Geotea/Ecosavona

Caro collega, qui è l’ufficio stampa di Geotea/Ecosavona
Volevo farti una proposta di collaborazione
ma devo parlati di persona, sentiamoci su skype, poi ci incontriamo

Caro collega, qui è l’ufficio stampa di Geotea/Ecosavona
Volevo farti una proposta di collaborazione
ma devo parlati di persona, sentiamoci su skype, poi ci incontriamo

Discariche: la notizia è sul fondo 

(Paradisi condivisi)

Martedì sera si è riunito il Consiglio comunale di Savona. All’ordine del giorno, tra le altre voci che non stiamo a citarvi, un’interpellanza “in merito all’informativa in ordine alle modifiche societarie della società che gestisce la discarica del Boscaccio

Modifiche?! E… sino ad oggi? Passo indietro.

29 giugno. Il caso rumenta / paradisi fiscali imperversa già da una settimana, vedi

Leggi qui e qui

Geotea / Ecosavona muove l’ufficio stampa.

Una proposta di “collaborazione” arriva sino a noi, e come promesso ai nostri lettori, la pubblichiamo. Arriva una mail… In sostanza dice:

la vicenda Ecosavona la segui tu?
(…) volevo parlarti di persona perché volevo sapere cosa fai in questo periodo e proporti una collaborazione su un progetto
Se vuoi ci possiamo sentire su skype (…) Poi magari ci incontriamo (…)

Il giorno stesso viene data notizia di un opportuno corso di fotografia per “grandi e piccini” che si terrà presso l’unità locale Geotea di Vado Ligure in via Niccolò Tommaseo. Montepremi 1000 euro (in T.a.r.s.u.? 🙂 Chissà chi vincerà.

1 luglio 2010:

> Il Comune di Savona tace

> il Comune di Vado Ligure “NEGA l’assenso” al conferimento dei rifiuti imperiesi nelle sue discariche chiedendo chiarimenti sull’assetto societario di GEOTEA, che ha radici dal Lussemburgo fino alle Isole Vergini (Caraibi).

> il presidente della Regione Claudio Burlando, casualmente in visita ad Imperia, dopo alcune frasi criptate dice “DIAMOCI QUALCHE ORA” leggi qui

In Regione le ore son giorni. Qualcuno parla di telefonate estremamente persuasive sulla linea Genova > Vado.

discarica imperiese di Collette Ozotto (Arma di Taggia)

6 luglio 2010:

> Il Comune di Savona, tace

> Puf! Compare la soluzione. L’accordo sui rifiuti è magicamente siglato in Regione con un Claudio che arriva a cose fatte e benedice i presenti con un “tutto bene, vero…?” Benone.

> Nell’ufficio del sindaco di Vado Attilio Caviglia – che ha chiesto trasparenza sugli aspetti societari e fiscali di GEOTEA entrano Maurizio Bagnasco (presidente) e tale professor Renato MAZZOLINI omonimo di un docente di letteratura di Trento, ma residente nel soleggiato Principato di Monaco.

Il Vicepresidente di GEOTEA Gianfranco FERACO avrà a dichiarare al Il Secolo XIX: “Isole Vergini? Paradisi fiscali? Società Offshore? Non lo sapevamo nemmeno noi che la catena di controllo finisse lì (…) se ci fossero scatole cinesi saremmo noi i primi ad andarcene e a protestare” (…) Alle spalle di Geotea LUSSEMBURGO ci sarebbe un fondo di investimento CHE DETIENE IL 60% ed ESPRIME IL VICEPRESIDENTE e A.D. di Geotea FERACO (Gianfranco n.d.r.). Poi un altro 10% in capo ad ALTRI MANAGER (?) sempre di Geotea per arrivare al 28% della Famiglia BAGNASCO (…) gestore della discarica fino all’arrivo dei SOCI FINANZIARI nel 2004. (Il Secolo XIX 06/07/2010)

7 Luglio 2010

> Tra i nomi saltano fuori una serie di Fondi e di banche d’affari internazionali come la Bank Of America, che qualcuno ricorda.

> Ferruccio Sansa, autore del libro “La Colata” pubblica su “Il Fatto Quotidiano” un pezzo a tutta pagina titolato “LA VIA LIGURE DEI RIFIUTI ARRIVA AI PARADISI FISCALI”. Mentre scriveva ha cercato il sindacommercialista per avere chiarimenti in merito, ma l’unica risposta che ottiene è che il sindaco: “è in ferie” (il Fatto Quotidiano, Ferruccio Sansa – pag. 10 – mercoledì 7 luglio 2010) Mentre scriviamo il Collega è tuttora in attesa di un cortese riscontro.

D’altronde, se il Sindaco è in ferie, è in ferie! Eh.

8 Luglio 2010

> Saranno due consulenti a far chiarezza su GEOTEA, dichiara il primo cittadino di Vado: “i nomi li ho già in testa, e saranno nominati in pochissimo tempo – ha spiegato Caviglia – UNA – DUE settimane al massimo” Massima disponibilità fin da subito, dichiarano le parti nella nota finale congiunta. A pensar male si fa peccato, ma in una – due settimane, in luoghi fiscalmente “easy”, si possono cambiare un sacco di carte, in tavola e non. Ci sarebbe da auspicare che “i due consulenti” abbiano le mostrine cucite sulla pelle.

Non vorremmo, a nostra volta, disturbare con ulteriori domande. Ma visto il Consiglio Comunale previsto tra poche ore, forse è il caso.

