I Passi da fare per vivere meglio

 
 I Passi da fare per vivere meglio
Il 40% dei savonesi ha un peso eccessivo, il 10% è obeso
PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo da IL LETIMBRO

 
I Passi da fare per vivere meglio
PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo
 Il rapporto “Passi” dell’Istituto superiore di Sanità studia gli stili di vita degli italiani: la situazione di Savona non è buona. Il 40% dei savonesi ha un peso eccessivo, il 10% è obeso. Ognuno può sapere la propria situazione calcolando il proprio Indice di massa corporea (Ime) con questa formula: peso in Kg diviso altezza in metri al quadrato. Per esempio: un uomo di 70 kg alto 168 cm dovrà fare questo calcolo 70: (1,68 x 1,68) ovvero 70: 2,82 = 24,82 questo è il suo Imc.

Fra 25 e 30 sovrappeso, oltre 30 obeso. I savonesi con eccesso di peso sono più numerosi fra coloro che hanno fra i 50 e 70 anni (38% sovrappeso, 12% obeso). Gli uomini in sovrappeso sono il doppio delle donne. La maggioranza (56%) dei savonesi sovrappeso e il 15% degli obesi ritiene il proprio peso giusto. 7 uomini sovrappeso su 10 non si rendono conto di esserlo mentre lo stesso errore è fatto da 3 donne su 10. Il sovrappeso è, prevalentemente, un problema delle fasce di popolazione svantaggiate economicamente e culturalmente. Il sottopeso riguarda solo il 2-3% della popolazione. La causa del sovrappeso è sempre dovuta al fatto che vengono introdotte con gli alimenti più calorie di quelle consumate con l ‘attività fisica. Non a caso nella fascia di età dove prevale il sovrappeso e l’obesità vi è anche il maggior numero di sedentari e i più sedentari sono ancora gli uomini. Nel gruppo dei sedentari 3 su 10 fumano, 3 su 10 sono sovrappeso, 4 su 10 sono ipertesi, e 4 su 1 O depressi.


Solo il 7% dei savonesi segue una alimentazione sana con almeno 400 grammi al giorno di frutta e verdura (le famose 5 porzioni da almeno 80 grammi cinque volte al giorno). Evidentemente chi non introduce questi alimenti a contenuto calorico molto basso si sazia con cibi calorici e ingrassa. Il senso di sazietà è dato dalla distensione dello stomaco e non importa se viene disteso da volumi equivalenti di verdura o di formaggio. Sempre a proposito di sovrappeso, ma non solo, il 66% dei savonesi consuma alcol e pochi ne considerano le calorie.

Un ‘Unità alcolica contiene 12 grammi di alcol, equivale a 84 calorie e corrisponde a una lattina di birra da 330 ml, o a un bicchiere di vino da 125 ml, o un aperitivo da 80 ml o un superalcolico da 40 ml. Da notare che la dose che un adulto sano può assumere senza danneggiare la propria salute è di 2 Ua al giorno se uomo e 1 Ua se donna. Differenza che non dipende solo dal peso, ma da caratteristiche diverse nel metabolismo dell’alcol. Il 22% dei savonesi consuma più delle dosi soglia quindi rischia danni alla salute. Gli uomini bevono più delle donne. I giovani fra i 18 e 34 anni sono fra i consumatori a più alto rischio: tra loro è frequente il cosiddetto Binge Drinking (consumo episodico elevato, la sbornia del sabato sera con consumo sopra le 3-4 Ua). A fare queste bevute episodiche sono prevalentemente persone con buon livello di istruzione. Per quanto riguarda il fumo metà dei savonesi non ha mai fumato, 1/4 è rappresentato da ex fumatori e 1/4 fuma. Tra i fumatori prevale il sesso maschile, ma solo del 6 %.


Come si vede i savonesi dovrebbero porre molta attenzione alla bilancia pesando regolarmente se stessi e i cibi che mangiano, oltre il 90% deve incrementare il consumo di frutta e verdura, ridurre sensibilmente l’alcol e incrementare l’attività fisica (almeno 30 minuti di passeggiata veloce ogni giorno o diecimila passi quotidiani misurabili col contapassi) e cercare di smettere di fumare.

Il sovrappeso e l’obesità favoriscono l’insorgenza di diverse malattie metaboliche, dal diabete al! ‘ipertensione arteriosa, quindi a malattie di cuore anche gravi, e non ultimo di · alcuni tumori. Il peso eccessivo usura precocemente le articolazioni con conseguenti dolori necessità di farmaci, fisioterapia e talora di chirurgia protesica. Il fumo è la causa della quasi totalità dei tumori polmonari, di molti della gola e delle corde vocali, di bronchiti croniche e di malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Smettere di fumare è, come si sa difficile, ma è possibile con la volontà e l’aiuto di centri specializzati dell’Asl, del proprio medico, di farmaci e supporti psicologici. Come evidenziato dal rapporto Passi molte cattive abitudini che minano la nostra salute derivano da mancanza di informazione. Le autorità sanitarie preposte, i medici di famiglia e il volontariato potrebbero fare molto per diffondere cultura e consapevolezza.

Giorgio Menardo da Il Letimbro

 

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