Elezioni – Intervista a Daniela Pongiglione

Intervista a  Daniela Pongiglione  
candidato Sindaco di Noi per Savona
alle elezioni amministrative di Savona

Intervista a Daniela Pongiglione
Candidato Sindaco di Noi per Savona – Verdi – Savona Bella
alle elezioni amministrative di Savona

 Daniela Pongiglione, 68 anni e sposata dal 1970, ha due figli che lavorano fuori dalla Liguria (un ingegnere informatico e un architetto) e un nipote di 8 anni. La famiglia risiede a Savona da sempre.

Dopo aver frequentato il Liceo classico Chiabrera a Savona, ha conseguito la Laurea in Lettere moderne presso l’Università di Genova e successivamente l’abilitazione all’insegnamento nei Licei. E’ stata insegnante per 40 anni, prima al Liceo Scientifico (Savona e  Finale Marina) e sucessivamente al Liceo Linguistico sperimentale “Della Rovere” a Savona.

Si ritiene fortunata di aver vissuto l’esperienza degli anni ’90, un momento ricco di fermenti per la Scuola italiana, con le sperimentazioni e i Corsi di aggiornamento nazionali. Ha frequentato Corsi per la nuova didattica dell’Italiano, del Latino e per la valutazione. A livello locale ha fatto parte per una decina d’anni della Rete per il collegamento Scuole medie inferiori/ Scuole medie superiori, con elaborazione e validazione di test di ingresso e di uscita per la classe terza media e per la prima superiore. Con il Liceo Linguistico ha lavorato a progetti europei di scambi culturali per gli studenti.

Fa inoltre parte di varie Associazioni, legate agli interessi nel campo della Storia, della cultura e del sociale: Italia Nostra, Amnesty International, Storia Patria, La Campanassa, Medici senza frontiere.

Da sempre interessata della Città, negli anni ’80 è entrata nel Consiglio della V circoscrizione, dove è stata sempre rieletta (sempre all’opposizione) con il PRI.  Per motivi legati alla cattiva gestione del territorio (cementificazione della darsena nel Porto di Savona e Porto della Margonara) ha partecipato alla creazione, insieme ad altri Cittadini di buona volontà sganciati dai partiti al potere, di “Savona futura”, un Comitato contro queste manovre urbanistiche  con cui vinsero anche un ricorso al TAR. Non riuscendo a bloccare la speculazione che era sostenuta da  tutte le forze (al governo e all’opposizione), decisero di entrare in politica presentandosi con una Lista civica “Noi per Savona” nel 2000. Presero parte alle elezioni del 2001 e in Consiglio comunale entrò come Consigliere del gruppo l’ing. Domenico Buscaglia. Nella tornata successiva “Noi per Savona” non ebbe consiglieri comunali ma sei consiglieri nelle Circoscrizioni cittadine. Nel 2011 venne eletta in Consiglio Comunale.

 

 

Perché ha deciso di candidarsi come sindaco di Savona?

La mia attività consiliare negli ultimi cinque anni mi ha portato a conoscere tanti aspetti della vita cittadina e del funzionamento dell’Amministrazione comunale. Con il mio gruppo di lavoro abbiamo avuto accesso agli atti, letto tutte le delibere di Giunta  e tantissimi altri  documenti, ci siamo interessati dei problemi di tanti Cittadini e abbiamo visto che molte criticità si potrebbero superare, da parte dei politici, con un diverso metodo di lavoro, con più convinzione, con più impegno. Credo che noi saremo in grado di lavorare meglio di quanto non sia stato fatto finora. In particolare, riteniamo necessari una maggiore trasparenza e un maggior coinvolgimento dei cittadini.

Pensa che la Sua esperienza politica precedente possa rivelarsi un vantaggio oppure no per la corsa elettorale?

Credo che conoscere aspetti anche tecnici dell’attività amministrativa sia un vantaggio così come aver seguito da anni la politica cittadina consente di conoscere fatti e persone. Soprattutto oggi in cui si tende a dimenticare o a distorcere la realtà del passato.

 

Quali sono i progetti a cui tiene particolarmente?

In particolare intendo intervenire in tre settori: lavoro, ambiente, partecipazione.

Per il lavoro proponiamo la creazione delle infrastrutture necessarie per ridurrel’impatto del traffico sul centro cittadino, lo sviluppo dell’attività del commercio e della ristorazione  riportando vita nei quartieri, con una zonizzazione della Città che favorisca lo sviluppo delle potenzialità insite nelle diverse zone, la promozione del turismo, con la sinergia di tutti gli Enti interessati, come il Comune, la Provincia, la Diocesi, le Opere Sociali, e l’Autorità portuale, creando una  rete organizzativa  tra la costa e l’entroterra (Comuni costieri, della Valbormida, del Beigua), utilizzando anche la formula dell’albergo diffuso. Particolare interesse potranno avere itinerari religiosi e storico- artistici, lo sviluppo delle attività dell’agro – alimentare, con la ripresa delle colture tradizionali di qualità, con la filiera eno-gastronomica, anche in collegamento con l’Università, e la ripresa e sviluppo delle attività artigiane, anche con una Scuola superiore di indirizzo.

