Finale Ligure, lo scempio dei liquami fognari

I guasti infiniti all’impianto segnalati dal Comune alla Provincia e Arpal
Emergenza dopo la Bandiera Blu, le fogne scaricano di tutto!
Alla Caprazoppa di Finale i sub scoprono lo scempio dei liquami
In piena stagione estiva. Le correnti spingo a Ovest.
Soluzione entro giugno

I guasti infiniti all’impianto segnalati dal Comune alla Provincia e Arpal
Emergenza dopo la Bandiera Blu, le fogne scaricano di tutto!
Alla Caprazoppa di Finale i sub scoprono lo scempio dei liquami
In piena stagione estiva. Le correnti spingo a Ovest. Soluzione entro giugno
 

Finale Ligure –   Un sub telefona a Trucioli Savonesi. “Alla Caprazoppa di Finale Ligure, le fogne stanno scaricando liquami in mare. E’ una follia…siamo in piena stagione estiva…le correnti spingono verso ovest…arrivano a Borgio e oltre…Tutti tacciano. Non si tratta di denigrare il turismo, ma oltre alla Bandiera Blu bisogna che non ci si nasconda dietro la propaganda. Ci sono delle responsabilità. Qualcuno si è reso conto? Da sub sono allarmato…”.

Tutto vero, niente di finto ed esagerato. In località Caprazzoppa la vecchia fogna è di nuovo in funzione, raccoglie i liquami di Finale Ligure, Calice Ligure, Rialto, parte di Orco Feglino, parte di Vezzi Portio (con la sola esclusione di Varigotti), almeno 18 mila abitanti nel periodo invernale che diventano 60-65 mila nel periodo estivo. Scarico direttamente in mare, senza neppure il pretrattamento. Disattivate le grigliature delle vecchie condotte, in conseguenza dell’allaccio al depuratore di Zinola (Savona). La fogna si riversa nelle acque marine. Lambisce i litorali. Con quali conseguenze?

Il Comune di Finale ha svolto tutte le procedure del caso. Le “comunicazioni di legge”. Alla Provincia, all’Arpal, alla prefettura. Il guasto dovrebbe essere riparato entro metà giugno, forse slitterà di qualche giorno.

La Provincia, nel doveroso impegno di “corretta informazione”, finora ha mantenuto il silenzio. Seguita dall’Arpal. Vuole dire che non c’è da preoccuparsi. Né da allarmarsi per la salute delle nostre acque. Chi fa il bagno può stare tranquillo. I litorali di Borgio e Pietra Ligure (tutti informati della situazione) non corrono rischi.

Perché un sub professionista deve preoccuparsi del silenzio? Anzi, eviti di fare allarmismo. Lui forse non sa che l’Amministrazione provinciale di Savona non ha più – come ha ricordato l’ex uomo forte ed ex ministro Claudio Scajola – “quella cappa di potere ed impenetrabilità che ha contraddistinto il centro sinistra in questa terra si sta sgretolando, passiamo dal disfattismo parolaio, all’ottimismo del fare, iniziando proprio dal rilancio dell’immagine turistica, dell’enorme ricchezza del nostra mare”.

La fogna di un’intera città, terza come numero di abitanti della Provincia e prima come numero di seconde case, con un intero comprensorio alle spalle, finisce in mare secondo la peggiore tradizione? Tranquilli, “con noi di centro destra nessun inquinamento”. Ovviamente è una nostra provocazione.

E poi è meglio evitare “pubblicità negativa” dopo il “trionfo provinciale e ligure della Bandiera Blu”.

Anzi, ci sono delle voci stonate come quella di Simona Simonetti, per fortuna assai isolata. Ha scritto sul blog www.perfinale.it: “la depurazione va di male in peggio; dopo la disastrosa stagione 2009, la stagione turistica 2010 si apre con i liquami scaricati a pochi metri da riva…Peggio di quando scaricavano i liquami…. Ora scarichiamo sotto lo scoglio del mombrino. Durante il consiglio comunale ho chiesto all’assessore ai lavori pubblici quando verrà riattivato il collegamento con il depuratore di Savona, fuori uso dal 4 gennaio 2010. In data 25 marzo il vice sindaco si era impegnato perché la depurazione fosse attiva entro il termine ultimo del 5 maggio. Termine non rispettato e ora l’assessore ha dato un’altra data, primo giugno 2010. Finale – scrive Simona Simontetti – è una cittadina turistica, organizzare il Festiva dell’Inquietudine e la 24 ore della Manie per attirare turisti e poi accoglierli con la fogna in riva al mare è un comportamento irresponsabile. Significa vanificare gli sforzi per incentivare il turismo”.

Trucioli Savonesi si era occupato del nuovo allaccio al depuratore di Zinola in tre occasioni (vedi n. 156-167- 200). Aveva raccolto lo sfogo dell’ex assessore della giunta Cervone, Franco De Sciora, qualche riflessione sui manifesti affissi in città sul “progetto depuratore” a buon fine e per merito di chi. Le modifiche, la fretta della fase finale. La soddisfazione del vice sindaco, avvocato Giovanni Ferrari.