Dunque:

– Perché un ente locale è in società con privati controllati da società Lussemburghesi a loro volta controllate da altre con sede nelle Isole Vergini Britanniche, noto paradiso fiscale e di anonimato?

– Perché nessuno si è preso la briga, in questi lunghi anni, di controllarne l’assetto societario?

– Perché il Comune di Vado ha chiesto ufficialmente chiarimenti e quello di Savona non lo ha fatto?

– E’ stata indetta una gara d’appalto per la costituzione societaria tra Enti Locali ed Ecosavona / Geotea e l’affidamento della gesione della/e discarica/e?

E a margine:

– Perchè l’ex IACP, oggi A.R.T.E. Dev’essere socio di privati che hanno interessi in Lussemburgo e…

Ci si perdoni, che non siam pratici. Nell’attesa di risposte, abbozziamo uno scenario fondato, con beneficio di inventario.

Discarica di Vado

Proseguiamo

Il 31 dicembre 2008 chiude la discarica di Magliolo / Casei, a nord di Pietra Ligure. I rifiuti del savonese finiscono al Boscaccio di Vado Ligure (Ecosavona > Geotea). Ci si sarebbe aspettati una resistenza all’arma bianca da parte della proprietà (Ecoter) a suon di legali e ricorsi. E invece…

On line troviamo il sito della discarica imperiese di Collette Ozotto (Arma di Taggia) che opera da oltre 30 anni ed gestita da una società che pare italianissima. Nomi e cognomi sono in chiaro. Ci siamo ripromessi un sopralluogo, ma stando ai primi riscontri, lo spazio per un ampliamento ci sarebbe.

Nonostante ciò, su indicazione della Regione Liguria questo impianto dovrà chiudere entro il 31 luglio 2010. Con elvetica puntualità. Ma questo impianto non era utile e soprattutto economico per l’imperiese?

Imperia resta senza discariche, scatta altrettanto puntuale l’apposita “emergenza”. I rifiuti vanno a Vado. Il Comune dice no, ma poi, si. E’ fatta.
Forse la Regione concederà pure l’ampliamento a Geotea, attualmente al vaglio. Vuoi mettere? Prego.

Strano però. Anche perché i Comuni dell’imperiese spenderebbero dai 100 ai 120 Euro / tonnellata circa, per conferire nelle locali discariche. Ora tocca spenderne ben 190, se il cosiddetto “UMIDO” dei rifiuti viene separato.

Se no, si va a DUECENTO Euro per tonnellata, invece, se si conferisce tutto a Vado, con un bel viavai di camion che perdono il percolato del mefitico umido.

Dunque, un prezzo DOPPIO. E in un momento di bilanci disastrati come questo tutti se ne stanno?
Strano.

Strana anche la somiglianza dei nomi, tra Geo e Geotea.

La GEO Sviluppo Immobiliare Italia Srl con sede ad Albenga, presieduta da Andrea Nucera sta costruendo in società con A.R.T.E. Savona – ex I.A.C.P. sulle aree EX BALBONTIN (interessante, ma altra storia)

LA GEO Albenganese risulta di proprietà della GEO Spa di Milano – viale Piave
(leggi anche qui ) a sua volta controllata dalla GEO LUXEMBOURG S.A. costituita nel 2005, partecipata a sua volta dalla WALBOND Investments, con sede, manco a dirlo, a Road Town, il capoluogo di Tortola, la principale delle ISOLE VERGINI BRITANNICHE.

Ma nooooo….
Ma è un’abitudine savonese allora…

A rappresentarla tale Luisella Moreschi, amministratore delegato della LUXEMBOURG MANAGEMENT COMPANY GROUP S.A. (http://www.lmcg.lu) Stessa sede di GEO Luxembourg S.A. al civico 8 di Boulevard Royal

Secondo il Giornale del commercio del Canton Ticino (leggi qui) , la stessa Moreschi sarebbe stata tra l’altro anche Amministratrice della succursale di Chiasso / Mendrisio (Svizzera) della Banca dell’avvocato svizzero Fabrizio Pessina (WMK) arrestato a Malpensa nel marzo 2009 con l’accusa di riciclaggio e una lista di nomi…

Cosa c’entra con le discariche?
Niente, tanto che il Corriere della Sera il 3 febbraio 2009 titola:

Cantiere Santa Giulia, truffa sulla bonifica

Leggiamo tra l’altro: “(…) l’accusa ritiene che, attraverso l’interposizione di società solo apparentemente coinvolte nel trasporto e smaltimento in discariche tedesche dei materiali, i costi della bonifica siano stati fraudolentemente gonfiati del 30% (da 35 a 50 euro per tonnellata di rifiuti), in modo da stornare 14 milioni bonificati all’estero in un giro dell’oca che, per ora, come ultima casella vede i conti dell’arrestato avvocato luganese Fabrizio Pessina (anni fa già «pizzicato» dalla Sec, la Consob americana, in un’inchiesta per insider trading sui titoli Elsag Bailey). (…)”
Il pezzo è firmato da Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella, che su queste cose non sono esattamente gli ultimi…

Ma se c’è una cosa che in Lussemburgo non manca, sono i notai.

La cosa più curiosa è che Monsieur Henry Hellinckx è lo stesso notaio ad aver redatto l’atto costitutivo di GEO Luxembourg S.A. e di GEOTEA International S.A.

Attendiamo speranzosi smentite.
Certo, quando si dice il caso.

Consiglio Comunale, a voi la linea.

MARIO MOLINARI da SAVONANEWS

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