
Dopo che Vladimir Putin ha ordinato all’esercito russo di mettere le sue forze in massima allerta per la deterrenza nucleare, il Pentagono avrebbe dichiarato ieri Defcon-2, il che porta il mondo sull’orlo di una guerra nucleare.
I B-2 bombardieri strategici Usa sganciano 12 bombe “Bunker-Buster” sui siti nucleari iraniani, sembrerebbe non esserci stata nessuna vittima. Massima allerta in Europa e Golfo Persico.
Trump: “Cancellati i siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan”. Aiea: “Nessun aumento di radiazioni”.
Netanyahu: “Grazie agli Usa”. Nel mentre continuano gli attacchi dei missili iraniani su Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa:
almeno 86 feriti.
“Un successo spettacolare”. Così Donald Trump ha rivendicato la riuscita dell’attacco americano di stanotte contro tre siti nucleari iraniani in un lungo post nel quale ribatte al deputato repubblicano Thomas Massie, che ha definito “incostituzionale” la decisione del presidente americano di autorizzare i raid.
“Al momento, nessuno, inclusa l’Aiea, è in grado di valutare i danni sotterranei a Fordow”. LP ha detto il direttore generale dell’agenzia Onu, Rafael Grossi, nel corso di una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza.

Gli ispettori dell’Aiea. https://www.huffingtonpost.it/
Gli ispettori dell’Aiea, ha detto, sono in Iran, ma necessitano di una cessazione delle ostilità per recarsi nei siti nucleari, valutare i danni e proteggere materiali e attrezzature nucleari. Nel sito di Fordow, ha detto ancora Grossi, sono visibili dei crateri, a indicare l’uso di munizioni penetranti da parte degli Stati Uniti, ma i danni sotterranei non possono ancora essere valutati. Nel sito di Isfahan, ha riferito ancora Grossi, sono stati colpiti altri edifici, alcuni dei quali relativi alla conversione dell’uranio, e “sembrano essere stati colpiti gli ingressi dei tunnel utilizzati per lo stoccaggio del materiale arricchito”.

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Nel sito di arricchimento nucleare di Natanz, Grossi ha affermato che l’impianto di arricchimento del combustibile è stato nuovamente colpito.
L’ambasciatrice Usa all’Onu: “Era giunto per noi il momento di agire”
“E’ finalmente giunto il momento per gli Stati Uniti, in difesa del suo alleato e in difesa dei nostri cittadini e interessi, di agire con decisione”. Così la rappresentante Usa a interim Dorothy Shea, è intervenuta durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu a difesa degli attacchi di sabato notte contro i siti nucleari iraniani.
“Per 40 anni, il governo iraniano ha invocato la morte dell’America e la morte di Israele e ha rappresentato una minaccia costante per la pace e la sicurezza dei suoi vicini, gli Stati Uniti e il mondo intero”. Per questo, ha continuato, “per adempiere alla sua missione fondamentale di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, questo Consiglio deve esortare il regime iraniano a porre fine ai suoi 47 anni di sforzi per sradicare lo Stato di Israele, a porre fine alla sua corsa alle armi nucleari, a smettere di prendere di mira i cittadini e gli interessi americani e a negoziare la pace in buona fede per la prosperità e la sicurezza del popolo iraniano e di tutti gli altri Stati della regione”.
L’inviato russo all’Onu ha condannato le azioni irresponsabili, pericolose e provocatorie degli Usa contro l’Iran
L’inviato russo all’Onu ha condannato le azioni irresponsabili, pericolose e provocatorie degli Usa contro l’Iran, sostenendo che con i bombardamenti “non provocati” sui siti nucleari iraniani, gli Stati Uniti, cosìcome Israele, stanno giocando “con la sicurezza e il benessere dell’umanità nel suo complesso”.
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: “C’è il rischio di un ciclo di ritorsioni dopo il raid Usa in Iran”
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, intervenendo ad una riunione urgente del consiglio di sicurezza sull’Iran, ha messo in guardia sulrischio di un ciclo di “ritorsione” dopo che gli Stati Uniti hanno attaccato tre impianti nucleari di Teheran.
Inoltre ha chiesto all’Iran, in un messaggio al Consiglio di sicurezza, di “rispettare il trattato di non proliferazione”. Guterres ha anche dato la sua disponibilità a fare tutto il possibile per favorire una soluzione diplomatica.
Un consigliere di Khamenei: “Basi Usa obbiettivi legittimi”
Le basi utilizzate dalle forze statunitensi per lanciare attacchi contro siti nucleari iraniani saranno considerate obiettivi legittimi. La minaccia e’ arrivata da un consigliere dell’ayatollah Ali Khamenei. “Qualsiasi paese della regione o altrove che venga utilizzato dalle forze americane per colpire l’Iran sara’ considerato un obiettivo legittimo per le nostre forze armate”, ha affermato Ali Akbar Velayati in un messaggio diffuso dall’agenzia di stampa ufficiale Irna.

I cinque livelli DEFCON
Ora veniamo a spiegare cosa sarebbe il sistema DEFCON:
Il DEFCON (Defense Condition) è un sistema di allerta a cinque livelli utilizzato dalle forze armate statunitensi per indicare il livello di prontezza e le misure di sicurezza da adottare. DEFCON 5 è il livello più basso, che indica uno stato di pace, mentre DEFCON 1 è il livello più alto, che indica uno stato di guerra imminente o in corso.
In passato, il DEFCON è stato portato a DEFCON 2 durante la crisi dei missili cubani e la Guerra del Golfo.
Il DEFCON 3 è stato dichiarato in alcune occasioni, come durante la crisi in Ucraina nel 2023, secondo alcune fonti di Open Source Intelligence. Tuttavia, queste informazioni sono soggette a cambiamenti e non sono sempre divulgate pubblicamente.
In sintesi, in realtà il livello di DEFCON attuale è sconosciuto al pubblico, ma si può presumere che sia in uno stato di normalità o di leggera allerta, dato che non ci sono notizie di eventi che abbiano richiesto un innalzamento del livello di DEFCON.
Ecco una spiegazione più dettagliata dei livelli di DEFCON:
DEFCON 5:
Stato di pace, forze armate in modalità operativa normale, senza misure di sicurezza o sorveglianza straordinarie.
DEFCON 4:
Livello di allerta superiore al normale, con alcune misure di sicurezza aggiuntive. Questo livello può essere dichiarato in risposta a eventi internazionali che potrebbero rappresentare una minaccia.
DEFCON 3:
Livello di allerta elevato, con un aumento della prontezza operativa delle forze armate. Questo livello può essere dichiarato in risposta a eventi internazionali che potrebbero rappresentare una minaccia imminente.
DEFCON 2:
Livello di allerta molto alto, con un aumento significativo della prontezza operativa delle forze armate. Questo livello è stato utilizzato in passato durante crisi internazionali.
DEFCON 1:
Livello di allerta massimo, che indica uno stato di guerra imminente o in corso. Questo livello non è mai stato dichiarato pubblicamente.
2025 Current Defcon Level Today | Today’s Overall Alert Status Now