Poi un susseguirsi di “docce fredde”, di problemi, guasti, indiscrezioni e verità scomode per “errori progettuali”, revisione di pompe, modifiche alle vasche, saldature da rifare. Un quadretto su cui prima o poi bisognerà fare chiarezza. Almeno per essere certi di non aver gettato alle ortiche soldi pubblici. Difficile mettere in dubbio la serietà di alcuni amministratori finalesi, ma la migliore risposta è fare piena luce e punire i colpevoli.

Dicendo ai cittadini cosa è accaduto e per quale ragione. In modo che si assumano provvedimenti, magari investendo anche gli organi competenti, per quanto è accaduto ieri ed oggi.

Ognuno ci metta la sua faccia, oltre che la coscienza. Il silenzio, a volte, non è proprio d’oro.

Nell’ultimo sopralluogo effettuato all’impianto è emerso un difetto di esecuzione in una delle vasche di raccolta….”Tale difetto esecutivo verrà contestato alla ditta Rizzo Costruzioni che ha realizzato l’impianto – ha detto il vice sindaco Ferraricon la richiesta di intervento ed il relativo rimborso spese per i problemi causati”.

E Franco Di Sciora di “Siamo Finale” replicava “ E’ assurdo che i guasti saltino fuori con la frequenza quotidiana cosi come è strano che l’amministrazione comunale non avvisi la cittadinanza di quanto sta accadendo”.

Tutto dipende dall’esigenza che il depuratore abbia solo bisogno di rodaggio? Il depuratore di Savona, secondo alcuni, ha impiegato 10 anni prima di essere perfettamente funzionante. L’intervento finale con il grigliatore ed il dissabbiatore per il pretrattamento dei reflui non è ancora stato completato. Con fondi accantonati e destinati alla depurazione delle acque, grazie all’autorizzazione della Provincia di Savona…. Notizie che si possono leggere dal Secolo XIX del 18 marzo 2010, a firma di Silvia Andreetto.

Concludiamo con una nota storico-documentale. Dai lavori di un seminario provinciale, organizzato dal Comune di Borgio, il 15 marzo 1996, 14 anni fa, si legge a pagina 8 del volume: “Il Comune di Finale ha presente sul proprio territorio cinque scarichi di diversa tipologia. Procedendo da Est verso Ovest abbiamo lo scarico di località Baia dei Saraceni, servito da fossa di decantazione ed al sevizio di alcune utenze civili; lo scarico di loc. Varigotti, è al servizio di un numero di abitazioni variabile dagli 800 ai 10.800 (notare la forte fluttuazione), non è dotato di alcun trattamento, per quanto a conoscenza sono in corso interventi per rendere lo scarico forzato secondo le previsione del P.R.R.A. lo scarico avrebbe dovuto dotarsi di un impianto di classe 3. In Comune di Finale Ligure è anche presente uno scarico di pubblica fognatura in località Caprazoppa, lo scarico è datato di alcuni pretrattamenti (Grigliatura, disoleatura/dissabbiatura, stacciatura) raccoglie liquami di Finale, Calice, Rialto e parte del Comune di Orco Feglino (circa 15 mila abitanti invernali e 55 mila estivi), secondo le previsione del PRRA. Lo scarico doveva dotarsi di un impianto di classe 1.

Il medesimo impianto è dotato di uno scarico di emergenza non trattato che recapita a mare i liquami prima di qualsiasi trattamento. Anche per questo impianto si sono verificati notevoli problemi di gestione a causa del forte sottodimensionamento (soprattutto nel periodo estivo).

Nel medesimo Comune si trova anche lo scarico della I.A.M.A.R. Piaggio Spa, dotato di un impianto di depurazione tipo fossa di sedimentazione (dati catasto scarico), è da sottolineare che lo scarico è sottoposto ai controlli di cui al decreto legislativo n .133/1992, secondo quanto indicato nell’atto rilasciato a suo tempo dalla Provincia di Savona”.

Lunghezza descritta degli scarichi a mare di Finale : B. Saraceni (decantazione); comunale (600 metri), Rinaldo Piaggio (decantazione), Caprazoppa (emergenza) 350 metri, Caprazoppa /pretrattamenti (1.250).

Nel 2010, ci ritroviamo in piena emergenza e sono in funzione gli scarichi della Caprazoppa, ma privi di pretrattamenti. I guasti, gli errori, i ritardi del convogliamento delle acque nere verso Savona, stanno mettendo a dura prova la Bandiera Blu. La speranza, l’augurio è che non accada il peggio. Ovvero un disastro da inquinamento in piena stagione balneare. Chi pagherebbe? E con quali ripercussioni?

R.T.  

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