Francia e Germania: i padroni d’Europa?

Parigi e Berlino spingono per autorizzare l’Ucraina a colpire postazioni russe, ignorando le preoccupazioni degli altri paesi europei.

Emmanuel Macron e Olaf Scholz.   https://www.adnkronos.com

La recente dichiarazione congiunta di Emmanuel Macron e Olaf Scholz solleva preoccupazioni sul ruolo dominante di Francia e Germania nelle decisioni strategiche dell’Unione Europea. Ignorando i timori di escalation e la contrarietà di altri membri, i due leader spingono per permettere a Kiev di utilizzare armi occidentali contro il territorio russo.

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La recente escalation delle tensioni tra l’Ucraina e la Russia ha trovato nuovi protagonisti nel panorama politico europeo. Francia e Germania hanno preso una posizione decisa, sostenendo l’autorizzazione per l’Ucraina di colpire obiettivi russi con armi occidentali. Durante una conferenza stampa congiunta a Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno dichiarato che questa mossa non costituisce un’escalation del conflitto.

Secondo Macron, “lasciamo che l’Ucraina possa utilizzare le armi occidentali contro il territorio russo. Non costituisce una escalation del conflitto”. Durante l’incontro, Macron ha illustrato le basi da cui partono gli attacchi contro l’Ucraina, spesso situate oltre il confine russo. Scholz ha condiviso questa posizione, rafforzando l’asse franco-tedesco con l’obiettivo di coordinare il sostegno militare a Kiev.

Questo atteggiamento ha suscitato forti reazioni, sia in Europa che oltre Atlantico. Gli Stati Uniti, con Joe Biden che sta valutando seriamente la proposta, non hanno ancora preso una decisione definitiva, mentre la Polonia ha già dato il suo assenso. Tuttavia, l’Italia ha espresso chiaramente la sua contrarietà, preoccupata per le possibili ripercussioni di un’escalation militare diretta con la Russia.

Le “Conclusioni del Consiglio franco-tedesco di difesa e sicurezza” diffuse dall’ufficio stampa del governo di Berlino, affermano che Francia e Germania “continueranno a coordinare il loro sostegno militare all’Ucraina al fine di fornire le capacità necessarie per difendersi, mantenere la propria integrità territoriale e assicurare il proprio futuro nella libertà e nella democrazia”. Questo atteggiamento, però, alimenta il timore che Parigi e Berlino stiano cercando di imporre la loro volontà sul resto dell’Europa, ignorando le posizioni e le preoccupazioni degli altri stati membri.

La crescente influenza di Francia e Germania nelle decisioni europee ha spesso sollevato critiche. Molti vedono in questa alleanza un tentativo di egemonia, che mina il principio di parità su cui dovrebbe basarsi l’Unione Europea. La questione del sostegno militare all’Ucraina e l’autorizzazione a colpire postazioni russe è solo l’ultimo esempio di come Parigi e Berlino sembrino determinati a guidare l’Europa secondo i propri interessi, rischiando di esacerbare le tensioni sia all’interno dell’UE che sul fronte internazionale.

NATO Secretary General Jens Stoltenberg

Questa situazione richiama alla mente le parole del Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, che aveva già aperto il dibattito sul tema, e le minacce di Vladimir Putin, il quale ha avvertito che si va verso una guerra globale. Il ruolo predominante di Francia e Germania potrebbe, dunque, non solo frammentare l’unità europea, ma anche avvicinare pericolosamente l’Europa a un conflitto diretto con la Russia.

In conclusione, è essenziale che l’Unione Europea ritrovi una coesione interna, basata sul rispetto delle diverse sensibilità dei suoi membri, evitando che le decisioni cruciali vengano monopolizzate da pochi. Solo attraverso un dialogo inclusivo e rispettoso si potrà costruire una strategia efficace e condivisa, capace di affrontare le sfide globali senza compromettere la stabilità e la pace nel continente.

Antonio Rossello       CENTRO XXV APRILE

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