I PENSIERI DI SERGIO NEGRO

 I PENSIERI DI  SERGIO NEGRO

Quando ero giovane, mi innamoravo di tutto

I PENSIERI DI  SERGIO NEGRO
Quando ero giovane, mi innamoravo di tutto
Faber, tutto comincia da lui, la fine ancora non si conosce, ma con un po’ di arguzia e immaginazione, si può intuire. Quella bellissima canzone dove diceva: quando ero giovane, mi innamoravo di tutto…….. Conosco, un ormai non più giovane uomo, che ha vissuto, totalmente in quelle, poche, ma profonde parole.

Il vizio, si innamorava di tutto, di tutti, probabilmente aveva ideali che, altri uomini, anni dopo, le rubarono. Era forse il 76, si innamorò di un simbolo, un rosso e vermiglio garofano, portato sfacciatamente, ma forse, arrogantemente sul bavero di una giacca, era un simbolo sino ad allora, allineato ad un futuro presidente che, avremmo, ed ancora oggi ricordiamo, quale portatore di lealtà e rettitudine, ma era solo, la su quel colle di Roma, solo, mentre i portatori di quei garofani rossi, creavano,  e disfacevano cose, annientavano leggi, a volte anche uomini….. poi venne il tempo delle monetine, all’ingresso di quell’albergo romano, mille monetine, quel giorno, oscurarono quasi il sole……. E quel giovane, non più ragazzo, nuovamente si innamoro! Aveva mille e più idee, alcune confuse, alcune più chiare, certamente un imprenditore, non lo avrebbe, in ogni caso, ulteriormente deluso! Quelle nuove idee, quei chiari concetti, quell’aria da “ganassa” milanese, avevano stuzzicato il suo, già provato cuore. ” vuoi vedere che” questo” riuscirà almeno a non farsi tirare ulteriori monetine”? Ne ha già, troppo di suo……. Comizi grandi come il mare, promesse che, se realizzate, avrebbero certamente modificato, non solamente la sua vita, ma la vita di tutti noi, italiani…. Nel frattempo le nacque un figlio, e ancor più si innamorò.

Nel contempo, promesse, e ancora, promesse, e poi ancora…….  Sai, pensò, quando si e innamorati, ogni cosa e superabile,  ad ogni delusione si trova una, minima giustificazione.   E gli anni, nel frattempo, scorrevano, lenti, ma veloci verso un precipizio.  

Ma era profondamente  e stoicamente, innamorato, e poi, perché cambiare?

Quei rozzi sinistroidi, sempre con quelle idee, idee comuniste, totalmente fuori moda…… Venne il tempo che, amante affezionato delle Ferrari, rinunciò alla visione dei Gp, via, quelle vetture, erano troppo rosse. Vuoi mettere il Nostro profondo azzurro?!!!!   Alla fine non ci furono monetine, lui, seppe ritirarsi un attimo prima, lasciando gli avversari, con le mani, colme di centesimi.  Certo, l’innamoramento ebbe quasi a vacillare, anche in modo importante, a volte ebbe la sensazione di trovarsi su una minuscola barca, circondata dalle onde lunghe dell’oceano……  Vennero poi, i tecnici, i professori, si sforzò, ma di loro, non riuscì a cogliere completamente, i sintomi che fanno innamorare, forse l’età, forse un vago senso di sconforto, non seppe  spiegarselo, ma quella volta, non accadde nulla.  Da allora vive senza un amore, alla disperata ricerca, dell’anima ” gemella” ma e difficile, e poi si Sa,  l’antico detto dice, ” più cerchi, meno trovi”…… Ti dico, non avere fretta.   Ma si Sa,  anni di curiosità, non e possibile racchiuderai nel cassetto dei ricordi, ed ecco, improvvisamente un nuovo volto, giovane, guascone quanto basta, arrogante al punto giusto, con la voglia, che lui, aveva nel lontano oramai, 1968…..  Peccato pero, che da cattivo giocatore di carte, abbia calato le sue carte prematuramente!  Anche lui, alla ricerca disperata di un voto,  ha proposto a quell’uomo un po’ confuso, di andare con lui, le ha chiesto di innamorarsi ancora una volta, e poi magari basta, le ha promesso che appena eletto, troverà ancora quell’uomo, si quello, che tempo addietro, le promise il cielo, che lo fece sentire, quasi felice, si, ricordi? Quello che seppe ritirarsi un attimo prima……. L’uomo lo guardo profondamente negli occhi e domando: Matteo, ti riferisci  proprio a ” quello ?”. Matteo le sorrise, strizzo gli occhi, un suo vezzo,  fece cenno di si!   “certo uomo sciocco, non hai ancora capito?… Io e lui, siamo la stessa anima!  Solo in quel momento la  mente dell’uomo si apri, quasi esplose, tutto divenne terso e limpido!

Ricordò quella cena, che mesi prima Matteo aveva convivialmente consumato ad Arcore…….!   Da allora, non riuscì mai più, ad innamorarsi!  

     Sergio Negro

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