Il carro (dei rifiuti) davanti ai buoi
A Savona, da un paio di mesi, è in vigore una protesta.

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Si tratta di una sollevazione di un gruppo piuttosto nutrito di cittadini che manifesta un atteggiamento critico nei confronti della nuova raccolta differenziata Porta a Porta progettata e gestita da SEA-S srl. Il tutto condito dalla diatriba all’interno dei gruppi consiliari in Comune.
In effetti gli appunti sugli elementi di comunicazione e i prodromi degli esordi non depongono a favore dell’Amministrazione. Vorrei però analizzare la situazione senza pregiudizio.
Fino ad oggi la gestione dei rifiuti non è stata felice. Da cittadino che vive la città e si confronta con altri cittadini trovo numerosi punti oscuri:
- gli orari di passaggio dei mezzi di raccolta: preferibilmente dalle 6 alle 8 del mattino, cioè quando il 90% delle famiglie savonesi esce in auto, in moto o con i mezzi pubblici per recarsi al lavoro o a scuola;
- la dimensione dei mezzi di raccolta: sovradimensionati rispetto alle strade più periferiche;
- lo spazzamento automatico delle strade: saltuario e approssimativo;
- lo spazzamento manuale: effettuato da pochissimo personale in rapporto all’estensione del territorio;
- i cassonetti: disposti in posizioni talvolta aleatorie, modificati nell’orientamento secondo criteri immotivati, in alcuni casi danneggiati e difficili da aprire e richiudere.

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A ciò abbino la scarsa attitudine di un folto nucleo di cittadini che non conoscono le buone maniere, spargono cicche e chewing-gum, abbandonano cartacce, bottigliette e lattine, tralasciano la cacca del proprio cagnolino, mollano a fianco dei cassonetti oggetti ingombranti quali sedie, stendini, tavolini, pneumatici, antichi monitor di computer, calciobalilla e in alcuni casi suocere e cognati âgé.
Il quadretto è oggettivamente poco edificante.
Con questi presupposti siamo sicuri che con i nuovi criteri di raccolta e la nuova gestione andrà per forza peggio?
Certo il folto nucleo di cittadini che non conoscono le buone maniere continueranno a comportarsi allo stesso modo, non conoscendo le buone maniere è plausibile ritenere che continueranno a non conoscerle.
Io però voglio sperare che le nuove modalità possano invece migliorare la pulizia della città e facciano raggiungere a Savona degli standard dignitosi, percentualmente degni di una società civile.
Una personale lamentazione: prima di aumentare i costi del servizio per i cittadini forse avrebbe avuto maggior senso dimostrare la buona qualità del piano; fra un paio d’anni e con il servizio a regime qualsiasi cittadino sarà ben lieto di pagare la maggiorazione a fronte di prestazioni virtuose.
Insomma prima i buoi e poi il carro (dei rifiuti).