecco qui cosa scrisse un noto economista tedesco sulla crisi italiana il 06/11/1976: 

– Il problema di base dell’Italia, paese di manifatture industriali, è che la sua bilancia dei pagamenti perde immediatamente il suo equilibrio appena inizia una fase di ripresa dei consumi. Cosicché ci si vede costretti ad emanare nuove misure di restrizione, le quali a loro volta soffocano la nascente ripresa industriale. –

Il partito democratico entusiasma spesso gli italiani, quando dichiara che i “problemi strutturali” devono essere risolti, espressione che suona tanto bene, ma che non dice proprio niente!

Infatti, a parte un certo Matteo Renzi, che è l’unico personaggio politico del Parti-to Democratico che sa parlare chiaro agli italiani (!), tutti gli altri esponenti della sinistra, guarda caso strano, non li hanno mai, né descritti, né esposti, né quantomeno elencati!

Ebbene mi permetto anch’io di usare questa espressione di tanto successo popolare:

Bisogna risolvere certi problemi “strutturali”… ma nelle “menti” di molti italiani…

Ogni cittadino italiano deve diventare consapevole di essere in realtà egli stesso un imprenditore del Paese Italia e che deve investire nel proprio paese!!!

In poche parole:

il cittadino italiano, imprenditore del paese Italia e della sua ripresa…

F I N E

Indice degli articoli pubblicati sul tema “Il rilancio dell’economia italiana“:

1. Il velato messaggio

2. Ogni acquisto è un trasferimento di ricchezza

3. L’esempio tedesco

4. Il cittadino italiano, imprenditore della ripresa

Con questa ultima pubblicazione si esaurisce per il momento questo tema.

Un sentito e cordiale grazie per l’Attenzione, che Voi avete dedicato alla lettura ed alla valutazione dei miei articoli.

Arrivederci alla prossima settimana con la mia prossima pubblicazione dal titolo:

“Il modello tedesco, che non c’è”

 

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