Gli anticorpi necessari
GLI ANTICORPI NECESSARI
|
GLI ANTICORPI NECESSARI |
A Savona, il 17 marzo scorso, è stato elaborato in Prefettura un nuovo Protocollo al fine di tutelare l’economia legale di tutta la nostra Provincia. Dovrebbe avere l’obiettivo di evitare tentativi d’infiltrazioni criminali, inquinamento e corruzione, estendendolo, ed è difficile capire perché solo ora, anche agli appalti privati sovvenzionati da contributi pubblici. Il documento dovrà accogliere le “novità” della legge 190 del 2012 sulle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione e le linee guida contenute nel Protocollo d’intesa siglato tra l’ANAC e il Ministero dell’Interno per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e l’attuazione della trasparenza amministrativa. Un nuovo, ulteriore, protocollo dove, a differenza del precedente, aderiscono anche associazioni di categoria, tutte impegnate contro ogni possibile infiltrazione della malavita organizzata nel mercato del lavoro e nella fase di aggiudicazione ed esecuzione di pubblici appalti savonesi. Un nuovo protocollo, quindi, che giunge proprio in coincidenza di nuovi arresti, anche nella nostra città, di infiltrazioni della malavita organizzata, di ennesime inchieste sul territorio nazionale, come quella fiorentina, che ci svelano non solo i retroscena sugli appalti pubblici delle tanto strategiche, quanto necessarie, GRANDI OPERE, ma anche di come il sistema di corruttele sia ormai una cancrena del sistema politico italiano. Le grandi opere, quelle in nome delle quali si arriva anche a mobilitare eserciti per consentirne l’inizio o si arriva a darne nuova legittimità definendole “strategiche”, quindi urgenti, salvo andare avanti, poi, col rallentatore e farne arrivare al traguardo solo l’8% . (da il Sole 24 ore – 9° rapporto sull’attuazione della legge Obiettivo prodotto dall’Ufficio studi della Camera dei deputati e dal Cresme.) Un male tutto italiano legato a quello della lievitazione dei costi. La TAV Torino – Milano, solo per fare un esempio, si è conclusa con un costo pari a sei volte quello iniziale. A Savona, poi, questo nuovo Protocollo, giunge non lontano dalle dichiarazioni fatte dal Procuratore Capo di Savona Francantonio Granero nella sua audizione alla Commissione parlamentare. ”Parole di Fuoco” sono state definite, quelle proferite non solo sulla vicenda Tirreno Power, ma anche su altri argomenti alquanto scottanti come: le cave Fazzari, la discarica della Lavagnin, la società lussemburghese che gestisce una delle discariche di Savona in società con i Comuni di Vado Ligure e di Savona”. Il Procuratore capo F. Granero
Le parole di Granero testimoniano anche in modo drammatico come sia difficile per la Magistratura sorvegliare, colpire, estirpare un cancro del sistema come quello della corruzione soprattutto di chi ha responsabilità della cosa pubblica, proprio chi dovrebbe dare “il buon esempio” perché nel Paese possa “diffondersi la cultura della legalità”? Come può la magistratura contrastare l’infiltrazione criminale, l’inquinamento e la corruzione, se nelle dichiarazioni di chi fa politica, continua a trapelare una certa insofferenza verso il suo operato. ”Non deve essere la Magistratura a dettare l’agenda politica di Governi e Amministrazioni”, è stato dichiarato sulle ultime vicende che hanno visto le dimissioni dell’ennesimo Ministro. Questo vizio, invece, va fermato, perché ha contagiato inesorabilmente tutti gli apparati dello Stato, forse perché noi non siamo stati capaci di creare gli anticorpi necessari affinché questo sistema non imputridisse. Chiediamoci se si può e come si possa curare un malato che non vuole essere curato? Come potranno essere trovati questi anticorpi per affrontare un male che appare sempre più incurabile, che continua a contagiare territori su territori: la TAV, l’EXPO, La Gronda, la Maerks …….. Dove troveremo, anche a Savona, gli anticorpi necessari a ripristinare un concetto autentico di legalità ? Saranno sufficienti protocolli, marce o convegni se questi anticorpi non li abbiamo coltivati dentro di noi? Non ci resta che fare nostre le parole del Papa che mentre si rivolge ai napoletani lancia un messaggio chiaro per tutti. ”Non lasciatevi rubare la speranza. Non cedete alle lusinghe di facili guadagni o di redditi disonesti. Una società corrotta puzza, non è cristiano chi si lascia corrompere. Tutti abbiamo la possibilità di essere corrotti, è uno scivolare verso lo sfruttamento. Quanta corruzione c’è nel mondo !“. E’ vero, sulla corruzione occorrono leggi più determinate perché come dice Don Ciotti ”corruzione e mafia sono due facce della stessa medaglia”, ma è anche vero che dobbiamo lavorare tutti per cambiare le coscienze, anche nella nostra quotidianità. Bisogna fare un salto di qualità e non solo coi protocolli, ma non permettere che mentre un giorno si promuove una marcia contro l’illegalità , negli altri 364 la corruzione e il malaffare trovino, sempre colle parole di Don Ciotti ”strade spianate, passerelle, a volte perfino comitati di accoglienza”. Lavoriamo per trovare gli anticorpi in modo che ogni giorno sia il 21 marzo. |