Happy life [Il Flessibile]
Da qualche tempo qualcosa non mi torna.
È come una sensazione, un’impressione non avallata da alcun dato scientifico ma mi risuona ridondante nella testa.
Ogni volta che rientro a casa, dopo una giornata di lavoro, mia moglie dalla cucina o dal bagno o dovunque si trovi, mi saluta allegramente canticchiando il ritornello di Vecchio scarpone1.
Accade da qualche mese.
La cosa lì per lì non mi ha infastidito; di per sé non significa nulla – ho pensato – in casa si canta spesso, per diletto o per lavoro.
Ma quella canzone…avrebbe potuto scegliere Ciao mamma guarda come mi diverto di Jovanotti oppure Di sole e di azzurro di Giorgia oppure ancora Che coss’è l’amor di Capossela oppure tanto altro.
E invece…

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Vuol dire che tutte le volte lo stesso ritornello: Vecchio scarpone, quanto tempo è passato la la la là…
Mi salta in testa un dubbio (non sono mai stato particolarmente perspicace): non è che dopo trenta e passa anni di matrimonio si sarà stancata di me?
In preda alla preoccupazione mi consulto con un amico fidato, uno di quelli di vecchia data.
Gli racconto tutto per filo e per segno, davanti ad un bicchiere di vino rosso.
Mi guarda in silenzio e con piglio serio ma rassicurante proferisce la seguente frase: Fino a quando non cambia taglio di capelli, stai sereno!
Esco dal bar sollevato, come dopo una dose di Gaviscon, Xanax e Biochetasi miscelati insieme (ma cosa c’era in quel vino rosso?…).
L’ultimo cambio di taglio di capelli risale al 2014: sono salvo!
Rientrerò a casa saltellando e pazienza se intonerà Vecchio scarpone, fra qualche mese magari cambierà canzone.
Se canta vuol dire che è felice.
Del resto lo dice spesso quel tizio alla televisione: happy wife, happy life.
1 Vecchio scarpone è un brano musicale eseguito da Gino Latilla e Giorgio Consolini al Festival di Sanremo 1953 dove si piazzò al terzo posto ex aequo con Lasciami cantare una canzone di Michele Cozzoli
