I Genitori del Tigullio ricorrono al T.A.R. contro la chiusura delle scuole al sabato
I Genitori del Tigullio ricorrono al T.A.R. contro la chiusura delle scuole al sabato |
I Genitori del Tigullio ricorrono al T.A.R.
contro la chiusura delle scuole al sabato
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Nell’avere decretato la chiusura delle scuole il sabato c’è da osservare che la sentenza del T.A.R. avversa alla richiesta dei genitori è logica in quanto i genitori non sono legittimati ad entrare nel merito della questione.. Non hanno competenza in merito alla “Didattica” (in altri termini) che è competenza esclusiva dei “Collegi Docenti”. La chiusura, motivata solo da esigenze pratiche di rimediare un esiguo risparmio sul riscaldamento e le pulizie, non ha assolutamente pregio tenuto conto dei problemi psico-pedagogici connessi con il ridistribuire 33 ore minime di un Liceo Classico e/o di un Liceo Scientifico su cinque giorni settimanali di sei ore ciascuna con un rientro settimanale delle tre ore residue. E’ evidente che i “Collegi Docenti” hanno ritenuto che tale rimodulazione è “didatticamente valida” senza che nessuno di essi l’abbia motivata alle famiglie, magari con una lettera. In realtà la chiusura decretata dalla provincia è stata accolta dal personale della scuola con favore, garantendo così un giorno libero settimanale “di diritto” e non di “consuetudine”. Insomma: un week-end come tutti… Il dubbio sorge dal fatto che, specie per il triennio, la rimodulazione limita il lavoro scolastico e lo studio domestico posticipando di un’ora il ritorno a casa, spesso fuori sede (tra le 15 e le 16 in certi casi). Essendo peraltro consuetudine approfondire in ore extracurricolari specifiche esigenze connesse con l’esame di stato (ad esempio la preparazione alla prova scritta di Matematica per il Liceo Scientifico e/o la prova di Latino/Greco per i Licei Classici) la “settimana corta” non consentirà facilmente tale attività, spesso su base volontaria.
Sì, chi scrive e che ha insegnato per 32 anni effettivi, rimpiange oggi la chiusura degli Istituti Paritari. Almeno c’era una alternativa alle disfunzioni post sessantottine della Scuola di Stato e, consentitemelo, anche al poco ascolto dei “Dirigenti Scolastici” (un tempo chiamati “Presidi”) e alla discutibile efficacia didattica dell’azione educativa di alcuni docenti. |