Genova, inaugurata la Casa di Comunità di Voltri

Grazie ai fondi del PNRR quella che era la Casa della Salute di Voltri è diventata la prima Casa di Comunità dell’Asl3; tra le novità un punto unico di accesso per l’accoglienza dei cittadini, studi dei medici di famiglia, un ambulatorio multimediale dedicato alle cronicità con attrezzature di ultima generazione per la diagnostica di base con teleconsulto e tele-refertazione e servizi amministrativi.

Punto di riferimento socio sanitario per gli utenti del Distretto 8 Ponente, con un bacino di utenza di oltre centomila abitanti, la Casa di Comunità di Voltri mette a disposizione in un’unica struttura l’assistenza di prossimità, tecnologia, multi-professionalità e multidisciplinarietà, integrandola in rete con la Casa di Comunità di Pegli, la Centrale Operativa Territoriale con sede in via Camozzini e i Poliambulatori di Villa De Mari a Prà, ArenzanoCogoleto, Masone, Rossiglione; tutto ciò oltre alla Casa di Comunità e all’Ospedale di Comunità di Campo Ligure, attualmente in via di realizzazione.

PUBBLICITA’

“Questa struttura è stata sistemata con le risorse PNRR ed è sempre stata in funzione”, dichiara Isabella Cevasco, direttore sociosanitario Asl3, “ma ora è attiva con tanti specialisti e professionisti tra cui gli infermieri di famiglia e di comunità. Non dobbiamo dimenticare i servizi dedicati alle persone fragili e a quelle più giovani come il consultorio ed i professionisti che si occupano di salute mentale; queste case lavorano in rete con i comuni della Città Metropolitana grazie agli assistenti sociali e la rete che si crea permette di dare risposte. Qui sono presenti anche gli studi dei medici di famiglia realizzando un’integrazione vera”.

Parole simili da parte di Luigi Carlo Bottaro, direttore generale Asl3 :”Esistono due categorie di case di comunità, quelle considerate hub presenti nel distretto 8 a Pegli e quelle spoke, come questa, che hanno alte tecnologie; nella Città Metropolitana ne abbiamo 6 hub e 7 spoke per un totale di 13. Ci sono anche tre ospedali di comunità e uno partirà a breve; un altro è a Quarto e l’altro è presente presso il distretto del levante.

Tutto ciò ha in sè una forte sostanza poichè evita alle persone fragili di recarsi al pronto soccorso; qui si possono fare 4/5 televisite, le visite dirette dello specialista e le visite del medico di base. E’obbligatorio rispettare la scadenza dei lavori per il 2026 e realizziamo le cose con gradualità; la struttura di Bolzaneto ha riscontrato un problema strutturale e sono stati svolti interventi che hanno portato ad un ritardo strutturale che è stato risolto. La struttura di Prà-Canova sarà pronta entro fine anno e per le altre aree critiche, Begato e Lagaccio abbiamo alcuni progetti; a Begato avremo un accordo con i Cavalieri di Malta mentre al Lagaccio siamo in contatto con il quartiere per portare lì un poliambulatorio multifunzionale”.

“E’necessario avere la sanità vicina alle persone”, sottolinea il presidente del Municipio VII Ponente Guido Barbazza, “e questa struttura è una sorta di filtro. L’ambulatorio di Prà-Canova è molto importante ed è utile per gli abitanti dei quartieri collinari”.

“In questo edificio prima era presente la Casa della Salute mentre ora abbiamo la Casa di Comunità”, prosegue l’assessore comunale alle politiche sociali Lorenza Rosso, “e tutto ciò è legato al PNRR. Questo porta ad una situazione positiva con un’equipe multidisciplinare per la presa in carico che è molto importante; in questo modo si creano le condizioni per soddisfare i bisogni delle persone”.

“Sono stati aperti molti percorsi e si lavora in parallelo”, afferma il neo assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò, “e ho fatto la prima riunione con lo staff. Ho potuto vedere criticità ed obiettivi e le persone vogliono soprattutto che venga risolto il problema delle liste d’attesa e dei pronto soccorso; strutture di questo tipo possono essere un grande aiuto per la riduzione delle liste d’attesa. Per me questo è il primo giorno di scuola ed il Consiglio Superiore di Sanità della Liguria ha un ruolo strategico”.

“E’bello avere una struttura di questo tipo ed il posto mi piace; dobbiamo fornire i servizi sanitari di cui il territorio ha bisogno e sia gli ospedali che le Case di Comunità sono necessari per il vivere quotidiano. I numeri sono importanti ed il sistema funziona ricordando che verrà implementato in tutta la regione; sono stati aggiunti alcuni servizi ed in caso di urgenze o problemi gravi si va in ospedale.

Il buco nella sanità è ridotto rispetto a quanto ci è stato detto e le persone devono prenotare le prestazioni mediche attraverso il servizio pubblico che deve dare indicazione su dove andare pagando il ticket; tutto ciò non porterà ad eccessi di costo per il sistema”, conclude il presidente della regione Marco Bucci.


SELENA BORGNA

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.