Genova capitale delle “penne nere”, nel 2026 la novantasettesima Adunata Nazionale degli Alpini
Genova si prepara ad accogliere l’edizione numero 97 dell’Adunata Nazionale degli Alpini, in programma dall’8 al 10 maggio 2026; una mobilitazione importante che porterà nel capoluogo ligure alpini in congedo, famiglie e turisti, oltre a richiamare tanti cittadini per un fine settimana di incontri e appuntamenti che, nelle previsioni del Comune, dovrebbe generare un indotto di circa cento milioni di euro.
La macchina organizzativa si è già messa in moto dopo il passaggio della “stecca” tra Biella e Genova, esposta durante la presentazione dell’Adunata nel salone dorato della Camera di Commercio; il Comune di Genova ha deciso di sostenere concretamente l’evento, con uno stanziamento di un milione di euro, a cui si aggiungono servizi e strutture logistiche. Gli alpini avranno a disposizione una sede operativa all’interno di Palazzo Galliera, già attrezzata per gestire l’organizzazione dell’evento; il cuore dell’Adunata sarà il centro storico della città, con eventi diffusi anche in altri quartieri. Il percorso della sfilata che concluderà le celebrazioni seguirà Piazza Corvetto, Via Roma, Piazza De Ferrari, Via XX Settembre, per poi sciogliersi in Viale Brigate Partigiane e vedrà sfilare oltre centomila alpini per dodici ore di evento; tra i luoghi già “bloccati” per l’occasione ci sono Palazzo Ducale, Palazzo della Borsa, la Cattedrale di San Lorenzo e l’area del Porto Antico.

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Oltre alla parata, il programma prevede una ricchissima serie di eventi tra cui concerti corali, mostre storiche, cerimonie religiose, esibizioni musicali e appuntamenti culturali; uno degli eventi più suggestivi sarà la serata dei cori alpini con 100 cori che si esibiranno nelle chiese e nei teatri della città. “Ricordiamo i morti aiutando i vivi”, è il motto pronunciato dal reduce di Russia Caprioli e ultimo presidente dell’Associazione ad aver preso parte alla campagna; tutto ciò è anche la sintesi del messaggio che gli alpini porteranno in città, la memoria come base per l’impegno civile e la costruzione della pace. Sarà la sesta Adunata Nazionale ospitata da Genova, dopo quelle del 1931, 1952, 1963, 1980 e 2001; sarà anche la prima a tenersi in una città proclamata ufficialmente, nel 2024, “Città dell’Inno Nazionale”, con un legame profondo con l’identità italiana poichè è qui che nacquero Goffredo Mameli e Michele Novaro, autori del “Canto degli Italiani”, ma anche figure fondamentali del Risorgimento come Giuseppe Mazzini e Nino Bixio. A Genova è nato anche il generale Antonio Cantore, Medaglia d’Oro al Valor Militare e simbolo della tradizione alpina; la sua medaglia campeggia sul vessillo sezionale genovese, il più decorato d’Italia.
“E’importante avere gli alpini a Genova”, dichiara il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio, “e la nostra collaborazione sarà massima”.
Stessa soddisfazione da parte del vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi :”Il passaggio della stecca ha un grande valore e a Biella c’è stata unità nazionale; l’evento è frutto di un gioco di squadra che dimostra che siamo credibili. Questa sarà la sesta volta di un’Adunata Nazionale a Genova e l’ultima si è tenuta nel 2001; tutto ciò è un’avventura sfidante in cui si celebrano i valori alpini e nell’ultima adunata abbiamo potuto vedere speranza ed altruismo rendendo necessario il coinvolgimento delle scuole e delle realtà territoriali. Questa è una grande possibilità ed occorre lavorare al meglio; l’amministrazione comunale ha investito circa 1 milione di euro e per noi tutto ciò è una prova di maturità per ospitare grandi eventi”.
“Le cose da fare sono tante ed il tempo è poco”, prosegue il presidente della sezione ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Genova Stefano Pansini, “anche se tutto ciò è una festa che porterà a Genova 400.000 persone. Ricordiamo i morti aiutando i vivi è la base del nostro operato e vogliamo dedicare la manifestazione alla Divisione Cuneese Martiri di Russia; il piano della sicurezza sarà complicato e voglio dire che verrà creata una tessera adunata che permetterà di usare gratuitamente i mezzi pubblici della città ed ottenere sconti nei musei genovesi. Avremo 100.000 alpini per la sfilata di domenica ricordando che l’associazione nasce nel 1919 con i reduci della Grande Guerra ma si è evoluta facendo volontariato; abbiamo già prenotato diverse location cittadine tra cui Palazzo Ducale, Palazzo della Borsa, il Porto Antico e la Cattedrale. La sfilata toccherà Piazza Corvetto, Via Roma, Piazza De Ferrari, Via XX Settembre e Viale Brigate Partigiane; avremo anche diversi eventi collaterali tra cui Aspettando l’Adunata senza dimenticare il concerto della Fanfara Taurinense a Natale, sette mostre e circa cento cori al sabato”.
“E’bello che Genova sia la sede di un evento che unisce tutti ed il legame con l’adunanza è forte; la collaborazione tra eventi è fondamentale ed il comune sta facendo un ottimo lavoro. A Biella c’è stato un indotto di oltre 100 milioni e 400.000 presenze; così facendo si ritrova il sistema-città e le parrocchie ci aiutano. Il senso di unità sarà vissuto con la preparazione all’evento esaltando valori legati sia al passato che al presente; gli alpini ci hanno aiutati durante il crollo del Ponte Morandi e tutto ciò permette di far crescere la città. I rappresentanti dei nostri uffici sono andati a Biella per poter imparare e ci sarà una società presso Palazzo Tursi per organizzare il lavoro; la manifestazione porterà gioia facendo sentire il senso di comunità di Genova oltre i nostri confini. E’necessario promuovere i valori del corpo senza dimenticare le penne nere; daremo il nostro aiuto e sostegno con il lavoro di tutti i giorni”, conclude l’assessore comunale alle tradizioni Paola Bordilli.