GENOVA: ELEZIONI TRA SPINTONI, SONDAGGI E ASTENSIONE — Salis davanti, Piciocchi incalza, ma è tutto ancora aperto

GENOVA: ELEZIONI TRA SPINTONI, SONDAGGI E ASTENSIONE 
Salis davanti, Piciocchi incalza, ma è tutto ancora aperto

La partita di Genova si fa interessante proprio quando sembrava quasi chiusa. Silvia Salis, portabandiera del  centrosinistra, fino a poco fa sembrava proiettata verso una vittoria al primo turno. Ma ora il centrodestra di Piciocchi — reggente e uomo della continuità dopo l’era Bucci — ha messo il turbo. I sondaggi oscillano, i numeri ballano, ma il messaggio è chiaro: il finale sarà tirato.

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Lo certificano diverse rilevazioni che, tra un margine e l’altro, raccontano tutte lo stesso film. La Salis è ancora in testa, ma la distanza si è ridotta. Secondo Youtrend, il centrosinistra si fermerebbe al 49,3%. Con un risultato simile, il ballottaggio diventerebbe realtà. Più ottimista il dato di Tecné, che la dà al 50,8%, appena sufficiente per evitare il secondo turno. In mezzo c’è la fotografia di Noto, la più favorevole al centrodestra, che parla di appena tre punti di distacco.

Ma non sono solo i big a influire. Sullo sfondo, candidati minori come MarrasGualco e Crucioli potrebbero pesare più del previsto, pescando voti tra gli scontenti e facendo saltare il banco.

Il vero fantasma che aleggia, però, è l’astensione. Secondo i sondaggi, la metà dei genovesi potrebbe restare a casa. Un dato clamoroso che rende ogni previsione vulnerabile. Gli indecisi sono ancora tanti e potrebbero spostare l’ago della bilancia all’ultimo minuto.

Sul terreno dello scontro politico, intanto, il clima si surriscalda. Il centrodestra accusa Salis di essere “artefatta e calata da Roma”, mentre la candidata progressista denuncia le “fake news” diffuse sul porto e promette di voltare pagina. Anche il porto, infatti, diventa terreno di battaglia: il viceministro Rixi la attacca, ma l’ex ministro Andrea Orlando replica duramente, riportando a galla vecchie polemiche e scandali.

Così, mentre i genovesi definiscono la loro città “caotica”, “bella”, “sporca” e “moderna” tutto insieme, i due contendenti principali si preparano al rush finale. E forse, tra tre settimane, potrebbero ritrovarsi ancora lì, fianco a fianco. Ma stavolta al ballottaggio.

R.T.

 

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