Per l’ambiente intendiamo realizzare un controllo accurato della qualità dell’aria, di fronte ai gravissimi problemi di inquinamento da traffico e da navi in porto, che hanno una pesante ricaduta sulla salute dei Cittadini, ridurre il traffico in Città, richiedere convintamente l’elettrificazione delle banchine, fare aumentare il più possibile la raccolta differenziata, per eliminare il rischio di un inceneritore, realizzare quanto prima  le indicazioni dei Protocolli europei relativi ai rifiuti, alle energie rinnovabili, al  riscaldamento globale, al consumo del suolo, e chiedere il passaggio definitivo alla  metanizzazione della centrale Tirreno Power.

Per la partecipazione, a fronte di quanto avvenuto negli ultimi venti anni, proponiamo una maggiore trasparenza negli atti amministrativi e maggiore chiarezza e comprensibilità dei documenti, riunioni di quartiere, per coinvolgere realmente i Cittadini in scelte significative, la disponibilità di locali pubblici per riunioni e assemblee, e informazioni preventive ai cittadini su progetti che riguardano la Città.

 


 

Cosa pensa debba cambiare nella città di Savona?

Credo sia chiaro che a Savona oggi siano da cambiare le politiche relative al lavoro (coordinamento inesistente tra gli Enti, penalizzazione  dell’artigianato, mancanza di infrastrutture stradali e parcheggi, gravissima crisi del commercio), quelle relative all’ambiente (insostenibile inquinamento dell’aria, preoccupante situazione epidemiologica, percentuale risibile di raccolta differenziata, traffico caotico) e alla partecipazione (troppi progetti, anche dannosissimi come il bitume, sono stati approvati di nascosto).

 

Se dovesse diventare sindaco di Savona, cosa intende realizzare nei primi 100 giorni al governo?

Uno dei maggiori problemi riguarda, purtroppo, il Bilancio, per cui si dovrà mettere mano ai libri contabili. Inoltre credo che si dovrebbe intervenire sul traffico, con una iniziale pedonalizzazione di alcune vie. Indirei senz’altro delle riunioni pubbliche per informare i Cittadini della reale situazione finanziaria e sottoporre loro alcuni progett

 

 

Ritiene che i savonesi siano desiderosi di un cambiamento?

Credo che mai come oggi i savonesi desiderino cambiare. La situazione dei  partiti locali è molto critica. Il PD ha pensato soprattutto alle primarie e la lotta interna tra contendenti  ha amareggiato e deluso molti elettori tradizionali. Il centro destra, dopo il crollo di Forza Italia, si è frantumato in diversi gruppi. Due consiglieri non hanno mai partecipato alle riunioni, uno è passato al PD, uno se ne è andato.  Per non parlare della cattiva gestione delle partecipate e delle nomine dei soliti noti

 

Perché i cittadini dovrebbero votare Lei come prossimo sindaco di Savona?

 Davanti allo spettacolo deprimente  sopra descritto, solo una lista autenticamente civica come “Noi per Savona”, che ha lavorato  attivamente, con coerenza e continuità in questi cinque anni, può ancora essere credibile. Credo che il mio gruppo ed io abbiamo dimostrato, con i fatti, con le decine e decine di interpellanze, con i problemi sollevati (sono stata io a denunciare il bitume, le sale da gioco, la discarica di Pian del Melo, ecc. e ho chiesto l’adesione al Patto europeo dei Sindaci, l’aumento della differenziata, l’elettrificazione delle banchine nel porto, ecc.), che si può fare Politica in un altro modo, più trasparente, più legato agli interessi della Città, senza legami con i poteri, senza le scelte che favoriscono i soliti pochi. E per questo motivo credo che i Savonesi potrebbero premiarci. Per completezza di informazione, sono appoggiata da due liste civiche “Noi per Savona” e “Savona Bella”.

Una frase che la rappresenta

Voglio citare una frase che abbiamo messo su un manifesto elettorale: “Da quindici anni combattiamo le vostre battaglie”. Sono anche molto legata al motto che utilizzammo nelle precedenti campagne elettorali, la frase pronunciata dal Procuratore generale Francesco Saverio Borrelli:

“Resistere, resistere, resistere!”.

SELENA BORGNA

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